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venerdì, Aprile 26, 2024

FRANCO REGINE «Davide? Un test per Del Deo. Stanno a -2000 voti e la coalizione rischia di implodere”

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Gaetano Di Meglio | Eccoci nuovamente al Bar La Piazzetta di Forio che, per noi è ormai un punto di ritrovo fisso in questo nuovo e accogliente dehor che rende calda e piacevole questa mattina di gennaio. Fra qualche mese Forio andrà al voto e prima di entrare nel vivo della nostra intervista, volevo a capire con te che sei più addentro alle dinamiche elettorali, lo scenario attuale e anche la candidatura di Davide Castagliuolo che rappresenta l’ultima novità.

Il mio pensiero é che sia soltanto la prima mossa di Francesco Del Deo e che non ci sia l’intenzione di candidarlo, davvero, a sindaco. Tu come l’hai letta?
Penso che hai avuto una giusta sensazione da attento osservatore quale sei sia delle questioni politiche foriane quanto a quelle che interessano tutta l’isola. Ci tengo ad evidenziare il fatto che Davide è un mio carissimo amico, i pomeriggi prendiamo il caffè e spesso giochiamo la schedina. E’ davvero un grande amico. Facciamo politica a Forio dal 1976 anche se su parti contrapposte ovvero lui democristiano, io socialista. Davide è una persona educata, seria, competente ma soprattutto perbene, tutta via, vedo che ha una certa difficoltà a ritrovarsi in questo gioco elettorale. Davide non è mai stata una prima punta. Ecco non è l’Osimhen della formazione. E’ stato sempre un centro mediano metodista. Ha sempre giocato dietro le punte a preparare il gioco degli altri a fornire gli assist, soprattutto in chiave economica, a tutta la squadra e ho difficoltà a pensare che Davide possa avere una volontà così pervicace da arrivare in fondo. Secondo la mia visione, che può anche essere sbagliata, per carità, ritengo che la candidatura di Davide sia un po’ come la canzone di Jannacci “Vediamo che effetto che fa”. Francesco l’ha buttato lì, sul terreno politico, per capire che gradiente di accoglimento c’era da parte dell’elettorato. Purtroppo da parte dell’elettorato non è che ci sia stato tutto questo entusiasmo. Credo che i sondaggi che stanno facendo su questa candidatura non siano eccezionali come loro si aspettavano. Ma io dico di più. Secondo me, al di là di quello che sta succedendo nella popolazione con questa candidatura che non suscita grandi entusiasmi, il vero problema è che nemmeno all’interno della stessa amministrazione vedo grandi “fuochi d’artificio”. Anche chi è vicino a Davide in questa sua avventura, lo ha isolato. Vedo che si sono un allontanati tutti lasciando solo Francesco con il buon Davide a sondare il terreno e il polso dei cittadini. Probabilmente nemmeno molti componenti di questa maggioranza gradiscono che alla guida del paese ci sia una persona perbene, capace e una persona che ha una sua autonomia di pensiero.
Oltretutto, anche grazie alla mia professione che mi porta ad entrare in tantissime case, ti assicuro che ascoltando l’umore dei foriani mi convinco sempre più che questa amministrazione non ha grandi chance al di là di quelli che sono i proclami. “Vedremo i nomi nuovi? non li vedremo ecc? Io so per certo che loro hanno grandi difficoltà a mettere gente consistente da un punto di vista elettorale all’interno delle loro liste che, al momento, sono riempite perlopiù da giovani volenterosi piuttosto che da elementi che politicamente possano condurre la campagna elettorale ad un “risultato positivo”.

Forio non ha mai nascosto colpi di scena. La tua maggioranza è quella che ci ha dato il colpo di scena più grande, prima del Francesco Primo. Arrivaste all’ultimo e sceglieste di non partecipare. Manca ancora ancora qualche mese è vero, ma secondo te è possibile che questa maggioranza si sgretoli?
Credo che se mantengono il nome di Davide questa maggioranza possa implodere almeno che Francesco non tira fuori dal cilindro una soluzione diversa che entusiasmi un pochino sia all’interno sia all’esterno. Ad oggi, sono pronto a scommettere che ci sarà un vero esodo verso altri lidi degli attuali consiglieri di maggioranza soprattutto perché molti di questi non hanno l’abitudine a stare sui banchi dell’opposizione. Stanno in maggioranza da 10 anni e mal tollererebbero un’azione di opposizione o di semplice opposizione all’amministrazione. La previsione di una carestia di potere, quindi, potrebbero facilitare dei sussulti su questo versante e generare dei veri e propri terremoti se Francesco non riesce ad ottenere la sua terza candidatura.

