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venerdì, Aprile 26, 2024

Il caso Rizzoli e la difesa delle fonti

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Il dottor Luigi Capuano, direttore sanitario del Rizzoli, mi ha ufficilamente chiesto di rettificare quanto abbiamo riportato in un altro articolo. Una rettifica che non smentisce il contenuto dell’articolo ma il possibile fraintendimento che può essere dato alla lettura. In un ambiente come il nostro la segretezza delle fonti  è sacra. Ieri, abbiamo intercettato una nota interna di Capuano dove veniva chiarito il caso “lenzuola”, proprio come quando denuciammo che il reparto di Terapia Intensiva era a rischio chiusura. Ci impegniamo e lavoriamo sodo e, per questo, siamo obbligati a difendere la segretezza delle fonti.

L’articolo pubblicato circa il caso delle lenzuola mancanti, certificato sia dal comunicato Cudas che da comunicato ufficiale dell’ASL Napoli 2, è frutto del nostro agire giornalistico e non è una dichirazione rilasciataci dal dottor Capuano e solo chi ama fomentare acredini e false letture poteva travisare. La volta scorsa ci minacciarono di denunciarci per procurato allarme. Questa volta quale minaccia ci deve arrivare?

In conlcusione è giusto sottolineare che dal testo che abbiamo pubblicato è assurdo pensare che sia un’intervista o una dichirazione.

Noi continuiamo a difendere il nostro Ospedale. Contro tutti, proprio tutti. Anche quelli che in passato non ci volevano curare e contro chi, qualche volta, ha confuso finance il ruolo di paziente e di medico.

1 COMMENT

  1. Difendere una fonte, dopo aver effettuato i dovuti riscontri, è un dovere assoluto per un giornalista. Avete fatto bene!

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