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venerdì, Aprile 26, 2024

Carnevale di Monterone: una pausa che rafforza vivacità e fantasia

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C’eravamo lasciati circa un anno fa al termine di un martedì grasso pienamente in sintonia con la più consolidata tradizione: il trionfo delle mascherine dei piccoli con la presentazione di Anna Castagna e Nello Di Leva, la sfilata dei carri allegorici con la vittoria dell’ Associazione “Artesìa”, seguita da “I Cavalieri dell’Isola verde” e “Proloco Scentone” , il corteo del “Principe Carnevale” accompagnato dalla mitica e centenaria Banda di strumenti folkloristici realizzati attraverso la trasformazione di oggetti propri della tradizione contadina: zappisti, serraserristi, triccaballacchisti, pignattisti, scetavajassisti sotto le direttive del Maestro Vincenzo Magnanimo, il Concerto dei “Personal” con la partecipazione di Enzo Anastasio e Federico Luongo, le canzoni di Gaetano Maschio, il Cabaret di Mino Abacuccio, la gara di spaghetti, consumati con il solo uso della bocca,  ed infine l’incendio del fantoccio operato dal M° Pasquale “Dragon” Di Costanzo.

Il Carnevale di Monterone, tradizione antichissima aveva ancora una volta rappresentato una grande festa per il Popolo monteronese, per Forio e l’Isola tutta. Di lì a poco la pandemia ed il lockdown, che avrebbe totalmente modificato la vita delle persone, trasformava il Carnevale di Monterone 2020 nell’ultimo grande evento in presenza, protraendo tale circostanza fino ad oggi. Purtroppo per il 2021 l’appuntamento annuale non avrà luogo con grande amarezza non solo degli organizzatori, ma della popolazione di Forio e dell’Isola tutta. La naturale estrinsecazione dell’indole simpatica e festosa di Monterone, intrinsecamente inserita nella storia di Forio, che ha saputo ricercare la spensieratezza anche in momenti difficili come quelli del primo e del secondo conflitto mondiale e nei rispettivi dopoguerra, continuando nel tempo fino ai giorni nostri senza perdere l’autenticità del passato, dovrà, almeno per il momento, effettuare una pausa forzata causa Covid-19. 

“Siamo veramente dispiaciuti.” – ci ha rivelato Antonio Mendella, Presidente dell’Associazione Folkloristica Monterone storica organizzatrice del Carnevale di Monterone – “ Salutandoci lo scorso anno, non avremmo mai immaginato, che stessimo andando incontro ad un periodo così difficile. Fino all’autunno avevamo sperato in un miglioramento della situazione, ma la seconda ondata, le restrizioni del Natale e lo slittamento ad altra data di analoghe manifestazioni nazionali, ci hanno immediatamente posto davanti l’amara realtà. Il Covid ha potuto ciò che non poterono le guerre e le pandemie del passato. Auguriamoci che tutto passi in fretta e che potremo tornare più forti di prima a ritrovarci insieme all’insegna del divertimento e dell’allegria”. Gli fa eco il Coordinatore artistico di tante edizioni Gaetano Maschio: “E’ un anno particolare e difficilissimo soprattutto per coloro cui la pandemia ha tolto lavoro e nel peggiore dei casi anche affetti cari. Consideriamo, quindi, questa pausa non solo una salvaguardia dal punto di vista sanitario, ma anche una forma di doveroso rispetto per chi ha maggiormente sofferto e sta patendo le conseguenze di questo tristissimo momento. Fermarsi un anno non significa fare torto alla tradizione, ma prepararsi ad un ritorno alla grande, considerato, altresì, che il Carnevale di Monterone assume la sua vitalità direttamente dallo spirito d’iniziativa di quanti vi partecipano. Tale moto dell’animo è corroborato anche dagli obiettivi raggiunti negli ultimi tempi. Ricordiamo, infatti, che nell’ambito della ricerca multidisciplinare “Patrimonio culturale e festività dei carnevali: gli itinerari urbani dei rituali storici della Campania” tenuta dal Centro Interdipartimentale di ricerca urbanistica “Alberto Calza Bini” dell’Università di Napoli Federico II ed atta a sottolineare il valore della tradizione “carnevalizia” nello sviluppo locale con l’analisi storico urbana ed il  censimento dei Carnevali della Campania, lo storico Carnevale di Monterone è stato inserito tra i “104 Carnevali urbani storici della Campania di primo livello” ed in particolare tra i primi 8 censiti della Città Metropolitana di Napoli. Appuntamento, quindi, al prossimo futuro, per riscoprire, con rafforzata e rinnovata vivacità d’ingegno e fantasia,  la gioia di stare insieme”.

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