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venerdì, Aprile 26, 2024

Eccellenza. Ischia: tre tenori e un portiere

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Settimana di avvicinamento al derby, meno tre al ritorno in campo per la capolista. Mandata in archivio la straripante prestazione nel big match sulla terraferma, l’Ischia si prepara in vista del confronto interno con il Real Forio. Dopo aver goduto dell’ottima prova contro il Casoria e aver aumentato il distacco dalle inseguitrici, la squadra di Enrico Buonocore intende chiudere quanto prima il discorso promozione. Il traguardo Serie D, apparso come un sogno dai tratti irraggiungibili ad inizio stagione, si è trasformato in un obiettivo concreto. Gli investimenti superiori, in termini economici, di alcune avversarie hanno posizionato i gialloblù leggermente indietro ai nastri di partenza. Con idee pratiche, con lavoro costante e con l’atteggiamento giusto, la compagine isolana ha scalato gerarchie, fino a consolidare il primato nelle ultime settimane. Un +6 sull’Albanova, ora prima contendente, che potrebbe trasformarsi in un potenziale +5, qualora il Pompei – già in vantaggio di una rete – dovesse concludere il recupero della ventisettesima giornata contro l’Ercolanese con un successo.

La distanza in classifica, pur determinante per il futuro, resta l’ultimo argomento rilevante all’interno dello spogliatoio. Guardare la posizione al vertice fa sempre piacere, ma Buonocore sta tenendo alta l’attenzione per le ultime sette finali. Non si può sbagliare, non sono ammessi passi falsi: il vantaggio è importante, ma l’Ischia non dovrà fare eccessivi calcoli. D’altra parte, il gruppo ha sempre dimostrato di essere sul pezzo e di affrontare gli impegni con l’abnegazione comune di una squadra che ha fame di vittorie. Alle spalle, inoltre, si può contare sulla solidità – tutt’altro che banale in queste competizioni – di una società intelligente e di una dirigenza impeccabile. Spese mirate e centrate, con la capolista che può vantare un dato assolutamente curioso: ben tre attaccanti nelle prime nove posizioni nella speciale classifica dei marcatori. Statistica tutt’altro che comune se paragonata alle altre.

L’annata di Ciro Simonetti, in gol anche nell’ultima partita e per la diciottesima volta, è da incorniciare. Non solo l’uomo ovunque con la giocata che non t’aspetti, soprattutto ottimo e inatteso bomber della truppa. Da ala, non da boa offensiva. Un confronto quasi impari con i colleghi, puramente calciatori d’area di rigore. Staccato di quattro marcature il compagno Michele Longo (14, ndr), autore della rete d’apertura al San Mauro. Non tutte messe a segno con la casacca gialloblù, il classe 1997 è arrivato sull’isola dopo l’importante parentesi ad Ercolano. E proprio quest’aspetto rafforza la tesi sull’opera d’allestimento e di perfezionamento della rosa da parte della proprietà. Il presidente Pino Taglialatela e il direttore sportivo Mario Lubrano si sono assicurati le prestazioni di un calciatore fondamentale per la categoria, aumentando il tasso della sana competitività all’interno del roster.

E poi c’è Franco Padin, abbattutosi come un uragano nello scontro diretto con la compagine viola. L’assist per il raddoppio, la firma per il tris: l’italo-argentino, in gol in 12 occasioni, garantisce tanta imprevedibilità a gara in corso. Elemento di fiducia, il 28enne rappresenta il prototipo dell’attaccante moderno. Lesto, veloce sia senza palla che in conduzione, rapace d’area, centravanti di manovra, bravo a segnare con entrambi i piedi e con la testa. Qualità invidiabili in campionato superiori, immaginarsi in Eccellenza…

Nota di merito, infine, per Mirko Gemito. Come affermato anche dal ds Lubrano al termine della sfida di Casoria, il giovane portiere sta avendo una crescita esponenziale. Anche domenica ha griffato con i suoi guantoni il successo in trasferta. Provvidenziale, a tratti prodigioso, intervento sul destro velenoso di Battaglia, quando il risultato diceva 0-0. In diverse occasioni, l’estremo difensore ha blindato la porta dell’Ischia. Anche in questo caso, il rapporto diretto con l’esperto Claudio Mazzella sta aiutando. La conoscenza calcistica di Buonocore avrebbe premiato Gemito a prescindere, ma che sia benedetta la regola degli under.

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