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lunedì, Maggio 6, 2024

Eccellenza. Real Forio. Sanchez: “Vinciamo con la Puteolana e aspettiamo notizie positive, è stata una stagione particolare”

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Il campionato di Eccellenza giunge alla fine, il Real Forio affronta la Puteolana al Calise. Mister Carlo Sanchez, smaltita la delusione per la disfatta del Gobbato, parla così in conferenza stampa: “La sconfitta ha complicato il nostro percorso perché sabato, oltre alla nostra prestazione che dovrà essere importante per conquistare i tre punti, bisognerà aspettare anche i verdetti che arriveranno dagli altri campi. La salvezza diretta non dipenderà solo da noi, ma anche dai risultati delle avversarie in lotta. Come ho detto ai ragazzi in settimana, mettiamo alle spalle la sconfitta di Pomigliano, adesso guardiamo con fiducia alla Puteolana e pensiamo a batterla, poi vedremo il posizionamento a fine giornata”.

Sul confronto con i sostenitori biancoverdi alla ripresa degli allenamenti:
“Da quando sono qui, da oltre due mesi, ho trovato tutte splendide persone. I tifosi sono venuti a chiarire e ad esprimere la loro opinione, non c’è stata nessuna contestazione o critica in generale. Dopo la prestazione non positiva di domenica scorsa, è stato lecito chiedere il motivo della sconfitta. Purtroppo quel ko è arrivato principalmente per mie responsabilità, la squadra ha disputato una buona gara. C’è stato qualche momento di disagio creato da un approccio non proprio positivo e quando succede questo le responsabilità sono solo dell’allenatore.

Tifosi? Sono persone che incontro quasi tutti i giorni, vivendo ormai qui da due mesi. Ho piena collaborazione, oltre alla vicinanza e all’amore per il posto. Proprio questa mattina ho visto un video del 2010, dove c’era una tribuna di tifosi completamente piena e c’era una bellissima atmosfera. Mi auguro che sabato possano esserci vicini per dare questo ultimo appoggio. Poi la società, con il presidente Amato, getterà le basi per qualcosa di importante per Forio”.

Cosa aspettarsi sabato pomeriggio? “Parto dal presupposto che, al netto del discorso tecnico-tattico, la fame e la voglia di ottenere qualcosa in più degli avversari saranno fondamentali. Le mie squadre devono avere un carattere forte, con una personalità importante. Devono andare in campo ed essere consapevoli della propria forza, senza avere paura. Siamo in una categoria dove tutti sono sullo stesso livello, poi è normale trovare il calciatore più bravo tecnicamente, ma l’aspetto mentale è rilevante e compensa il lato tecnico. In nove partite con me alla guida, ci sono stati momenti in cui la squadra non ha dato l’impronta caratteriale come chiedevo, ma non è colpa dei ragazzi. Forse sono stato male interpretato in alcune decisioni. Ho la fortuna di allenare ventotto bravissime persone e bravissimi giocatori, è stata un’annata particolare per il Forio. Voglio però chiarire delle cose su questa squadra vista dalla terraferma.

Questo è un gruppo allestito bene, ma da esterno, se parliamo di inizio stagione, questa era una formazione da lato sinistro della classifica, ma sotto a Pompei, Acerrana, Nola, Puteolana, Mariglianese, Albanova, Afragolese, Ercolanese e anche Montecalcio. È stata costruita una buona squadra, ma per questioni caratteriali e ambientali non la vedevo tra le prime. Se sabato faremo risultato pieno, nel mio percorso il Forio avrà fatto 14 punti in 10 gare: la media di 1,40 punti a partita. Se lo moltiplichiamo per 30, sono 42 punti. Poi andiamo a vedere la classifica con questo bottino”.

