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venerdì, Aprile 26, 2024

#senzapolemica. Scuola, una questione di scelta e di priorità

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“L’I.I.S.”C.Mennella” potrà finalmente disporre delle aule dell’ex Liceo Classico “Scotti” di Ischia – si legge nel comunicato -, come deliberato nel 2014 dalla Città Metropolitana di Napoli. Possiamo guardare con fiducia al futuro della nostra scuola. Ringrazio il Sindaco della Città Metropolitana di Napoli Luigi de Magistris per aver compreso i bisogni e le potenzialità dell’offerta formativa del “Mennella” e per aver assunto pubblicamente l’impegno a favorire la collocazione di 10 classi nel plesso di via Mazzella. Ringrazio inoltre i Sindaci dell’isola d’Ischia per aver sottolineato l’urgenza di una soluzione definitiva per le scuole superiori. Siamo sulla strada giusta… con l’impegno anche degli Amministratori locali e del Commissario Straordinario i ragazzi del Mennella usciranno presto dall’emergenza”. Ripubblico le parole della preside Giuseppe Di Guida, la preside dell’Istituto Mennella perché è opportuno comprendere che spesso, il supporto che arriva dalla stampa, quella che ragiona sulla base delle cose che accadono, non va ignorato. Il 21 agosto è stato il nostro anno zero. Una data che ricorderemo per molti anni e che è entrata nella storia della nostra isola e non soltanto come un altro record del database dei sismi. Il 21 agosto tante scelte sbagliate sono emerse come nodi al pettine e hanno dimostrato tutta la loro fragilità e la loro errata concenzione. La scelta di avere le associazioni di categorie inzerbrinate con la politica (vedi il ruolo di Mennella e Bottiglieri), l’assoluta mancanza di iniziativa pubblica nei processi promozionali e nelle regolamentazione del sistema dell’accoglienza e la sottomissione, quasi totale, a logiche privatistiche e di incasso, di ogni scelta da compiere. Il 21 agosto ci ha messo ko. Il sistema dell’accoglienza ha pagato le “regole” di Booking (e degli altri portali on line) e della possibilità di annullamento. Il sistema dell’accoglienza ha visto cadere chi già era in difficoltà (quelle aziende che non pagavano i fornitori, i dipendenti ed erano in sofferenza con le banche), molti sono stati licenziati e tanto altro. Ma il dato che oggi vorrei evidenziare è l’errore commesso lo scorso anno quando, a tutti i costi, in maniera miope e testarda, a Casamicciola si è fatto di tutto per far fittare alla Città Metropolitana 5 aule di un asilo per ospitare parte di un istituto superiore. Oggi, con terremoto, ci troviamo che quell’istituto è pericolante. Ha subito danni seri dal sisma del 21 agosto ed è inagibile. Risultato? Bisogna trovare una soluzione per il Mennella. Una soluzione che arriva nel post terremoto con le soluzione che erano già presenti sia lo scorso anno sia prima del 21 agosto. Già lo scorso anno le aule del Polifunzionale erano disponibili. Già lo scorso anno le aule dell’ex liceo Scotti in Via Michele Mazzella ad Ischia erano disponibili – allo stesso punto di oggi. Non c’era nulla di più o di meno a disposizione dei ragazzi del Mennella. Le stesse, adatte, soluzioni di oggi. Se la preside del Mennella lo scoro anno avesse preteso di vivere un anno in emergenza e in doppi turni e non avrebbe dato alla città Metropolitana (avallando le esigenze di bilancio dei suoi docenti!) la scusa per “dimenticarsi” del Mennella fittando un asilo, oggi, forse, le aule del polifunzionale erano già usate e non abbandonate al degrado in attesa di essere utilizzate. Oggi, forse, qualcuno avrebbe messo il fiato sul collo all’azienda che sta portando avanti i lavori per il nuovo “tribunale”. L’emergenza e la crisi, spesso, non sono per nulla un male. Quando l’anno scorso criticavamo la scelta del San Severino lo facevamo, soprattutto, per queste motivazioni. Ma non ci hanno dato credito. Speriamo lo facciano oggi. Magra consolazione, noi lo avevamo detto.