Ancora?
“Si, la terza candidatura sta sempre nel cuore di Francesco. Lui è uno che si fida solo di sé stesso e, non fidandosi di nessuno e non potendo far assurgere il suo fedelissimo a sindaco (un po’ come la storia di Caligola, ndr) è chiaro che spera di ottenere una terza chance di candidarsi in prima persona. Per la verità io me lo auguro.”

Anche Stani Verde la pensa come te.
Vedi, siamo in sintonia. Sì, il mio auspicio è che Francesco ottenga il terzo mandato in modo che il popolo di Forio possa scegliere se continuare ad essere amministrato da Francesco Del Deo come è stato finora, o invece preferisca cambiare pagina. Da un punto di vista politico, credo che questo possa anche cancellare l’alibi su una possibile sconfitta del tipo ‘se c’ero io avremmo vinto’. Ricordiamoci che l’ultima volta, grazie alla mia lista che ha ottenuto oltre 900 consensi, Francesco è andato al ballottaggio e ha vinto per poche decine di voti e non per centinaia. Lo scarto è stato minimo. Oggi vediamo un esodo massivo di tutti gli ex della maggioranza Regine che sono passati con Stani Verde e molte pedine che stavano in maggioranza o si sono dimesse o sono venute dal nostro lato. Inoltre, molti candidati che stavano nelle liste di Francesco hanno già aderito al nostro progetto di alternativa a questa amministrazione. Questo è il mio conteggio, anche se in matematica sono sempre stato scarso, però in elezioni riesco a farmi un po’ di conti. Ad oggi c’è uno scarto tra i 2000 e i 3000 voti. Sì, ne ha potuti recuperare con la clientela un migliaio, proprio a essere ottimisti, ma gli altri 2000, Francesco dove pensa di recuperarli rispetto a una coalizione che da questo lato va sempre più consolidandosi con soggetti importanti e da un peso elettorale consistente?

“Questo è lo scenario che, come ricordiamo, si arricchisce anche con la candidatura di Vito Iacono, che porta avanti una battaglia valoriale, e con quella di testimonianza portata avanti da Gennaro Savio in ricordo del padre Domenico. In questo scenario, secondo te, la maggioranza di Francesco è a rischio di scissione? Credo che ci sia qualcuno che si sarà fatto anche il “film” di fare il candidato sindaco come Mimmo Loffredo. Ricordo echi di cene al Zelluso dove il dottore aveva avanzato la sua candidatura e che oggi sembra non vivere bene questa bocciatura.
“Per carità, sono tutti legittimati a candidarsi, soprattutto se poi si candida Davide. Loffredo?…”

E sul ruolo di Michele Regine e Gianni Matarese che invece hanno trovato un po’ un’intesa?
Questa è un’intesa molto ragionata, anche perché sia l’uno che l’altro sono convinti che non arriveranno alla candidatura. Michele è troppo intelligente e furbo, viene da una famiglia di politici, il nonno era sindaco, ha già ricoperto il ruolo di sindaco di Forio e ha una storia familiare importante, anche legata a me da parentela. Non lo vedo come un soggetto che rischierebbe in maniera irregolare una candidatura di facciata. Se non ha sostanzialmente, non dico la certezza, ma almeno una possibilità di essere eletto, secondo me non si canderebbe. Gianni Matarese ha molti problemi professionali, come mi ha riferito lui stesso, ai quali tiene particolarmente. Ha una famiglia alla quale è molto legato e ha rifiutato la candidatura a sindaco. Quindi, al momento, entrambi sono in attesa di un eventuale terzo polo. Ho sentito in giro rumors che parlano di una possibile alternativa a Francesco

Tipo Renzi o Calenda?
Io penso tipo Calenda-Renzi, cioè nel senso che ci sono alcune anime che non vogliono né la coalizione di Francesco, né quella di Stani e che stanno cercando di mettere insieme “anime pie” tra avvocati, professionisti vari. Un terzo polo moderato, anche con qualche medico.

