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venerdì, Aprile 26, 2024

Ipocrisia ana-caprese. L’inutile protesta social che smentisce i “sorrisi”

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Se non avessimo vissuto il post gara tra il Real Forio e il Capri Anacapri tra abbracci, pacche sulle spalle, sorrisi e sfottò, forse avremmo accolto diversamente la protesta degli ospiti (e vincitori, tra l’altro) del Calise.
Dopo il triplice fischio, infatti, nell’area esterna agli spogliatoi si sono vissuti momenti di allegria e di un simpatico amarcord tra Gennaro Monaco, Gianni Di Meglio, Giovanni Sasso e altri. Un’atmosfera serena con i calciatori del Capri Anacapri felici della vittoria e con gli sguardi cupi e le teste abbassate dei padroni di casa.

Qualche ora dopo, però, appare la protesta social. Una protesta per prendere qualche like? Per movimentare la pagina social?
Ecco il surreale botta e risposta tra i capresi e i foriani. Molte volte siamo stati più che severi con il reparto comunicazione del Forio, ma questa volta, dobbiamo dire che sono stati dei signori.
Apre le danze il Capri Anacapri: “Siamo perfettamente a conoscenza del fatto che il calcio è uno sport nel quale è previsto il contatto. Alcuni gesti però sono fuori da questo concetto ed entrano in un concetto violento. Ci sentiamo di postare questo video nel quale uno dei nostri giocatori, Armando De Martino, è stato colpito violentemente riportando una ferita che lo ha costretto ad abbandonare il campo. Armando è stato colpito una prima volta sullo zigomo e una seconda volta in pieno occhio. Per di più la mano che ha colpito Armando indossava un anello, cosa questa non consentita dal regolamento e che continuava a verificarsi anche dopo l’accaduto nonostante la dovuta segnalazione alla terna arbitrale.

Armando ha riportato diversi punti di sutura e dovrà essere sottoposto a visite specialistiche per verificare le conseguenze di questa idiozia. Da segnalare che tra tutte le parti l’unica che ha mostrato solidarietà per quanto successo è stata una parte della tifoseria avversaria che all’uscita di campo ha aspettato Armando per sincerarsi delle condizioni. Nessuna conseguenza, nonostante le 3 giacche nere, per chi si è reso protagonista di un gesto tanto vile quanto offensivo verso questo sport”
Risponde il presidente Amato: “Dispiace leggere un commento del genere perché con il ragazzo e potete chiedere anche a lui ci sono stato io e tanti altri dirigenti del Forio per sincerarci delle condizioni del calciatore. Vi dico di più abbiamo chiesto ad un nostro tifoso che fa l’infermiere di controllare il ragazzo, visto che non è voluto andare in ospedale per i controlli nonostante ci siamo offerti di accompagnarlo più volte… poi circa il gesto, sicuramente sono cose da evitare assolutamente, ma anche il nostro ha riportato un taglio sul labbro quindi penso che entrambi abbiano delle responsabilità. Vi ripeto mi fa tristezza leggere una cosa simile dopo essere stato in prima persona nella nostra sede sociale con il ragazzo a controllare le sue condizioni. e vi ripeto di chiedere al calciatore se questo è vero!”

Chiude la polemica la pagina del Real Forio: “Il Real Forio 2014, in merito alle voci diffuse nelle scorse ore e relative ad un episodio accaduto nell’area di rigore del Capri Anacapri, ritiene doveroso precisare che il giocatore biancoverde, coinvolto nell’episodio, è stato dapprima provocato e colpito dall’avversario in pieno volto. La società del Real Forio 2014 ha prestato immediato soccorso, mediante il proprio staff, al giocatore ospite coinvolto nello scontro. Spiace constatare l’opera di denigrazione compiuta, mediante una ricostruzione parziale e superficiale, nei confronti di una società quale il Real Forio 2014 che ha sempre condannato ogni gesto di violenza e che ha, sin dalla sua nascita, ispirato la propria azione ai principi di sportività, fair play ed accoglienza.”
Ma da quando gli scontri in campo si chiariscono sui social? Staccate l’account a qualcuno…

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