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sabato, Aprile 27, 2024

Gli avvocati scioperano nelle festività pasquali. La risposta dell’Assoforense all’assemblea indetta dalla “Nuova Curia”

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La risposta alla “Nuova Curia” che ha indetto per oggi un’assemblea degli avvocati, non si è fatta attendere. Il presidente dell’Associazione Forense dell’Isola d’Ischia, avv. Francesco Cellammare, ha proclamato l’astensione da tutte le udienze penali che si celebrano presso la sezione distaccata di Ischia e che fanno espressamente riferimento alle udienze penali dinanzi al tribunale e al Giudice di Pace. Nessun processo verrà celebrato il 17, 18, 19, 20, 21, 22, 23 e 24 aprile. Una provocazione anche per sottolineare che in quei giorni siamo nell’ambito delle festività pasquali, per richiamare ancor di più l’attenzione sulle problematiche che assillano da una “vita” le varie cancellerie. E nel frattempo la stessa Assoforense chiede urgentemente una convocazione al Ministero della Giustizia per consentire alla delegazione guidata dai sindaci dell’isola d’Ischia di poter discutere di ciò che non funziona da tempo, nella speranza di ricevere qualche buona notizia e che finalmente vi sia la svolta auspicata. Per rendere gli uffici funzionanti e capaci di dare risposte convincenti e non tutto delegato a pochi impiegati che già fanno molto per rendere le udienze quantomeno dignitose.

Oggi gli avvocati che fanno riferimento all’associazione lamentano che «nonostante i numerosi solleciti di intervento e l’importanza dell’ufficio e della sua imponente contribuzione all’Erario, nessun funzionario ad oggi è stato assegnato alla cancelleria del Giudice di Pace di Ischia, ove l’unico funzionario che dovrebbe sovrintendere a tutte le attività di cancelleria e provvedere ai compiti apicali ed in particolare alla pubblicazione dei provvedimenti, è stato collocato in pensione e non è stato sostituito, e che pertanto l’ufficio, data la pregressa assenza dello stesso funzionario, è sprovvisto di un cancelliere da ben oltre due anni, né possono considerarsi sufficienti le applicazioni di funzionari da Napoli per un sol giorno a settimana, peraltro, sovente rinviate per malattie o altro impedimento dei funzionari applicati».

Ma non solo questo che ci si lamenta al palazzo di giustizia di Ischia. E’ necessario che si rafforzi lo schieramento dei giudici per le competenze che saranno assegnate di qui a qualche anno e che non faranno altro che aumentare a dismisura i procedimenti in attesa di una decisione: «Il quarto giudice di pace presso il predetto ufficio giudiziario è stato trasferito ad atro ufficio e da oltre due anni non è stato sostituito, sicché i ruoli degli altri tre giudici sono cresciuti a dismisura (le sopravvenienze annue ammontano in media a circa 5.000-8.000 procedimenti) e ciò comporta che le cause vengano sistematicamente rinviate d’ufficio di molti mesi».

E non va certamente bene la cancelleria civile, un settore delicato e determinante per il carico di lavoro e per le numerosissime attese dei cittadini che si rivolgono alla giustizia per chiedere di “sbrogliare” situazioni anche assai delicate. Nella motivazione dell’astensione pasquale gli avocati si lamentano per essere un ufficio insufficiente per il numero di personale assegnato. Allo stato, infatti, vi è soltanto un assistente giudiziario con la presenza del dirigente amministrativo dell’ufficio. Arrecando, ovviamente, «gravissimo impedimento e nocumento dell’attività giudiziaria, a danno non solo dell’avvocatura, ma soprattutto dell’utenza, dei cittadini». E si osserva ancora che con il passare dei mesi qualche altra unità del personale attualmente in servizio andrà in pensione, dando un ulteriore colpo alla fragilità di una struttura che fatica non poco a funzionare come dovrebbe.

A questo si aggiunga la non felice situazione che si è venuta a creare anche nell’ambito dell’avvocatura. Con un presidente dell’Assoforense che si trova bersagliato anche di critiche che si sono ingigantite dopo il responso dell’elezione del consiglio dell’Ordine ove il Cellammare non è riuscito a raggiungere il quorum per l’elezione a consigliere. E c’è una buona fetta di avvocati che spinge per la chiamata alle urne per rinnovare i vertici dell’associazione senza modificare l’attuale Statuto, mentre dall’altra parte vi è un’altra importante fetta di avvocati che vuole che si ampli il numero dei mandati alla carica di presidente e l’allargamento del consiglio direttivo. Ma quest’oggi è convocata l’assemblea e ne vedremo delle belle.

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