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venerdì, Aprile 26, 2024

Imbarazzo nazionale. Un anno dopo. Quando Ischia chiuse le porte ai turisti veneti e lombardi

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Gaetano Di Meglio | La storia dell’isola d’Ischia aggiunge, sicuramente, una data da ricordare. Oltre a quelle legate agli eventi naturali (frane, allagamenti e terremoti) e ai grandi eventi come la visita del Papa o del giro d’Italia, sicuramente il 23 febbraio resta come la giornata dell’imbarazzo nazionale.
L’anno scorso, nel giorno in cui la pandemia da Coronavirus iniziava a trasformare l’Italia in una lazzaretto e il mondo iniziava a far conoscenza con il virus che lo avrebbe messo ko, i sindaci dell’isola d’Ischia firmarono l’ordinanza della vergogna. Quella che impediva lo sbarco dei turisti provenienti dalla Lombardia e dal Veneto.
Già, la corsa domenicale dei sindaci serviva a bloccare l’arrivo di una comitiva di turisti provenienti dal nord Italia. Con un colpo di mano tra sabato e domenica, i nostri sindaci si resero protagonisti del primo atto razzista e discriminatorio della storia del coronavirus.

Un atto che, per fortuna, restò in vigore poche ore. Giusto il tempo di arrivare sul tavolo del Prefetto di Napoli, Mario Valentini che, d’imperio, ne annullò l’efficacia ma, soprattutto, riuscì a fermare l’ondata di imbarazzo che stava iniziando ad ingigantirsi sia sul web sia sulla stampa contro la nostra isola.
L’ordinanza fu bocciata da tutti. Il capo della Protezione Civile Nazionale, il cittadino Onorario di Casamicciola Terme, Angelo Borrelli non ebbe dubbi: “Scelta sbagliata, non credo sia stata una buona idea”.

Giosi Ferrandino, Maria Grazia Di Scala e Domenico De Siano furono lapidari: “L’allarmistica ordinanza dei sindaci d’Ischia, peraltro emessa senza alcun raccordo con gli organi amministrativi che avrebbero dovuto applicarla e in un clima di assoluta disinformazione, è stata un grave errore: rispetto a scelte così rigide, il buon senso avrebbe dovuto suggerire una doverosa collaborazione con le istituzioni nazionali già fortemente impegnate a fronteggiare la situazione”
Stesso tenore per Luigi Mennella: “iniziativa totalmente scellerata questa dei Sindaci che ha danneggiato solo la nostra comunità e l’immagine dell’isola tutta.”

Purtroppo, però, conseguenza diretta di quella scelta amministrativa sbagliata, poche ore dopo, fu la sceneggiata di una residente sul porto di Ischia a diventare virale.
Un video amatoriale che riprendeva le gesta della donna mentre aggrediva i turisti in partenza sul porto di Ischia ha rappresentato il momento peggiore dell’immagine di Ischia sulle reti televisive nazionali, sui media e sui social. Quasi quanto il famoso collegamento con l’Arena di Giletti all’indomani del terremoto di Casamicciola del 2017.
Un video che venne commentato dal Corriere della Sera con queste parole: “Ci stiamo abituando al peggio. E in pochissimo tempo. Neanche quattro giorni di emergenza coronavirus e in Italia c’è già chi perde la testa. Per carità, di casi se n’erano registrati molti anche nei giorni scorsi, ma finora si trattava soprattutto di (inaccettabili) gesti di intolleranza nei confronti di cittadini di origine cinese. Ma il clima di paura e ansia per la diffusione del contagio evidentemente lascia il segno; così come lo lasciano evidentemente certe scelte di natura amministrativa. E ora è una battaglia tutta intestina. Italiani contro italiani.

Già, italiani contro italiani. Ma per noi a Ischia era solo l’inizio. Dopo qualche settimana (e non ne faremo la storia per decenza), infatti, ci trovammo a vivere giorni interi con ischitani contro ischitani. In preda al panico e alla confusione.

3 COMMENTS

  1. Poco dopo tutta l’Italia chiuse, comprese le frontiere tra Regioni. E lì poi nessuno protestò più. La signora aveva esagerato nei toni e nei modi ma in qualche modo aveva il suo perchè. E ora ancora con le Regioni chiusi e 95.000 morti dopo… che dite?

    • che non esiste atto che vieta a nessun italiano di andare in un post perchè malato. Esistono limitazioni diverse. Io campano, sano o malato che sia, non posso andare a portare il virus altrove. Giusto il contrario di quello che avevano deciso i sindaci

  2. Tra le tante contraddizioni del Governo da un anno a questa parte vi soffermate su un episodio sbagliato nei modi ma di fatto giustificabile ( bloccare il flusso turistico da tutta Italia verso Ischia e vietare le uscite da Ischia), considerando il fatto che del virus si conosceva ben poco. Di date SERIE da ricordare ne abbiamo altre.

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