Pure tu?
Io no. Ho dato il pieno appoggio alla candidatura di Stani. Mi sono speso e mi spenderò per essere un soggetto di moderazione e mediano e di accompagnare alla candidatura Stani Verde. Ripeto ho sposato questa causa di alternativa all’attuale l’amministrazione e la porterò fino in fondo con grande dignità politica, come ho sempre fatto, dove potrò vincere o potrò perdere, data la mia veneranda età non è che fa molta differenza, però il terzo polo lo vedo difficile da crescere in un paese che oramai è radicalizzato sui due grossi poli.

Quindi un terzo polo figlio dell’amministrazione?
Certamente. Però quelli che stanno cercando di fare il terzo polo non è gente che si candida giusto per il gusto di candidarsi. Se si candida è perché vuole raggiungere un risultato o quantomeno andare al ballottaggio. Il che oggi con i numeri che stanno oggi sul tavolo e sul tappeto la vedo molto difficile.

Lasciamo la politica. Torniamo all’attualità. Un aspetto che io ho guardato e l’ho analizzato da un punto di vista casamicciolese ed è quello dell’area di stoccaggio del fango al Casale. Però c’è anche una valutazione di politica foriana di comprendere e di capire al netto della solidarietà va compreso però fino a un certo pubblico, dopo la solidarietà diventa economia
Io sono molto preoccupato della soluzione che ha trovato l’amministrazione. Allora, a prescindere, la solidarietà che è dovuta e necessaria al popolo di casamicciola che ha vissuto una tragedia che io non auguro a nessuno e quindi Forio come comune dell’isola e come comune vicino a Lacco Ameno, Ischia, Serrara e Barano deve dare l’apporto di solidarietà. Però ci sono tante aree e io conosco bene territorio, anche perché ho fatto il sindaco per 10 anni e il vicesindaco in 5 anni, assessori, insomma una lunga gavetta, quindi il territorio l’ho girato in lungo e in largo e ti posso assicurare che, come all’epoca, io criticai l’hub vaccinale nel Palazzetto dello sport, annullando quello che era l’unico centro sportivo al coperto con una soluzione che poi alla fine è stata trovata sul vecchio municipio dove c’erano le stanze vuote, si poteva essere fin dal primo momento occupate come hub vaccinale, si poteva trovare tranquillamente un’altra area in periferia, nel paese che se lontano dalle case e che non desse diciamo un impatto anche visivo alla ai turisti e ai cittadini locali, li siamo proprio sotto alle abitazioni. Siamo limitrofi al campo sportivo, proprio che confina direttamente con l’aria al palazzetto dello sport con centinaia di bambini che frequentano quest’area. Noi abbiamo la certezza che questo materiale non abbia, diciamo una sua nocività rispetto alla, cioè ci sono le certificazioni. Dell’Arpac o degli elementi della dell’ASL, che ci dicano che quel fango non è pericolose e quando arriverà una montagna e la dovremmo coprire io mi preoccupo che non ci parla più di reimpiego, in rifacimento o lungo i costumi, cioè non se ne parla proprio più. Quindi quel materiale. Resterà lì in eterno. L’amministrazione che verrà dopo. Successivamente si dovrà fare carico di come smaltire o come liberare quell’area così impegnativa dal punto di vista di impatto ambientale.

Viviamo in un posto dove è facile dire siamo tutti parenti. Secondo te c’è una logica di parentela, visto che non siamo appunto che il fitto dei terreni e abbastanza lucroso? Si parla di quasi 1 € a metro quadro, quindi parliamo di un giochetto di 10.000 €. Al mese e non vorrei che le parentele dal sindaco o di qualche assessore e figli di proprietari. Sbaglio?
Allora, queste cose la popolazione le conosce perfettamente. Mi voglio augurare che non siano state queste le logiche che hanno spinto l’amministrazione a scegliere quel pezzo del nostro territorio. Se così fosse, ci sarebbero macchiati di una grave colpa nei confronti del loro paese che mi auguro che non sia che le loro coscienze si possano risvegliare a tempo prima che il disastro sia totale. Io ripeto, esistono altre soluzioni. Esistono delle zone Periferiche nel paese dove loro potevano acquisire questo tipo di solidarietà perché hanno scelto l’aerea in una zona che noi individuammo all’epoca come area di parcheggio da servire a tutta la grande spiaggia della Chiaia che frequentata d’estate da migliaia di cittadini e turisti?

