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venerdì, Aprile 26, 2024

Fatti, oltre l’asfalto |#4WD

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Le scuole di ogni ordine e grado hanno riaperto anche qui ad Ischia e, puntualmente, i nostri turisti stanno riscoprendo il nostro consueto livello di traffico incombente.

Ieri mattina, davanti ai tuoni e ad un primo scroscio di pioggia delle 6.45, ho preferito anticipare la sveglia di mio figlio Simone per accompagnarlo a scuola in auto. Siamo partiti da casa, ad Ischia, alle 8.10: Via Antonio Sogliuzzo, Via Leonardo Mazzella, Via Fondo Bosso, Sopraelevata, litoranea Casamicciola, Via Monte della Misericordia, Piazza Bagni, Corso Garibaldi, Via Principessa Margherita. Destinazione raggiunta al “Mattei”, ore 8.37.

Non Vi chiedete come mai: sono bastati pochi altri genitori previdenti a rendere necessari ben ventisette minuti per percorrere Ischia-Casamicciola in auto! E non oso immaginare quanto tempo in più avremmo impiegato se avessimo deciso di percorrere Via Alfredo De Luca, dove all’ingresso e all’uscita dei ragazzi della “Marconi” il traffico impazza letteralmente. Non che lungo Via Michele Mazzella o Fondo Bosso, con il “Mennella”, le “Scotti” (liceo e medie), il “Telese” e il “Giovanni Paolo II” normalmente vada tanto meglio, ma di certo il livello di intasamento dell’asse viario centrale in quei due momenti della mattinata non ha pari.

Non mi stancherò mai di ripeterlo: in assenza di un piano di mobilità sostenibile alternativa e di un decentramento della circolazione veicolare, Ischia è destinata a morire di traffico. Mi rendo conto che si tratta di una scelta coraggiosa, impopolare e difficilissima da affrontare a meno di un anno dalle elezioni, ma credo che il nostro Comune, al pari dell’isola intera, non sia più in condizioni di aspettare che alle amministrazioni comunali in carica spunti quella buona dose di fegato sufficiente a dimostrare la volontà di occuparsi seriamente del problema.

Le colate di asfalto elettorale e le pulizie (pur graditissime quanto troppo attese) delle pinete abbandonate da anni non bastano più.

1 COMMENT

  1. Quello che Davide si ostina a non capire, e tanti altri assieme a lui, è che anche la sua auto crea traffico!
    Il traffico non è creato solo dalle auto degli altri!
    Vorrebbe trovare la strada sgombra per poter correre come un fulmine da via Antonio Sogliuzzo a via Principessa Margherita?
    E perché gli altri non dovrebbero usare l’auto e lui si??
    Piuttosto dovrebbe capire che suo figlio dev’essere trasportato assieme ad altri 3 ragazzi in una sola auto, semplicemente organizzandosi con altri ragazzi ischitani che devono andare alla ragioneria o al geometra.
    Ma voi siete allergici ad organizzarvi con gli altri..
    Trasporto collettivo, 5 persone in una sola auto: così si riduce il traffico. È semplice aritmetica da prima elementare.
    Tutto il resto è chiacchiera e sfogo inutile che si trascinano da anni.

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