Lo stato di degrado e abbandono in cui versano le pinete ischitane, comprese le aree destinate a giochi dei bambini, sembra non interessare all’Amministrazione Ferrandino. E questo nonostante la evidente situazione di pericolo, per nulla mitigata dall’affissione di cartelli di divieto peraltro non rispettati.

Aniello Volo del movimento Ischia Isola Verde, già a settembre aveva diffidato il sindaco Enzo Ferrandino. Ma a quanto pare non è servito a nulla, vista la situazione riscontrata dallo stesso Volo nel corso di un sopralluogo effettuato sabato 10 febbraio alla Pineta Mirtina e alla Pineta degli Atleti. Nulla e cambiato e i bambini giocavano in aree pericolose, a rischio di incidenti. «Ovviamente la colpa di questo evidente degrado è da attribuire al Comune d’Ischia, al sindaco Enzo Ferrandino e tutta l’Amministrazione comunale che non cura i diritti dei cittadini che pagano le tasse che lo stesso Comune impone», ribadisce Volo, che poi rincara la dose: «Per il sindaco Enzo Ferrandino va sempre tutto bene mentre il comune sprofonda sempre di più, cercando di distruggere ciò che può, visto che lui è sicuro che nessuno riuscirà a punirlo secondo la sua mentalità e nel contesto sociale in cui vive».

Quindi Aniello Volo passa al caso specifico: «Il sindaco Ferrandino e tutta l’Amministrazione, che si fanno tanta pubblicità nell’inaugurare nuove aree attrezzate, trascurano colpevolmente le cose basilari. Un esempio lampante è quello della Pineta Mirtina e degli Atleti, dove ancora oggi non è stato fatto nulla di ciò che è stato chiesto nella diffida del 3 settembre 2017, anzi la situazione è peggiorata».

Ed ecco il resoconto quasi surreale del sopralluogo in pineta del rappresentante del movimento Ischia Isola Verde: «Sabato mi sono recato nelle pinete per un controllo dello stato dei luoghi e ho trovato famiglie con bambini che giocavano come nulla fosse, dopo mesi dalla diffida e nonostante che i giochi siano stati interdetti con un cartello che reca la scritta: “Attenzione! Giochi in manutenzione, non giocare!”. Il fatto è che questi giochi sono in manutenzione da circa due o tre mesi ed è assurdo e vergognoso che non ci sia nessuno a sorvegliare le pinete. Sono allibito e senza parole perché in una società civile tutto ciò non deve assolutamente accadere. Quando mi sono recato sul posto, c’erano diverse famiglie con bambini, tra cui il direttore del Golfo Gaetano Ferrandino che usufruiva dei giochi con sua figlia, nonostante ci fosse il cartello di divieto. E non può negarlo, perchè con me c’erano dei testimoni. Proprio lui che con il suo giornale parla di moralità e illegalità quando lui è il primo a non rispettare la legge. Evidentemente lui difende il sindaco Ferrandino, ma alle mie rimostranze ha preferito battere in ritirata allontanandosi…».

Volo quindi batte ancora il tasto di una situazione di evidente pericolo ignorata da tutti: «Cosa sta a significare quella scritta? E’ solo una presa in giro se non c’è nessuno che vigila sul presunto divieto, visto che tutti portano i bambini a giocare. E se un bimbo si fa male? So che già si sono verificati dei casi, oltretutto. E quando dovrebbe terminare questa manutenzione che dura da tre mesi?».

La conclusione è una dura censura per gli amministratori affaccendati in questioni per loro sicuramente più interessanti: «Sono ormai anni che questo scempio fa bella mostra di sé agli occhi di coloro che frequentano queste pinete .Mai visto nessuno che abbia fatto manutenzione per la tutela dei minori. Una vera vergogna per questa classe politica che si dimostra ancora una volta incapace. Si spera che dopo diverse denunce, l’Amministrazione prenda i dovuti provvedimenti. I cittadini non devono sentirsi più umiliati per queste pinete illegali. Tutti noi cittadini chiediamo rispetto e giustizia sociale. Carissimo sindaco Ferrandino, lei con questo comportamento, nei confronti di questa cittadinanza, rispecchia il silenzio assenzio, che vuol dire rigetto e lei è inadempiente nei confronti dei cittadini. La esortiamo ad adottare le dovute soluzioni per portare a termine questa problematica».

Quest’ultima esortazione sortirà qualche effetto? Non resta che attendere per verificarlo.