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sabato, Aprile 27, 2024

Lacco Ameno, giunta vuota

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Gaetano Di Meglio | Il comune di Lacco Ameno rinuncia ad avere un governo forte, credibile, affidabile e sceglie di dotarsi di un governo modello Domenico De Siano. Nessuna differenza rispetto al precedente. Stesse facce, stessi politici di piccolo calibro, stessi strumenti, stessa idea di paese.

Il popolo di Lacco Ameno ha gridato “libertà libertà” per ritrovarsi con la stessa minestra di tutti gli anni trascorsi. Unica differenza è che non c’è più la scusa di Domenico De Siano. Almeno così ha sottolineato il sindaco ribattendo al senatore e rinfacciandogli il ruolo di Salvatore Castagna.

Oggi i pascaliani sono liberi di fare quello che vogliono. In verità, oggi il popolo di Lacco Ameno si ritrova senza un assessore all’edilizia privata. Una scelta copiata dal metodo De Siano. Fateci capire, ma non eravate un’altra cosa? Ma non siete quelli che gridate “libertà, libertà”. Ma quale libertà state gridando? Quella di consegnare la delega all’edilizia privata a Pietro Monti? Quello che è legato al grande elettore “edile” con la villa sotto al San Montano? Ma, pensandoci, quale credibilità può avere un semplice consigliere comunale sui tavoli che potrebbero contare? Nel mondo vero, quello che non è partorito dalla propaganda del Barone, gli assessori contano di più. Se non fosse così, infatti, perché mai ce ne sono quattro?

Stanno li ad incassare uno stipendio mensile per fare nulla? Questa è la differenza tra assessore e consigliere comunale. Ma se è questo per l’edilizia privata, ancora di più è il magro bottino che porta a casa Giovanni De Siano. Tanto lavoro per una semplice “delega” da consigliere comunale. La battaglia principale di Pascale & Co, il porto, non riceve neanche la dignità di avere un assessore dedicato.Ma perché è una giunta vuota? Perché non risponde né al volere delle urne. Perché manca di coraggio e, soprattutto, manca di visione.

Questa doveva essere la prima giunta desianizzata eppure è la stessa minestra riscaldata di una classe politica che ha dimostrato già il suo essere. Mi sarei aspettato il coraggio del cambiamento, quello che fintamente viene sbandierato da mesi. Mi sarei aspettato una delega dedicata al porto e una delega dedicata al Terremoto. Eppure Pascale non ha fatto altro che disseminare deleghe e delegucce qua con poca ratio. Giacinto Calise che parla di turismo e grandi eventi? Qualche cena al Rotary (prima di provare a distruggere il club isolano) sono il pedigree dell’assessore al turismo e dei grandi eventi? E, ultimo ma non ultimo, come si può accettare la delega ai lavori pubblici a Zavota? La storia recente, infatti, in ogni parte del mondo avrebbe offeso e indignato. Da noi, invece, diventa motivo di complimenti. Sulla nomina di Dante De Luise non c’è altro da dire e da aggiungere.

Ieri il consigliere comunale, intervenendo nel civico consesso, ha perso l’occasione di fare chiarezza sul suo portale internet di annunci di lavoro e sulla delega ricevuta. Cosa potrà fare all’Ambito Na13? Poco. I consiglieri comunali possono fare solo le “cufecchie”. Come diceva un vecchio consigliere comunale di Ischia.

Ad esempio, è lecito chiedersi perché Dante De Luise si debba occupare di DEMANIO e Giovanni De Siano, invece, di PORTO? E perché mai l’approdo turistico debba andare di pari passo con Pesca e Agricoltura? Il Barone ha fatto una giunta vuota e una palla corta. Lacco Ameno ha perso un’altra volta.

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