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venerdì, Aprile 26, 2024

Vaccini antinfluenzali, ecco le forniture. Ma è tardi

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Ida Trofa | Finalmente sono arrivati i vaccini antinfluenzali. Con gravissimi ritardi e grave nocumento alla popolazione isolana, la prevista è necessaria vaccinazione proseguirà, dunque, in questo scorcio di dicembre. Un assurdo intollerabile e vergognoso che purtroppo siamo stati costretti a subire a causa di amministrazioni e gestioni della nostra sanità sciatte e distratte, troppo spesso votate all’interesse. Una malapolitica che paga a caro prezzo la popolazione, soprattutto le fasce deboli. Un vergogna pubblica manifesta al punto da divenire indecente!
Vaccini antinfluenzali. Arrivano le forniture. Ma è tardi! C’è tempo fino al 31 dicembre. Intanto si continua a discutere sull’anticovid. Ritardi ed inadempienze che nuocciono alle isole. E se siamo messi male con la semplice influenza. Facendo il paragone, i vaccini per il Coronavirus, continuando di questo passo resteranno un miraggio per le isole

Vaccini antinfluenzali. Arrivano le forniture. Ma è tardi! C’è tempo fino al 31 dicembre
L’avviso dei medici di base è giunto in queste ore in favore dei prof assistiti nel merito delle procedure a venire per le vaccinazioni antinfluenzali.

“Quest’anno i vaccini antinfluenzali a Ischia e Procida sono arrivati con un enorme ritardo. E siamo in enorme ritardo con le vaccinazioni, che proprio quest’anno sono ancora più importanti per la situazione COVID. Le principali categorie a rischio sono le persone con oltre 60 anni e quelle che con meno di 60 anni sono affetti da diabete,obesità,tumori, asma e bronchite cronica ,deficit immunitari,malattie neurologiche gravi, insufficienza renale e anche chi, non avendo malattie particolari, svolge determinati lavori personale sanitario, personale scolastico,forze dell’ordine, personale che lavora con il pubblico, badanti o conviventi di persone a rischio”.
Ci si trovasse in una di queste categorie ed è deciso a fare il vaccino antinfluenzale, dovrà chiamare il proprio medico di base per un appuntamento che possa fa si che ci si sottoponga alla vaccinazione. “Abbiamo tempo massimo fino al 31 dicembre (fine ufficiale della campagna anti- influenzale). Ma prima si fa meglio è per tutti“ avvertono i dottori della medicina di base.

Vaccini anticovid: per ora solo annunci. Se tutto va bene se ne parla a fine gennaio. In Campania sono destinate 154 mila fiale di vaccino in doppia dose
Intanto per. Vaccini i Covid in Campania le autorità nell’ultimo annuncio propagandistico hanno annunciato che ci saranno 28 hotspot per le dosi a medici e infermieri. Infatti la Regione Campania, come tutte le altre regioni, ha inviato al ministero della Salute e al commissario per l’emergenza coronavirus Domenico Arcuri, il piano vaccinale aggiornato con i dettagli dei fabbisogni di fiale relative della prima fornitura da parte di Pfizer. A partire dal 15 gennaio ogni giorno sarà quello buono per partire avvertono dalla Regione Campania: “La Pfizer in Italia distribuirà direttamente, ai 296 punti vaccinali identificati in tutte le regioni, i primi due lotti destinati al personale sanitario e socio-sanitario a qualunque titolo impiegati in Asl ospedali e in altre strutture sanitarie pubbliche e private, compresi gli operatori dei fornitori di beni e servizi, interinali, amministrativi. Subito dopo si passerà al personale e agli ospiti delle Residenze per gli anziani”.

In Campania sono destinate 154 mila fiale di vaccino in doppia dose che saranno consegnate a 28 punti vaccinali identificati in tutti gli ospedali della regione e fanno parte dello stock della prima fornitura italiana (Un milione e 830mila dosi). Dal 1 febbraio sarà poi consegnato il secondo lotto in Campania di altre 154mila fiale ma che in Italia sarà costituito 2,5 milioni di dosi per un totale di 4,3 milioni. I richiami dell’antidoto andranno somministrati tra il diciannovesimo e il ventitreesimo giorno successivo alla prima puntura. Solo a valle di questa fase si comincerà a vaccinare sia gli anziani sia il personale delle Rsa. E’ stimato che occorrano circa 10 minuti ma il soggetto vaccinato dovrà restare almeno 15 minuti in osservazione presso il luogo di somministrazione per ragioni di sicurezza.

Per la conservazione la Regione ha inoltre annunciato di avere in disponibilità le celle frigorifero che saranno almeno una per ognuno dei 28 punti vaccinali identificati. Entro il 18 dicembre le Regioni italiane dovremo inviare un primo report sulle reali adesioni. Un dato finale consolidato dovrà essere fornito entro il 10 di gennaio. Tempi un po’ più lunghi invece sono previsti per il vaccino di Moderna che distribuirà in prima battuta soprattutto negli Usa e che in Italia arriverà solo a febbraio. Incognite esistono anche per Astra Zeneca.

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