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sabato, Aprile 27, 2024

Condono” Ischia, bagarre alla Camera

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Bagarre alla Camera, impegnata nelle votazioni del Dl su Genova. Al momento di votare la parte del provvedimento con le norme sul ‘condono Ischia’ i deputati del Pd, che per tutta la mattinata avevano tenuto impegnata l’aula con l’ostruzionismo, hanno sollevato dei cartelli di protesta con la scritta ‘No al condono Di Maio’ e intonato il coro ‘onestà, onestà’. Dopo qualche istante e l’intervento degli assistenti parlamentari, il presidente della Camera, Roberto Fico, ha interrotto la seduta.

“Siamo in aula a votare il condono per Ischia voluto da Di Maio. Quel condono che secondo i grillini non esiste. Peccato che il titolo dell’articolo 25 del decreto in questione sia ‘definizione delle procedure di condono’. E che quel titolo l’abbiano scritto loro – ha scritto Matteo Orfini su Fb – A ulteriore dimostrazione di quanto sto raccontando, a dire che è un condono e a difenderlo stanno intervenendo i parlamentari di Forza Italia, che sulla materia sono oggettivamente delle autorità”.

“Imbarazzante Di Maio – il tweet di Maurizio Martina – Distrugge l’Italia, governa il paese coi condoni fiscali ed edilizi. Non cercasse scuse: l’unica manina qui è la sua”.

Su Twitter, Matteo Renzi si è detto “orgoglioso dei @Deputatipd che stanno lottando contro il condono edilizio voluto da Di Maio e dai Cinque Stelle. Non è vero che in questo Paese manca l’opposizione: guardate la Camera, oggi, prima di giudicare. Gridavano onestà e adesso fanno i condoni. #NoCondonoDiMaio”.

Non manca l’attacco dei Verdi con Bonelli, “Italia affonda e Camera approva condono. Mentre l’Italia affonda nel dissesto
idrogeologico e dai danni di un maltempo sempre più legato ai
cambiamenti climatici, la Camera cosa fa? Approva il condono
edilizio a Ischia firmato Di Maio”. Lo scrive in una nota Angelo
Bonelli dei Verdi. “I gravi danni che il maltempo sta causando in tutta Italia
sono il segno tangibile del fatto che i cambiamenti climatici
stanno tropicalizzando il Pianeta – ha aggiunto Bonelli -. Ma
questo governo giallo-nero, invece di occuparsi della necessità
di curare il nostro territorio, approva l’ennesimo condono
edilizio nell’Isola di Ischia, già pesantemente cementificata
abusivamente”. “Di Maio e il Movimento 5 Stelle sono la fotocopia di
Berlusconi – conclude Bonelli -. Si ritiri la norma sul condono
edilizio e si faccia una finanziaria sul clima, a differenza di
quello che si sta facendo in queste ore”

7 COMMENTS

  1. Più che il pd uscito allo scoperto a me sembra che siamo governati da un ” ammaniata di dementi” partendo da chi è al governo ha passando da chi è alle opposizioni . Nessuna forza politica fa gli interessi del popolo e dello stato. A mio parere nemmeno in presidente della Repubblica è da meno. Gli statisti non ci sono più. I nostri nonni hanno costruito l Italia e questi se la stanno vendendo. Tutto il resto sono chiacchiere

  2. Giosi’Ferrandino e’nei tranquilli che deve dire,al massimo potra’dire ACCERITVI………….VOI E IL CONDONO

  3. Un giornalista dovrebbe, per dovere di informazione, riferire i fatti e non alterarli dalla personale visione parziale dettata, da interessi di vario genere o ideologici. Diversamente diventa solo uno squallido sciacallaggio politico parlare di condono Ischia. Non esiste alcun nuovo condono, ma solo la definizione delle pratiche ancora pendenti dal’1985 a tutt’oggi, passando per altri condoni, che vedono ancora le pratiche giacenti. E’ evidente che chi ha costruito dove la legge lo vieta espressamente ex art. 32 non potrà mai beneficiarne, come ad esempio chi ha costruito nell’alveo dei fiumi, ma chi ha atteso per tanti anni pur avendo già pagato allo Stato, perchè deve soggiacere al ricatto del politico di turno che potrebbe demolire la propria abitazione ? Lo jus aedificandi è di ogni cittadino per nascita, lo Stato non può dire solo di no, ma dovrebbe solo regolamentare quel diritto a costruire, altrimenti sarebbe un esproprio, una violazione del diritto sulla proprietà privata, fatti salvi alcuni casi particolari di tutela della incolumità pubblica e privata ed a tutela di particolari bellezze paesaggistiche tutelate specificamente da leggi speciali. Un generica tutela paesaggistica equivale a non esserci proprio perchè la genericità non può equivalere ad esproprio. Concedere ope legis (in forza di legge) il condono per tabulas a chi ne ha diritto, vol dire consentire una reale messa in sicurezza degli immobili, e magari un abbellimento architettonico, senza l’angoscia del ricatto del politico ultimo arrivato, o , peggio ancora della schizofrenia della Soprintendenza. E’ una mentalità, un modus operandi, un modo di atteggiarsi e di procedere e di amministrare che definirei camorristico e che ormai è insito in diverse branche dello Stato.
    Siate chiari, onesti nel riportare le notizie sui giornali, date le informazioni per quelle che sono, che dei vostri commenti subdoli e strumentali, nessuno se ne importa.
    Ricordate tutti che siamo cittadini e non sudditi. GRAZIE .

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