fbpx
mercoledì, Maggio 15, 2024

Sandro e il muro del “Rangio” | #4WD

Gli ultimi articoli

Daily 4ward di Davide Conte del 8 settembre 2023

Come molti di Voi sanno bene, ho avuto l’onore di rientrare nella schiera degli amici più cari del grande architetto Sandro Petti.
Oggi, vedendo un banner pubblicitario del “’O Rangio Fellone” di Ischia, mi è tornato alla mente uno dei crucci che ha tormentato il buon Sandro fino alla fine dei suoi giorni.
Tutti, dalle nostre parti, conoscono -ma mai abbastanza- la storia di quel locale, creato proprio dal noto architetto che, insieme a Ugo Calise, fu in grado di catalizzarvi il meglio della “Dolce Vita” romana con avventori di assoluta importanza, scoprendo talenti come Peppino Di Capri, inventandovi a mo’ di assoluta improvvisata un piatto epocale come gli spaghetti alla puttanesca e ospitando vip del calibro di Alida Valli (amante a colazione del “culurcio” di pane e pomodoro spugnato nell’acqua di mare) e tantissimi altri in un ambiente più unico che raro. Sedute fatte di pietre d’arso, tovaglioli di autentica carta igienica e un servizio familiare, pronto a cacciarti via in malo modo se chiedevi il parmigiano sugli spaghetti alle vongole, rappresentarono il meglio del meglio per gente d’ogni età, estrazione, cultura e provenienza. Ma soprattutto, vi stabilivano per ciascuno un rapporto diretto con il mare, che era proprio lì a due passi, visibile e quasi toccabile con mano, al punto da favorire in più d’una occasione anche un bagno tra una pietanza e l’altra.

Dopo tanti anni, nel corso della ristrutturazione ad opera della proprietà originaria del Punta Molino, quel contatto quasi vis-a-vis dal Rangio al mare fu letteralmente castrato dalla costruzione di un muro che, da seduti, impediva totalmente agli avventori la vista dell’immenso azzurro tra Ischia, Vivara e il Castello. E Sandro avrebbe pagato in prima persona, pur di veder tornare quella sua “creatura” allo stato di apertura assoluta a chi da dentro doveva ammirare quel che c’era fuori e a chi, da passante, doveva essere invogliato, prima o poi, ad entrare in quel posto pieno di genuina magia e creatività ischitana a tutto tondo.

Ecco, sebbene le referenze che sto ricevendo di quel ristorante non siano esattamente tra le migliori del momento, so bene che la forza dell’attuale società di gestione è tale da riuscire in un obiettivo del genere, prima o poi, volendo.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Gli ultimi articoli

Stock images by Depositphotos