Il mister commenta ancora: “È probabile che, in alcuni momenti delle gare e delle settimane, non sia riuscito ad entrare nella testa dei calciatori. Però è un percorso molto lungo, non è facile entrare in corsa, dove ci sono degli equilibri e tanti altri aspetti. Precedentemente il Forio ha fatto un buon percorso, perché arrivare in semifinale di Coppa per me è un grande traguardo. La Coppa Italia, che a qualcuno può non interessare, è un trofeo ambito da tantissime squadre. È un posto di riserva per arrivare in Serie D. Il Forio ha scavalcato società importanti: arrivare in semifinale contro una delle squadre più forti del momento, che è la Sarnese, sapendo che lì poteva fare qualcosa in più, credo che sia stato fatto un percorso ottimo. Iervolino ha fatto un lavoro buono, poi ho continuato io. È stata una stagione particolare.

Ci sono stati tolti nove punti con le situazioni di Casoria e Aversa, ma quando sono arrivato la classifica diceva 20 punti in 20 gare. Ci sono state settimane in cui il Forio ha dimostrato un grandissimo valore perché aveva ottenuto risultati consecutivi positivi, poi ci sono state settimane in cui i risultati sono stati negativi. Queste annate sono così e vanno rispettate. Quando qualcuno, esternamente, parla di fallimento, dico che non è così. I fallimenti sono altri nella vita. Il Forio ha fatto un campionato alla sua portata, poteva fare qualcosa in più. È normale che qui tutti sogniamo. Quando si costruisce una squadra, tutti ambiscono ad arrivare tra i primi posti e a vincere i campionati. Poi ci sono degli equilibri e delle gestioni. Chi ha vinto, l’ha fatto attraverso l’unione e la compattezza dell’intero ambiente.

Perché tutti parlano bene dell’Ischia? Perché intorno c’è una bellissima atmosfera, coordinata da un grosso gruppo di lavoro e da una grande squadra, affiancati dall’unione dell’ambiente. Senza questi requisiti, difficilmente si può vincere. Questi requisiti possono essere raggiunti mettendo l’io da una parte ed essendo un po’ più umili tutti”.

Sulla presenza del presidente Amato: “È qui per il weekend, è un grande piacere. In settimana purtroppo, per impegni lavorativi, non può stare tanto qui. È sempre vicino alla squadra, si sente spesso con la dirigenza e con i ragazzi. La sua vicinanza non è mai mancata. Vuole che domenica si vinca, con una prestazione importante davanti alla nostra gente, aspettando qualcosa di positivo dalle altre parti”.

La questione caratteriale può aver inciso sul percorso dei turchi? “È probabile. L’allenatore cerca di mettere la sua impronta e il suo carattere, alcune volte riesce ad incidere e altre volte no. La correttezza, l’impegno e l’abnegazione ci sono sempre stati. Non ho mai avuto la sensazione che un solo ragazzo si tirasse indietro da una situazione. Sono ventitré anni che faccio calcio e questa è stata una stagione particolare, molto difficile all’inizio e non ne troveremo così. Ci sono state situazioni molto strane e lo sappiamo tutti, squadre come il Casoria che con la sua esclusione ha permesso ad altre tre o quattro compagini di rinforzarsi. Il Forio aveva vinto meritatamente contro il Casoria sulla terraferma in avvio di campionato. Poi c’è stata la Mariglianese che in alcune partite ha giocato con la Juniores, riprendendosi dopo poche settimane e mandando in campo una formazione nata per vincere il torneo.

Non dimentichiamo che l’ultima partita seria della Mariglianese è stata contro il Forio. Ci sono annate e periodi, a me dispiace anche parlarne perché si sta discutendo di una società fortissima e competente, con un gruppo di ragazzi bravi. Aspettiamo sabato e poi faremo il nostro bilancio. Mi auguro che la società continui a fare calcio qua perché questo è un posto in cui ci sono brave persone. Spero vivamente che dopo tanti anni di salvezza, questo club ottenga qualcosa in più”.

Sulle assenze: “C’è solo Pistola che è squalificato. Poi ho tutti a disposizione. Ho mandato qualche ragazzo a giocare con la Juniores per il minutaggio e per dargli continuità. Ho tutta la squadra disponibile. Tutti convocati la scorsa settimana? Siamo tutti utili per la causa. Per me tutti sono importanti”.

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