Una volta tanto, lasciatemi essere d’accordo col sindaco Enzo Ferrandino sull’ipotesi di invalidazione delle multe da autovelox “made in Ischia” avanzate da alcuni avvocati locali.

Anch’io la settimana scorsa ho pagato una multa beccata a 52km/h in quel di Mezzocammino, ma non per questo mi sono messo a starnazzare sui social o ad avercela col mondo intero: ho sbagliato e ho pagato! E soprattutto non cambio idea rispetto all’opportunità di tenere in piedi questo validissimo sistema di dissuasione della nostra atavica inciviltà automobilistica, che avrebbe bisogno di chissà quante altre lezioni per arrivare ai livelli ottimali di un paese civile.

Chiaramente il sindaco d’Ischia con me non la fa franca a suon di mero politichese, così come non ci è riuscito con il nostro Direttore (col quale, comunque, è riuscito a migliorare sensibilmente i rapporti di civile convivenza sociale). Perché se è Enzo è realmente convinto della “inapplicabilità in punto di diritto delle determinazioni riportate nella sentenza richiamata sugli autovelox recentemente collocati ad Ischia” al punto da preannunciare “una pugnace difesa delle sanzioni contestate agli inosservanti dei limiti di velocità in tutte le sedi giudiziarie”, dovrebbe allora spiegarci perché con altrettanta convinzione non ha ritenuto, in ormai quasi sei anni di governo del paese, di prendere posizione contro tanti misfatti che lo vedono protagonista con i suoi compagni d’avventura e la struttura operativa dell’Ente, affrontati con un certo calcolato lassismo o, peggio ancora, volontariamente mai affrontati.

Non starò qui a tirare fuori esempi ad hoc, pur potendo discutere un bel po’ sulle relazioni con tante situazioni al limite della legalità (o forse oltre) che non sono state certo modello di tempestività o concretezza amministrativa. Tra tutte, fresche fresche, le disavventure del parcheggio della Siena e della concessione dei campi da tennis al Lido.

p.s. anziché usare termini così desueti come “pugnace”, Enzo potrebbe ricordare ai suoi speechwriter che “intanto” si scrive così, non in due parole.