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sabato, Aprile 27, 2024

Grimaldi: “Senza lo Stato d’Emergenza spero che abbiano predisposto qualcosa!”

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Ida Trofa | Siamo sempre stati scettici sull’Italia dei commissari, ma dobbiamo essere stati gli unici scettici a diventare meno scettici dopo aver letto l’analisi e le relazioni sui costi e il ritorno in termini di assistenza ed aiuto al territorio, alla sua gente, dell’Emergenza Sisma Ischia. Un report, firmato Giuseppe Grimaldi che per chi, come noi, ritiene la protezione civile, soccorritori e carrozzoni commissariali vari dei falsi miti ed ancor più falsi eroi, boccia comunque il progetto dei commissariamenti italici senza appello. Sia chiaro, al contrario di molti critici e manovrini che stanno tentando di affondare l’emergenza Grimaldi, senza pensare che è quella di Ischia, riteniamo che l’analisi sulle necessità emergenziali sia tecnicamente ben fatta, da professionisti esperti, seri e preparati, e non ideologici. Quindi l’unico manico a cui si appiglia chi vuole porre fine allo Stato di Emergenza, senza proroga, non può essere nei numeri del Delegato di Via Porzio, ma nella interpretazione che ne è stata data. Una interpretazione troppo personale e politica affatto scevra dalla antipatie epidermiche dei singoli. L’interpretazione naturale e scontata dei 147 fascicoli firmati dalla struttura commissariale dell’Arch Giuseppe Grimaldi non da alcun dubbio sulla necessità che Ischia deve avere 6 mesi più sei mesi d’Emergenza. Non è certo quella data da tutti i politici locali, tutti i media schierati, tutte le persone che credono alla palla dell’ andrà tutto bene senza l’emergenza. Secondo gli oppositori del già Vicario dell’Autorità di Bacino lo Stato di Emergenza non s’ha da prorogare perché per Ischia i costi eccedono i benefici. Non è così.

Grimaldi: “Non ho ricevuto alcuna comunicazione. Se non ci sarà lo Stato d’Emergenza spero per gli sfollati che abbiano predisposto una valida alternativa”
Ha lavorato sodo, ci ha detto sempre la verità anche quando faceva male e non ci piaceva, soprattutto è stato vicino alle popolazioni come aveva preannunciato fin dal primo giorno fuggendo la scena e i facili palcoscenici locali: “Priorità alla gente! Prima i contributi di autonoma sistemazione e sfollati”. Grimaldi ha sempre detto cosi è cosi è stato. 38 milioni di euro in 18 mesi sono una cifra enorme, somme ed impegni che per il territorio sono significati parecchio, che ci hanno consentito di sopravvivere al peggior colpo che Ischia abbia ricevuto dagli inizia del 900 ad oggi. E che avrebbero significato di più se ad Ischia non avessimo avuto chi ha creduto e crede di doversi arricchire con la tragedia del terremoto. Grazie ad un governo di incompetenti e ad una squallida diatriba politica, Giuseppe Grimaldi viene tratto al pari dei componenti del Consiglio Superiore della Sanità dei vari presidenti degli enti nazionali e cacciati via per soddisfare la brama e gli appetì di personaggi in cerca d’autore, accomunati dalla passione per un comico che non fa neanche ridere. La verità è che da due mesi assistiamo ad una pantomima ed una polemica sulla necessità di prorogare lo “Stato di Emergenza “ surreale ed a tratti incomprensibile.Una tragicomica che dovrebbe indurci al pianto se non fosse che le lacrime sono già finite da un pezzo.

Commissario Grimaldi mancano 4 giorni alla cessazione dello Stato di Emergenza ha avuto notizie in merito?
“No, alcuna comunicazione”.

Ormai non si parla d’altro, lei sull’argomento che pensa?
“ Io sull’argomento che è uno, ovvero lo Stato d’emergenza, ho scritto, c’era poco da pensare. Ho motivato con numeri e con i dati il quadro complessivo delle criticità ancora persistenti, ho dato atto dello stato del processo di assistenza e soccorso alla popolazione, rappresentando delle altre necessità ancora occorrenti alla popolazione” .

In che senso?
“Ho scritto già a luglio dello scorso anno che le criticità poste in essere dal sisma definivano un quadro territoriale per il quale era ancora necessaria la conferma dello stato di emergenza. L’ho fatto presentando anche un cronogramma delle attività ancora da sostenere fino a tutto il 21 agosto 2019, tempistica conforme a quanto disciplinato dall’articolo 24 del Codice della Protezione Civile. Attività che sono state di fatto rappresentate, per la tempistica ancora rimanente, cioè sei mesi, con la relazione del mese scorso a supporto della richiesta di proroga dello stato di emergenza“.

Quali sono i numeri e i dati rappresentati?
“Si contano complessivamente 2475 sfollati di cui 1876 nel Comune di Casamicciola Terme, 37 a Forio e 562 nel Comune di Lacco Ameno. Della popolazione complessivamente sfollata, 2195 sono quelli assistiti mediante il Contributo di Autonoma Sistemazione e 280 quelli alloggiati temporaneamente in strutture alberghiere o similari. Tali voci di spesa sono quantificate, fino allo scadere dello stato di emergenza (21 febbraio 2019), in complessivi euro 22.260.221,00.
1666 verifiche effettuate sugli immobili per 1060 è stato dichiarato un esito di agibilità temporanea, parziale ovvero totale, quest’ultimo attestatosi a complessivi 640 esiti di immobili e/o unità immobiliari completamente inagibili. Risultano, allo stato, in fase di istruttoria da parte dei Comuni ancora richieste di nuovi sopralluoghi. Nei Comuni di Casamicciola Terme e Lacco Ameno sono tutt’ora perimetrate aree individuate, nei giorni immediatamente successivi al sisma, come zone “rosse”, che comprendono un patrimonio edilizio interessato da un quadro fessurativo con danni gravissimi e completamente inibite. Per tali aree, oggetto anche di specifiche riduzioni a seguito degli interventi di ripristino e messa in sicurezza di alcune strade è ancora assicurato il presidio mediante contingente di personale militare“.

