Ida Trofa | In un vortice di contraddizioni, una spirale senza fine, continua a tenere caldo il clima settembrino la questione Via Pio Monte delle Misericordia e la sua ingombrante Antenna Telecom. Come andiamo ribadendo da tempo, è ormai tutti contro tutti. D’altronde lo sapevamo già che la questione non si sarebbe chiusa con una “semplice“ sentenza del TAR.

Una vicenda spinosa che ha saputo toccare molteplici aspetti e che è emblematica della condizione che sta vivendo il paese. Politica, comunità e imprenditoria in subbuglio proprio quando, invece, il paese avrebbe bisogno di stabilità e serenità anche di vita. Purtroppo questa è pur sempre Casamicciola.

La lotta politico, istituzionale e civile che ha visto la Telecom Italia S.p.A. duellare sul campo, ma anche negli uffici e nelle aule giudiziarie, contro il Comune di Casamicciola Terme, Comitato di Casamicciola Terme per la Salvaguardia e Tutela della Salute e dell’Ambiente e, ovviamente, i privati proprietari di fondi e poderi, ora, quando è vicino ottobre e il tempo della vendemmia sembra poter aprire la stagione più onerosa dell’affare o del mancato affare se preferite.

Infatti, dopo l’udienza del 15 settembre scorso, nel corso della quale proprio i il TAR Campania ha, di fatto, demolito tutte le richieste di “Tim e Zelluso“,  in vista dell’udienza di domani mattina, mercoledì 29 settembre, i legali della Tim hanno ufficialmente rinunciato all’istanza cautelare.

Decidono, così, di attendere solo gli esiti dell’udienza di merita che verrà fissata tra poche ore. Un dibattimento nel corso del quale i giudici si dovranno esprimere sulle motivazioni presentate in sede di istanza cautelare. Non si entrerà nel merito. Solo allora, però, si potrà avanzare la richiesta di risarcimento danni per la mancata attivazione dell’impianto contestato.

Anche perché, diciamocelo, nel frattempo sono trascorsi i famosi 60 giorni di attivazione temporanea tanto sbandierati da TIM e Zellusi.

Ecco la strategia difensiva del pool di legali nominati dal colosso italiano.

La richiesta al  TRIBUNALE AMMINISTRATIVO REGIONALE PER LA CAMPANIA Sez. VII – RG n. 3496/21. Camera di consiglio 29.9.2021. Si tratta di una “Istanza trattazione scritta“. Gli avvocati, difensori di Telecom Italia S.p.A., nel giudizio indicato proposto contro il Comune di Casamicciola Terme, con l’avv. Morgera dandone notizia alla Soprintendenza BAP di Napoli e Provincia e al Ministero della Cultura con l’intervento ad opponendum dei sigg.ri Monti e Mennella e del Comitato di Casamicciola Terme chiedono che “la discussione della camera di consiglio avvenga mediante trattazione scritta e a tal fine dichiarando che la società ricorrente non ha più interesse alla decisione sull’istanza cautelare“.

La richiesta avanzata direttamente da Roma e Napoli il 28 settembre 2021reca la forma degli  Avv. prof. Francesco Cardarelli Avv. Filippo Lattanzi Avv. Jacopo d’Auria Avv. Andrea Abbamonte.

Oggi l’ennesimo atto, l’ultimo verdetto sulla vicenda che sta tenendo desta l’opzione pubblica e molto altro ancora.