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sabato, Aprile 27, 2024

Parcheggio “ex Jolly”, l’interrogazione della minoranza

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Il grande cantiere che prende sempre più forma al posto del parcheggio “ex Jolly” nel cuore del comune di Ischia continua a sollevare dubbi nei cittadini e nei componenti dell’opposizione che, con una puntuale interrogazione protocollata ieri presso gli uffici del comune di Ischia, avanzano non poche richieste di chiarimenti al Responsabile del Servizio Lavori Pubblici del Comune d’Ischia, al R.U.P. Ing. Francesco Fermo, al Direttore dei Lavori Ing. Igino Cianciarelli e, ovviamente, al sindaco di Ischia, Enzo Ferrandino.
I consiglieri Ciro Cenatiempo, Antonio Mazzella, Gianluca Trani, Giustina Mattera, Antonello Sorrentino e Domenico De Siano hanno, quindi, “rilevato quanto segue: a seguito della visione della cartellonistica del ‘rendering’ dei lavori che dovranno essere eseguiti nell’area del parcheggio antistante all’ex-Jolly, è emerso che dovrà essere realizzato un edificio di colonne di cemento armato completamente interrato, e al di sopra vi sarà una area di parcheggio coperta con strutture prefabbricate lungo il confine. L’esecuzione di un’opera, anche pubblica, deve essere necessariamente conforme al nulla-osta paesistico ai sensi del D.L.vo 42/04.
Nel caso specifico, la Soprintendenza con nota 7784 del 29.11.2016, pervenuta al protocollo comunale il 6.12.2016 al numero 35141, mai impugnata dalla Amministrazione comunale di Ischia ed anzi fatta propria dalla stessa con le relative prescrizioni con nota prot. 37279 del 22.12.2016, ha espresso il parere favorevole subordinato però alle condizioni del rispetto delle prescrizioni vincolanti, che sono le seguenti: gli alberi di altro fusto (pini ed eucalipti) in loco vengono conservati e non eliminati; gli stalli nel piazzale a quota devono essere ridotti di numero e devono essere realizzati solo quelli riservati alle persone diversamente abili; la cassa scala in vetro deve essere ridotta nelle dimensioni volumetriche; i corpi emergenti (volumi, coperture ecc.) ai fini dell’impatto ambientale, devono essere eliminati.”
L’interrogazione, poi, continua con ulteriori puntualizzazioni.
“Il progetto esecutivo appaltato, che si vede nel disegno affisso sulla recinzione, non rispetta le condizioni vincolanti del parere della Soprintendenza ed i lavori non avrebbero pertanto potuto iniziare. Inoltre con i decreti di sospensione della I sez. Tar Campania n.rri 1437 ed 1438/2017, risultano evidenziati da una parte la inconsistenza e pretestuosità degli argomenti metagiuridici supportati dalla amministrazione comunale a sua difesa e dall’altra la fondatezza anche nel merito della nota n. 2017.242675 del 22.09.2017 della Regione Campania con la quale si sono evidenziati pregiudizi alla falda termale dalla realizzazione dell’opera pubblica de quo.
Nondimeno, l’intervento è stato iniziato senza alcun coinvolgimento degli Enti preposti alla tutela ed alla cura di interessi pubblici concorrenti, da individuarsi, almeno: nella competente Autorità Regionale di Bacino essendo l’area incisa dall’intervento interessata dalla vigenza del Piano Strategico Assetto Idrogeologico (PSAI) ed essendo senz’altro rilevante ai sensi del D.lgs n. 152/2006; nella Regione Campania, titolare delle funzioni amministrative afferenti la gestione e la tutela della risorsa idrotermale, peraltro, patrimonio indisponibile pubblico (L.R.C. 8/2008, artt. 1 e 2); nell’Asl di competenza chiamata ad esprimere la propria valutazione sulla incidenza dell’intervento sulla permanenza delle caratteristiche chimiche e fisiche delle acque attinte dalla risorsa, onde ne sia consentita l’utilizzazione ai fini terapeutici (già a partire dal R.D. 1924/1919 e fino alla Legge n. 323/2000, come attuata dal decreto legislativo 25 gennaio 1992, n. 105, dal decreto legislativo n. 339/1999 e dal decreto del Ministro della sanità 12 novembre 1992, n. 542 e successive modificazioni).”
Per questi motivi, quindi, i consiglieri di opposizione “interrogano i destinatari della presente affinchè, dando atto di quanto sopra – forniscano nei termini di legge risposta scritta sui seguenti quesiti: a quale titolo i lavori sono iniziati senza il nuovo nulla osta sul progetto esecutivo che doveva far proprie le prescrizioni della Soprintendenza sopra evidenziate; se il ’rendering’ in tutte le sue previsioni affisso sulla recinzione che riporta il progetto che si intende realizzare sia stato approvato dalla Soprintendenza; se sono state effettuate le opportune indagini geologiche al fine di scongiurare pericoli e danni alla falda di acqua termale sottostante l’area oggetto di cantiere con rispetto delle aree in concessione e di protezione e di salvaguardia delle concessioni termali dei privati e sono stati coinvolti gli Enti preposti alla tutela ed alla cura di interessi pubblici concorrenti, da individuate ai richiamati punti a) b) e c) e – concludono – quale sarà l’effettiva capienza del nuovo parcheggio e se si avrà decremento dei posti auto rispetto al preesistente parcheggio e comunque sarà rispettata la prescrizione della Soprintendenza secondo la quale “Gli stalli nel piazzale a quota …. devono essere realizzati solo quelli riservati alle persone diversamente abili”.”

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