Per quanto attiene gli interventi, invece?
“ Sono stati approvati nell’ambito del Piano, 29 interventi – tutti posti in essere nell’immediatezza dell’evento – per un complessivo importo di euro 4.083.033,29. Fatta eccezione per le attività di soccorso espletate dallo Stato Maggiore dell’Esercito e dal Corpo dei VV.F., tre interventi già dichiarati ammissibili, rendicontati e liquidati, restano da rendicontare da parte dei Comuni e, eventualmente, da ristorare interventi per complessivi euro 3.612.976,73. Inoltre con il Piano sono stati approvati 18 interventi urgenti, riferiti in particolare al ripristino delle infrastrutture viarie delle Amministrazioni interessati, per i quali la Città Metropolitana di Napoli e i Comuni di Casamicciola Terme, Forio e Lacco Ameno sono stati individuati soggetti attuatori per la realizzazione degli stessi. La somma complessivamente appostata è di euro 5.567.803,29. Degli interventi posti in attuazione, allo stato, solo uno risulta completato, tutti gli altri sono ancora in fase di progettazione ovvero di realizzazione. Analogo discorso riguarda i 13 interventi di messa in sicurezza, proposti dal soggetto attuatore individuato nell’Unità di crisi Coordinamento Regionale della Campania – MiBACT, riferiti agli edifici di culto che hanno subito gravi danni. La somma complessivamente appostata è di euro 1.000.000,00. Di tali interventi alcuni risultano, allo stato, conclusi altri sono in fase di realizzazione e di prossima ultimazione. Così come si è ancora in attesa dello stralcio del Piano per gli interventi di edilizia scolastica ancora non proposto dal MIUR, quale soggetto attuatore individuato“.

Questi numeri, questi dati secondo lei bastano a convincere della necessità di una ulteriore proroga dello stato di emergenza?
“Io non penso che il punto sia convincere, ma prendere atto dell’esigenza di continuare a garantire la popolazione sfollata rispetto alle criticità evidenziate con la necessità di proroga dello Stato di Emergenza e della correlata esigenza di appostare ulteriori risorse finanziarie quantificate in complessivi 6.000.000,00 milioni di euro atti a garantire fino al 21 agosto 2019 l’assistenza alloggiativa “ .

Quindi serve ancora tempo?
“Si, almeno il tempo previsto dall’attuale normativa come, d’altra parte, formalmente è stato richiesto“.

Se davvero come emerge dagli ambienti non dovesse essere prorogato lo “Stato di Emergenza“?
“ Mi auguro ed auspico che trovino una soluzione migliore. Perché evidentemente deve essere cosi. Me lo auguro per gli sfollati. Qualunque essa sia, spero possa essere intesa per sostenere e dare il meglio a chi dopo il 21 agosto ha perso tutto“ .

La Vittoria di Pirro e la Sconfitta del Territorio
Fino al prossimo 20 del mese, ovvero per i prossimi 4 giorni(ndr intervista realizzata a -4 giorni dalla cessazione) il delegato continuerà a liquidare gli interventi contenuti nel Piano Emergenza per poi conoscere dal capo dipartimento Angelo Borrelli quale l’orientamento per il prosieguo, le sorti della contabilità speciale da 38milioni di euro e quali quelle del lavoro fin qui affidato alla struttura commissariale Grimaldi.
Fonti ufficiali ci hanno confermato lo stop allo Stato di Emergenza che cesserà il prossimo 21 febbraio. I sindaci del cratere parlano di falso problema ed ostentano tranquillità: non cambierà nulla, i soldi andranno in automatico, anzi andrà meglio. Pensate un po’cosa ci aspetta allora. E’ proprio quando ci dicono di stare tranquilli che bisogna preoccuparsi…
Gli organi di stampa ufficiali del commissario straordinario Carlo Schilardi addirittura parlano del trionfo di Carlo, unico ed incontrastato deus ex machina del Terremoto di Ischia che raddoppia le sue strutture e accentra tutto nelle sue mani. Faraonico lo stipendio per un soggetto che dovrebbe già essere in quiescenza: 250 mila euro tondi tondi. Faraonico il compenso da 30 mila annui dei suoi tre consulenti Anna Collabolletta, Anna Bottiglieri e Aurelio Laino. Un trionfo sterile è pericoloso che non raddoppia nessuno potere schilardiano, ma riduce il territorio ad una macchietta piombandolo nella vera emergenza.

La vittoria di Carlo Schilardi, il “ Pirro de noi altri“.
Tra quattro giorni(NDR il 21 febbraio, l’intervista è stat realizzata in precedenza) lo stato di Emergenza cessa e non ci sarà niente da prendersi o unificare sotto l’egida di un solo comando e di una solo ego.
Quella smisurata di un uomo con la fissa per i commissariati al terremoto da Avellino passando per Napoli fino ad Ischia solo per caratterizzarsi con una gestione infinita e dispendiosa che sull’isola ai toni del verde affianca quelli del giallo grillino. Siamo al ridicolo. Con un ex Prefetto entrato in competizione personale e politica con il delegato Giuseppe Grimaldi, un anonimo funzionario regionale che in diciotto mesi ha percepito 12.500 euro sul totale riconosciutogli.

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