Ma tu facesti qualche ordinanza per quell’area?
Io feci un’ordinanza all’epoca quando dovevamo liberare la stradina di accesso, la seconda stradina di accesso al campo sportivo, perché io quando portai i “Pooh” a Ischia, a Forio la commissione di vigilanza. volle una seconda via di uscita e siccome là c’era un vecchio tracciato, io feci ripulire quei terreni e creammo una striscia di quel terreno. Tant’è vero che poi dopo è stata sfruttata proprio come area e la stradina di accesso che poi è servita per gli arbitri, per le squadre e come uscita di sicurezza. Fondamentale che all’epoca è servita ancora oggi. Ero in trattativa con i proprietari per farne un’area di parcheggio. Ripeto perché quella, quella e la vocazione di quell’area non essendo edificabile.

Finalmente abbiamo questo nuovo water front
Guarda, è bello esteticamente, ma già si è visto che da un punto di vista funzionale non regge l’impatto del cattivo tempo. Le fogne ugualmente straripano e non è stata fatta un’ordinanza per rimettere tutte le facciate in ordine. Io sono contrario a tutti quei paletti e poi sono contrario alla logica di organizzazione. È un’area portuale che vede due milioni di persone sbarcare su quell’approdo. Quando arriva l’aliscafo è un caos totale, le macchine parcheggiano al di qua dei paletti, e i turisti non sanno dove andare in quella piazza dove non c’è un’area di parcheggio per i tassisti. E allora mi chiedo, tutta sta spesa che è stata fatta, “cui prodest”?

Un’altra domanda simpatica, ma giusto così, per chiudere. Circa la nomina del Commissario Legnini e del nuovo Commissario al Centro Italia, abbiamo sentito parlare che l’Italia si è interrogata sullo spoil system. Una cosa che anche i sindaci dovrebbero avere.
Ultimamente commentando dell’azione del sindaco di fatto di Forio, il dirigente Enzo Ranzo, che anche con te molte volte ha indicato la rotta….
Vabbè… Enzo Rando è l’elemento amministrativamente più preparato del comune e non solo di Forio e dà le carte a chi vuole. Poi, come si suol dire, ci sta chi le prende e chi, invece, le rimanda al mittente. È chiaro che quando c’è una testa così intelligente e pensante, si riesce ad indirizzare come meglio ritiene opportuno le questioni amministrative. Io ritengo, però, che la debolezza sia nella disunità dell’isola in sé per sé. Io penso che stiano maturando i tempi per avere un’unica struttura amministrativa nella nostra isola perché mi sono reso conto che le nostre divisioni, poi, sono la nostra debolezza. Quando siamo divisi, consentiamo all’amministrazione centrale di farci dei torti. Non penso proprio al comune unico, ma quantomeno ad un’unità di intenti amministrative che veda le polizie municipali, gli apparati tecnici e quelli di ragioneria amministrativa messi insieme. Questo darebbe un’immagine di una certa consistenza all’isola e consentirebbe di affrontare l’emergenza da un’unica capacità isolana. Ma perché dobbiamo sempre farci amministrare da persone che vengono da fuori e che poi non conoscono nemmeno il nostro territorio?

Bella domanda e sfida sempre più difficile. Ultima domanda. C’è stato un aspetto che ha caratterizzato questa amministrazione. Il grimaldello di Francesco Del Deo: conosco il giudice, agito i giudici e tutte le altre cose che abbiamo sentito. E’ innegabile che Forio abbia potuto godere anche di un unico Segretario e ha fatto un percorso lungo…
Allora lo fai apposta. Non apriamo quella porta. Io avevo un rapporto conflittuale con l’ultimo segretario che mi ha sfinito. Diciamo che non mi ha facilitato nell’amministrazione. Vabbè, sono sempre esperienze che rinforzano e rafforzano, le proprie sensibilità. Francesco ha avuto fortuna anche in questo.»

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