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venerdì, Aprile 26, 2024

PNRR, a Ischia arrivano “Casa della Salute” e un “Centro Operativo Territoriale”

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In attesa di poter leggere l'intero Atto azienda al fine di scoprire ulteriori novità (nel bene o nel male, come è successo in altri tempi) possiamo esprimere un apprezzamento sub iudice

La novità per il mondo salute sull’isola, anche grazie ai fondi del PNRR (questi sconosciuti) sono due. Già nei prossimi mesi, infatti, saranno avviati gli iter per la realizzazione di una CASA DELLA SALUTE e di un Centro Operativo Territoriale.

Presso la Casa della Salute l’utenza troverà una rete si ambulatori, un’unità operativa per la diagnostica e piccoli interventi infiermieristici. Una struttura che l’ASL Napoli 2 Nord ha previsto nella nuova organizzazione aziendale che, tra l’altro, prevede anche la realizzazione di un Dipartimento di Oncologia, una struttura per gestire il Recovery Plan e più attenzione al territorio.

Il nascente COT, stando alle prime informazioni diffuse, sarà uno strumento utile a gestire in maniera integrata i servizi sul territorio. Un passo avanti nella gestione della sanità sul territorio che dovrebbe migliorare i servizi resi.

In attesa di poter leggere l’intero Atto azienda al fine di scoprire ulteriori novità (nel bene o nel male, come è successo in altri tempi) possiamo esprimere un apprezzamento “sub iudice”. Speriamo, infatti, di non trovare sorprese come tagli all’UTIC o altre riduzioni al sistema sanità sulla nostra isola.

La nota stampa ufficiale dell’ASL racconta, inoltre, che è prossima all’approvazione la nuova proposta di Atto Aziendale dell’ASL Napoli 2 Nord, il documento organizzativo che individua i reparti degli ospedali di Ischia, Pozzuoli, Giugliano e Frattamaggiore, le unità organizzative dei Distretti, dei Dipartimenti e degli staff della Direzione Strategica. Si tratta complessivamente di 267 unità organizzative articolate su 5 ospedali, 13 Distretti, 3 Dipartimenti strutturali, oltre che presso gli uffici centrali.

Tra le novità più rilevanti vi sono: il nuovo Dipartimento ospedaliero di Oncologia; l’Unità di gestione dei progetti del recovery plan; le unità territoriali che gestiranno gli Ospedali di Comunità, le case della salute e i Centri Operativo Territoriali. Il nuovo Atto, inoltre, è già stato aggiornato con la nuova classificazione dell’ospedale di Pozzuoli, individuato dagli organismi regionali come DEA di II livello, al pari di alcuni tra i più grandi ospedali della Regione Campania.

Dice Antonio d’Amore, Direttore Generale dell’ASL Napoli 2 Nord “Questo Atto Aziendale segna un momento di passaggio importante per la nostra Azienda. Siamo reduci dall’esperienza del COVID19 in cui il Sistema Sanitario ha avuto un ruolo essenziale, ma siamo anche alla vigilia della sfida offertaci dal Recovery Plan: sul nostro territorio abbiamo programmato la realizzazione nei prossimi anni di 5 ospedali di Comunità, 13 case della salute e 6 Centri Operativi Territoriali. Il nuovo Atto Aziendale accompagna questi cambiamenti, certificando il lavoro svolto negli anni passati, ma guardando avanti nell’ottica di un miglioramento dei servizi. Il nuovo Dipartimento Oncologico è un esempio di ciò: negli ultimi anni tutti i reparti di oncologia della nostra ASL sono stati ristrutturati o rimodernati, in due casi su quattro abbiamo nominato nuovi primari, abbiamo adottato nuovi modelli di lavoro e ovunque abbiamo assistito ad un ritorno di pazienti che prima si rivolgevano altrove.”

Il nuovo Atto Aziendale è stato già approvato dal Collegio di Direzione dell’ASL (un organismo composto da oltre 40 primari), è stato illustrato ai sindacati ed è stato approvato dalla Direzione Strategica. Nei prossimi giorni il nuovo Atto sarà inviato alla valutazione della Regione per la sua approvazione definitiva.

La programmazione dei 5 ospedali di Comunità, delle 13 case della salute e dei 6 Centri Operativi Territoriali, invece, è già in corso di approvazione da parte della Regione e del Ministero. Tali strutture sono state programmate insieme ai Comuni del territorio, chiedendo la disponibilità alle Amministrazioni del territorio di strutture da riconvertire a scopi sanitari.

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