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sabato, Aprile 27, 2024

Massimo Garavaglia: “La formazione della forza lavoro per essere più competitivi”

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Ad Ischia il ministro per il turismo (sotto tono)

Ugo De Rosa | “Siamo il Paese più belo al mondo, il più cliccato sui siti turistici nel mese di gennaio. Ma poi a fine anno risultiamo quinti o sesti tra le mete turistiche mondiali. Evidentemente c’è qualcuno più bravo di noi nella promozione e scontiamo ancora deficit in termini di forza lavoro. Un paradosso se pensiamo che da un lato abbiamo livelli di disoccupazione sempre alti e dall’altro le aziende hanno difficoltà a trovare personale qualificato in questo comparto”. Queste le parole del ministro per il Turismo, Massimo Garavaglia, che è intervenuto al Forum “Turismo e occupazione: la centralità delle politiche attive del lavoro” organizzato dall’Associazione nazionale commercialisti area lavoro (Ancal) presso la Curia Vescovile dell’isola d’Ischia.

“Il punto chiave per superare questa situazione – ha proseguito il ministro al Turismo – è l’istituzione di un Fondo dedicato alla formazione del personale in ambito turistico, come proposto dal presidente Ancal Gian Piero Gogliettino. Dobbiamo anche interrogarci sul fatto che proprio in termini di formazione l’Italia abbia solo 12 istituti tecnici superiori contro i 60 della Spagna. Le risorse ci sono. Basti pensare che ogni anno spendiamo 25 miliardi tra Naspi e sussidi. E’ necessario rivedere l’utilizzo di queste risorse per offrire nuovi posti di lavoro ai giovani e a chi ha perso la propria occupazione. Questa è la priorità. L’estate è andata bene – ha aggiunto Garavaglia -, adesso pensiamo a far andare bene anche la stagione invernale”.

Nel settore del Turismo e dell’occupazione vi sono varie problematiche e, come emerso anche dai recenti incontri, occorre una svolta, occorre qualità e pensare in grande, forse quello che é mancato un po’ fino a questo momento in Italia…
“Siamo un settore, quello del turismo, che sta andando molto forte, ma manca la forza lavoro. Abbiamo, quindi, bisogno dI trovare soluzioni veloci per formare donne e uomini che sono attualmente in difficoltà. Bisogna formarli soprattutto perché questo é un settore che può dare tanti posti di lavoro.”

Ministro Lei ha fatto l’esempio della Spagna. Perché secondo lei, dal suo osservatorio privilegiato, in questo paese il turismo non ha mai avuto l’attenzione che meritava?
“Forse perché abbiamo dato per troppo tempo per scontato che siamo il Paese più bello del mondo. Ora i Paesi meno belli ma più organizzati stanno emergendo. Finalmente ci stiamo organizzando e con l’Italia organizzata, non ce ne é per nessuno.”
Lei ha anche detto che bisogna fare attenzione al PNRR perché può essere una arma a doppio taglio…
“E’ una arma a doppio taglio se queste risorse non vengono spese facendole fruttare.”

ENZO FERRANDINO: “Servono riforme vere per turismo, occupazione e PA”

Sono emerse varie problematiche soprattutto nel settore del lavoro che ha una forbice limitata non soltanto per colpa del covid. Quali sono i rimedi per il sindaco di Ischia, Enzo Ferrandino?
“C’é bisogno di una attenzione particolare del Governo centrale verso questi problemi. Sistemicamente Ischia e le Isole Minori hanno un gap rispetto alla terraferma in merito a servizi erogati ed é giusto rappresentarlo al Ministro, così come cercare di introdurre politiche volte ad agevolare le assunzioni, come l’abbattimento del cuneo fiscale é un tema che la politica deve affrontare.
Per i territori turistici, con un lavoro stagionale, avere una naspi che copra un periodo più grande deve essere preso in considerazione.”

Il PNRR come includerà l’isola?
“Io convengo con quanto detto da Piero De Luca e Federterziari. Il PNRR serve per dotarci di infrastrutture per aggiornare il settore turistico, ma c’è bisogno di riforme per metterci in condizione di avere stuembti per progettare e seguire le procedure per utilizzare i fondi che arriveranno col PNRR.”

GIACOMO PASCALE: “Il Turismo é il nostro pozzo di petrolio”

Si é parlato di turismo, di lavoro e di isole che rivendicano di aiuti e sostegni diversi da quelli avuto fino ad ora. Ne parliamo con il sindaco di Lacco Ameno, Giacomo Pascale.
“Devo riconoscere che oggi l’Ancim, con questa presidenza, ha una cassa di risonanza più grande. Posso sembrare di parte, ma questa attenzione verso le Isole Minori é rimarcata da tutti i sindaci. Si é avuto un diaolgo continuo con il Governo da parte della presidenza Del Deo, una presidenza sull’isola di Ischia. Lo testimonia sia il rapporto istituzionale che gli atti prodotti, oltre dalle interlocuzioni che Del Deo sta avendo fin dal giorno dell’insediamento. Oggi, portare a questo convegno la voce delle Isole Minori é importante soprattutto per la presenza del Ministro del Turismo, settore che é il nostro “pozzo di petrolio”. É stata l’occasione per chiedere interventi concreti in favore delle nostre comunità. Due di questi provvedimenti sono stati ampiamente dibattuti: la questione Naspi e l’incongruenza del mercato del lavoro che si é avuta questo anno. Evidentemente va rivisto a monte il Reddito di Cittadinanza.”

Con il PNRR come si valorizza il turismo?
“Ma io mi domando se riusciremo a spendere queste risorse. Io credo che prima della possibilità di spendere questi fondi, bisogna parlare di una semplificazione della burocrazia.”

Soddisfazione, infine, per Gian Piero Gogliettino, segretario generale Ancal per l’accoglimento da parte del ministro Garavaglia delle istanze formulate nel corso dei lavori: “Al governo abbiamo presentato le nostre proposte per l’istituzione di un fondo ad hoc per le nuove competenze e la formazione on the job, per la realizzazione di una Academy del turismo che nasca dal partenariato pubblico privato per rispondere alle crescenti esigenze delle imprese turistiche. Il settore turistico è un asset strategico per lo sviluppo e la competitività che vale quasi il 14% del pil».
. Necessita tuttavia di una riforma organica con al centro politiche del lavoro. Il Pnrr può far costruire un nuovo modello d’impresa turistica che sappia coniugare la digitalizzazione allo straordinario patrimonio naturalistico, artistico e culturale italiano. Sostenere l’accesso al credito, ridefinire le politiche fiscali di vantaggio, recuperare il patrimonio e la rete del mercato del lavoro. Ma la vera priorità è il potenziamento degli operatori; serve una riforma non solo di quantità ma necessariamente di qualità. In quest’ottica diventano strategici i commercialisti nel loro ruolo di intermediari di prossimità. Per aumentare i servizi al lavoro e favorire il matching tra domanda e offerta di lavoro”.
www.ildispari.it

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