fbpx
sabato, Aprile 27, 2024

Ischia, -7 dalla salvezza e penultimo posto vicino. Serve una reazione!

Gli ultimi articoli

 

Le cose, adesso, si fanno dannatamente complicate. Reduce da quattro sconfitte consecutive e protagonista nell’ennesima prova incolore e senza verve, l’Ischia Isolaverde vede ulteriormente allargarsi la distanza dalla zona salvezza. Dopo i match di ieri, sono 7 i punti che dividono i gialloblu dal Catanzaro tredicesimo, ieri capace di pareggiare al Ceravolo con la capolista Benevento. A preoccupare, però, dal momento che la salvezza diretta appare nei fatti irraggiungibile, è principalmente la rinascita del Martina Franca penultimo, distante appena un punto dopo le recenti due vittorie consecutive.
È dunque arrivato il momento di guardarsi alle spalle per evitare una sfida da paura in ottica play-out. Per chi si ritroverà penultimo al termine della regular season, infatti, appare altissimo il rischio di disputare gli spareggi al cospetto di una nobile decaduta come il Catania. In questo senso, e penseranno lo stesso Martina e Melfi, c’è da sperare in una rinascita degli stessi etnei e in una caduta libera del Monopoli, squadra ben costruita ma certamente non imbattibile. Oltretutto, un po’ come successo l’anno scorso ad Aversa, in terra pugliese l’Ischia si ritroverebbe a disputare gli spareggi del caso in un ambiente certamente meno focoso rispetto a quello che si respira in piazze come Catania o Catanzaro. Congetture e ipotesi del caso, queste, che chiaramente non sarebbero possibili senza la Lupa Castelli Romani, vera e propria squadra cuscinetto e destinata al mesto ritorno in Serie D. Ai laziali vanno i più sentiti ringraziamenti, e ci ripetiamo: in altre annate l’Ischia avrebbe rischiato maledettamente la retrocessione diretta.

 

UNA REAZIONE, ADESSO O MAI PIÙ. I numeri parlano chiaro e allora l’Ischia ha assolutamente bisogno di destarsi da un torpore che alla lunga potrebbe dimostrarsi fatale. Anche contro la Casertana la squadra di Mister Di Costanzo si è dimostrata incapace di imbastire trame di gioco all’altezza della categoria e di proporre la reazione d’orgoglio tipica delle squadre che lottano per non retrocedere. A deludere, così, sono stati ancora una volta i giocatori chiamati a portare per mano la squadra gialloblu: da Manuele Blasi, tra i peggiori in campo e spesso e volentieri surclassato da Matute e Agiey, fino ad arrivare a quel Giorgio Di Vicino che, più che per geometrie, si è fatto notare principalmente per conclusioni spesso velleitarie dalla distanza.
Male anche gli altri nuovi acquisti Vincenzo Pepe, ancora corpo estraneo della compagine isolana, e soprattutto l’attaccante Alberto Gomes: il portoghese ancora una volta non è riuscito a mettere a disposizione della squadra la sua fisicità, sbagliando numerosi disimpegni e dimostrandosi incapace di rendersi pericoloso al cospetto di Rainone e compagni. Da rivedere anche la difesa, con Filosa e Porcino superati a più riprese dagli scatenati De Angelis e Mangiacasale, mentre è ancora una volta da lodare l’impegno di Yaye Kanoute, vero uomo in più dell’undici di Di Costanzo, e questo nonostante una forma fisica precaria dopo una settimana condizionata dall’influenza.

Tanti, dunque, gli elementi negativi con cui deve fare i conti l’Ischia Isolaverde, squadra costretta a ritrovare la retta via e a fare risultato pieno almeno nelle prossime sfide casalinghe, per conquistare la migliore posizione possibile in ottica play-out. Già sabato contro la Fidelis Andria, compagine nei fatti ormai salva, Armeno e compagni sono chiamati a conquistare i tre punti: per questo, però, servirà una squadra diversa, convinta dei propri mezzi, meno timida e lontana dalla prova poco incisiva vista ad Agrigento e da quella sconcertante di Melfi (abbiamo non a caso considerato solo due match con avversarie “all’altezza”). Contro la Fidelis Andria servirà soprattutto una squadra orgogliosa, con la decisiva voglia di rivalsa e – ma forse qui l’esilio ai Camaldoli può influire in negativo – orgogliosa di rappresentare i colori gialloblu e l’isola verde. Anche per questo, inutile nasconderlo, non sono più contemplate brutte figure e prove incolori: per la categoria e per la maglia. Se ancora importa.

1 COMMENT

  1. .Buondi’Non so a chi possa rivolgermi ma conosco la famiglia italiana di un calciatore 22enne del Monaco (Principato) mezz’ala di attacco, che gioca nella terza squadra monegasca(prima in classifica) ed ha ottime caratteristiche para-maradoniane, il quale verrebbe volentierei as Ischia per un provino, supponendo che il Monaco accetti questa possibilità.
    Saluti
    Luigi MATTERA
    Editore giornale ROYAL MONACO

    http://www.royalmonaco.net/2016/03/royal-monaco-n-29-1er-mars-2016.html

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Gli ultimi articoli

Stock images by Depositphotos