Gaetano Di Meglio

5 COMMENTS

  1. Il San Severino è stato usato un anno e questo dimostra che quelle aule non erano indispensabili. Un anno senza doppi turni per i ragazzi del Mennella forse a Lei sembra niente, perchè non si tratta di suo figlio. Per mio figlio è stato un anno “normale”. Era gia stato deliberato dalla Citta Metropolitana di avere le aule dell’ex liceo Classico ed era evidente che li si sarebbe andati anche con il San Severino, visto che alla sede del Nautico di Forio si operava già in regime di rotazione. La citta Metropolitana è inefficente, ma non per questo alunni e docenti devono subire orari impossibili, si opera in emergenza da 10 anni e il San Severino sostituiva solo la sede di ponte, ma non risolveva ancora del tutto i problemi. Come al solito lei insinua atteggiamenti immorali dei docenti (” le esigenze di bilancio dei suoi docenti!”), ma dovrebbe ringraziarli perchè sono quelli che meritano più rispetto di tutta l’isola perchè quelli che nell’ultimo decennio hanno fatto più sacrifici lavorando non solo su orari difficili, ma in condizioni estreme, senza aula professori, con bagni non differenziati per sesso, con riscaldamento insufficiente e a volte senza nemmeno la cattedra, ma seduti su un banchetto in aule minuscole. Quindi avrebbe fatto bene, prima di schierarsi (ed oggi continua a farlo) contro questi docenti ( e quì insinuo io, forse per simaptia personale verso altri ), andare a vedere come questi lavoratori svolgno tutti i giorni il proprio lavoro.

    • Continua la vostra miopia. Le cinque aule del San Severino non hanno risolto il problema del Mennella. Hanno solo abbassato il livello di allerta. Allo Scotti, ovviamente, ci sono più che 10 aule. Così come al Polifunzionale. Oggi come un anno il fitto del San Severino è una scemenza! E il Mennella è alla ricerca di una sede UNICA. Una sede decente. Che non aveva lo corso anno e che, forse, potrà avere in futuro. Ora che il San Severino non c’è più!

      • Quindi fino a quando non avrà una sede unica e decente deve continuare a fare doppi turni nelle tre sedi non decenti che ha e consentire a chi invece non ne aveva bisogno di stare largo e di utilizzare il San Severino, nonostante tra il manzono e la Ibsen le aule fossero sovrabbondanti? E noi saremmo miopi? Ma è venuto mai nelle nostre scuole o parla per sentito dire? Io non l’ho mai visto visitare le sedi del Mennella, lo faccia così comincia a fare il giornalismo guardando le cose di persona….
        L’anno scorso fece una battaglia affermando che non ci sarebbe stato spazio per gli alunni delle primarie senza il San Severino, eppure un anno è passato senza problemi e questo smentisce le sue convinzioni ma Lei non è abituato a fare autocritica. Gli do un po di notizie. Il Mennella necessita di 40 classi e 10 laboratori e 5 uffici di segreteria oltra ad una sala professori. Ci faccia sapere dove dobbiamo andare se crede di avere una soluzione. L’anno scorso nonstante la disponibilità del San Severino il trienno del Nautico doveva comunque fare la rotazione, senza il San Severino avrebbe dovuto fare i doppi turni, mentre alle primarie erano disponibili diverse aule? Era una soluzione transitoria evidentemente. Oggi si sceglie ancora una soluzione transitoria che garantisce almeno di non fare i doppi turni, invece di pensare a costruire una nuova scuola, invece di tartassarci faccia la battaglia per la costruzione di una nuova scuola!

        • Giovanni, con il fitto del San Severino, l’anno scorso cosa avete risolto? NULLA!
          Al fitto dell’ennesima sede se ne è aggiunta un’altra. La battaglia che si poteva combattere lo scorso anno non si è voluto combattere ma si è preferito accontentarsi del dolcetto casamicciolese. Ora tenetevi lo scherzetto di continuare a non avere una sede. Per il resto del commento, alzo le mani davanti alla sua cattiva fede. Conosco fin troppo bene il Mennella. E piange il cuore vederlo abbandonato in sedi fatiscenti come quelle foriane.

  2. Ammettere di godere delle sfortune del nostro istituto (senza terremoto avremmo pochissimi problemi) non le fa onore! Combatta con noi invece anche se non condivide alcune scelte! Magari un suo figlio vorrà fare il comandante!

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