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sabato, Aprile 27, 2024

Ischia. “Pompe” dei canaloni, Evi inadempiente!

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Dopo oltre un anno non ha ancora preso in consegna gli impianti. Il Comune, a fronte di una delibera non eseguita, decide la prosecuzione per un altro anno del servizio di manutenzione già appaltato alla ditta privata e ormai scaduto. Per un costo di oltre 10mila euro. E oltretutto il Comune ne spende altri 8.000 per una riparazione extra…

L’Evi, carrozzone sempre più immobile e inutile, non si assume il compito di gestione delle “pompe” dei canaloni di Ischia, già previsto addirittura a fine 2019, e così il Comune deve provvedere per evitare allagamenti nelle zone interessate, prorogando il servizio di manutenzione a suo tempo affidato.

E siamo alla ennesima proroga. L’appalto del servizio, prima che venisse deliberato l’affidamento all’Evi tramite il Cisi, era stato appaltato per due anni a maggio 2018 alla ditta “Lighting & Services” per un importo contrattuale di 16.000 euro oltre Iva.
Stiamo parlando, ovviamente, degli impianti di sollevamento delle acque piovane ubicati in via Francesco Buonocore e via De Rivaz di proprietà del Comune. In tutto cinque elettropompe grandi e due piccole che per la verità danno continui problemi, come ben sanno gli abitanti della zona.

Poi, con delibera di Giunta del novembre 2019, era stato «deliberato di affidare in via definitiva alla Evi spa in liquidazione, per la relativa gestione ordinaria per il tramite del C.I.S.I., vari impianti di sollevamento, tra cui gli impianti di via Francesco Buonocore e via De Rivaz». Nel frattempo, il servizio era stato prorogato più volte. Ma, come scrive il responsabile dell’ufficio competente ing. Francesco Fermo, anche l’ultima proroga è scaduta e l’Evi ancora non ha deliberato la presa in custodia degli impianti. In precedenza, lo stesso ing. Fermo stimava che tale passaggio di consegne potesse avvenire entro la fine del 2020, ma così non è stato.
Di qui la necessità di una prosecuzione transitoria del servizio a suo tempo appaltato (il ricorso alle semplici proroghe infatti non può essere illimitato). E la determina adottata contiene un passaggio grave, che suiona come un atto di accusa: «Dare atto che l’EVI spa in liquidazione non ha ancora preso in consegna la gestione ordinaria degli impianti di sollevamento, previsto dalla Delibera di G.C. n. 102 del 29.11.2019, e che nelle more risulta di estrema importanza assicurare la continuità della manutenzione ordinaria degli impianti al fine di evitare eventuali allagamenti delle zone limitrofe».

Stavolta l’affidamento transitorio avrà la durata di un anno, ovvero fino al 31 dicembre 2021 e il costo del servizio transitorio ammonta a 10.248 euro Iva compresa.
Evidentemente ormai si sono perse le speranze che l’Evi adempia a quanto deliberato dal Comune. Anche se l’ing. Fermo precisa che «tale affidamento potrà essere interrotto anticipatamente, all’atto della presa in consegna degli impianti da parte dell’Evi spa in liquidazione».
Un passaggio aggiunto per puro scrupolo, vista la situazione. Ma i sindaci dei comuni soci del Cisi e dunque anche Enzo Ferrandino cosa fanno di fronte all’immobilismo di questo costoso e inutile carrozzone? Se la sua delibera rimane lettera morta perché Enzo non si dà una mossa?
Intanto tra alchimie politiche e manutenzioni prorogate, per chi abita nella zona dei canaloni ogni giornata di pioggia è una giornata di apprensione.

RIPARAZIONE URGENTE
Ed infatti, come se non bastasse questo già costoso servizio di manutenzione, le pompe vanno perennemente in tilt. Come era accaduto alla fine di dicembre, quando l’impianto di via Francesco Buonocore risultava funzionare solo parzialmente. Un guasto che però evidentemente (ma chissà perché…) non poteva essere riparato dalla ditta affidataria della manutenzione. Ma la manutenzione affidata allora in cosa consiste? Misteri del Comune d’Ischia…

Sta di fatto che, con l’ausilio dei tecnici dell’Evi, la pompa era stata smontata e trasportata per la riparazione presso la ditta Elettromeccanica Marino S.A.S. di Giovanni e Marco Marino, ubicata in via Iasolino. L’impresa ischitana, una volta constatata l’entità del guasto, aveva presentato un preventivo di 6.650 euro oltre Iva per la riparazione, che comprendeva la sostituzione di diversi pezzi e una serie di interventi. Preventivo accettato dal Comune, motivando con la necessità «di provvedere in merito in quanto le circostanze non consentono alcun indugio nell’esecuzione dell’intervento di cui sopra, al fine di prevenire situazioni di pericolo per la pubblica e privata incolumità».
La pompa è stata comunque riparata e ora il responsabile dell’ufficio competente, l’ing. Francesco Fermo, ha provveduto a liquidare la fattura trasmessa dalla “Elettromeccanica Marino”: 8.113 euro Iva compresa. Una spesa mica da poco…

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