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venerdì, Aprile 26, 2024

All you can eat, in Piazzetta! | #4WD

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Daily 4ward di Davide Conte del 21 maggio 2023

Il Coquille, parte integrante del complesso “Corte degli Aragonesi”, è un ristorante in pieno Corso a Ischia che si è distinto sin dalla sua apertura per un’offerta decisamente alternativa e di qualità, a partire dalla location, che indubbiamente si lasciava ammirare per l’originalità degli arredi (in linea o meno che fossero ritenuti con quello stile mediterraneo che il grande Sandro Petti riteneva “obbligatorio” dalle nostre parti), degli spazi esterni e delle piacevoli alternanze tra verde e acqua. Il personale, con una forte impronta dell’Asia meridionale, contribuiva a creare in modo piuttosto distinto quell’alone di mistero (e forse anche di timore) da parte di una clientela mai troppo nutrita, in verità, che però almeno nei primi tempi aveva modo di apprezzare piatti insoliti, talvolta unici, e anche un ottimo sushi in un ambiente di tono.

Un amico, appena ieri, mi ha inviato una foto che ritrae un messaggio pubblicitario a dir poco sconcertante affisso proprio nella vetrina del Coquille: “ALL YOU CAN EAT! MENU PRANZO € 25,00. MENU CENA € 35,00”. Un’offerta, questa, decisamente più squallida del foglio A4 con scritte nero su bianco in cui lo stesso locale cerca “cameriere di sala full time” senza specificarne la qualifica, un po’ alla “tutto fa brodo”. Il che, è tutto dire!

Venerdì, manco a farlo apposta, un’ottima professionista locale ha fotografato la fila agli imbarchi degli aliscafi al Beverello: in vista del week-end, gran folla verso Capri e Sorrento, mentre solo uno sparuto gruppo (per lo più residenti) si accingeva a recarsi a Ischia. 

Mi risulta che il fondatore e proprietario del Coquille abbia dato in gestione il locale sin dallo scorso anno a imprenditori della terraferma, venendo meno last minute -per quel che mi è stato riferito- ad un accordo già fatto con alcuni giovani imprenditori ischitani del settore turistico a cui mancava solo la firma con tanto di appuntamento dal notaio. Evidentemente, i risultati di quella che fu una legittima quanto inopportuna scelta utilitaristica sono sotto gli occhi di tutti, se a distanza di un solo anno si opta per trasformare una potenziale eccellenza (sebbene mal gestita negli ultimi tempi) in una sorta di ristorante turistico dalla formula decisamente cittadina.

#ThisIsIschia! O almeno, quella che riusciamo a offrire insieme a tutti i nostri limiti incorreggibili.

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