sabato, Luglio 27, 2024

Sandra Malatesta ricorda Luciano Bondavalli

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SANDRA MALATESTA | Luciano Bondavalli ha segnato, in parte, con il suo lavoro e con il suo modo di fare un periodo felice che Ischia stava vivendo quando lui era giovanissimo, il “boom economico” arrivato grazie ai sacrifici della generazione dei nostri genitori. Luciano era nato a Casamicciola il 2 giugno del 1947 da Ida Migliaccio e dal papà che non era ischitano ma emiliano, Amelio Bondavalli.

Nel 1953, nacque il fratello Marcello mio coetaneo e amico d’infanzia. Luciano crescendo capì che organizzare varie feste tra amici gli veniva bene. Sapeva scegliere la musica giusta, sapeva organizzare eventi e cominciò a frequentare i primi locali notturni di allora. Ho chiesto a Gianni Mattera uno dei suoi amici di classe alla ragioneria di dirmi qualcosa di Luciano, e mi ha detto che era bravissimo in matematica. Avevano il prof Sgarrella e solo Luciano e Ciro Iacono furono promossi in quella materia, gli altri tutti rimandati a settembre e si parlò quell’anno di “Sgarrellite acuta”.

Mi ha detto Gianni anche che andava a scuola con una vespa sulla quale, sotto il telaio, aveva fatto fissare delle specie di pattini che nelle curve davano effetti speciali e che era un fenomeno a portare la vespa, che cominciò presto a portare la contabilità al locale “La Lampara” di Tonino Baiocco, e che al loro “MAK PI” furono loro due i presentatori.
Ho chiesto a Gianni D’Amico se una delle foto era della loro classe, e mi ha detto che era del loro “MAK P” del 1965, al Felix, dove andarono anche tanti liceali e che la foto era di studenti amici di scuole diverse. Katia Massaro molto amica di Luciano, mi ha dato notizie su una foto in cui erano in tanti felici e vestiti in modi elegante, così come Costantino De Vico anche lui in quella foto, mi ha fatto individuare alcuni che non ricordavo.

Luciano e Marcello sono cresciuti con un papà e con una mamma dalla mentalità aperta, sono stati sereni e il papà, era un uomo all’avanguardia nel modo di pensare, simpaticissimo, ironico e che ricordo molto bene così come ricordo la signora Ida. La vita di Luciano può essere divisa in due, un prima e un dopo. Prima del momento in cui ha incontrato Elena Leonessa e dopo aver incontrato Elena.
Elena e Luciano si sono conosciuti nel 2002. Due persone nettamente diverse e di generazioni diverse che si conoscono non per caso, ma a una festa alla “Vigna” che Luciano chiese di organizzare a Emanuele, il fratello di Elena, per conoscerla.

La vita è strana, quando forse Luciano non pensava più di avere famiglia e figli, si ritrova un amore e due figli Nicky e Luciano junior, la gioia di Elena e di Luciano, che li vollero con tanto amore. Incontrai alcune volte Luciano al Bar Calise quando andavo con mio marito nell’ora di spacco, era così contento dei figli, Niki la sua donnina e Luciano ometto di casa. Mi parlò di Elena che gli aveva regalato un libro come primo regalo e gli era sembrato così strano, ma anche così importante.

Prima di Elena, Luciano aveva vissuto intensamente la vita notturna, la famosa diciamo “Dolce Vita”, scoppiata in quegli anni in tutta Italia. Frequentava cantanti, attori, registi, che venivano a Ischia. Era molto amico di Tonino Baiocco, fondatore di locali notturni, i famosi nigth club.
Luciano aveva quella libertà che forse sembra libertà, ma che è bella fino a un certo punto, riempie fino a un certo punto. Questo lo penso perché poi Luciano ha avuto questa svolta nella sua vita, innamorandosi. In queste foto si vede tutta l’allegria di Luciano, quel suo saper essere amicone, erano gruppi di ragazzi così uniti, che si volevano tanto bene. Così la vita di Luciano procedeva tra nottate nei suoi locali, che man mano apriva insieme a suo fratello Marcello, e che aumentavano passando gli anni.

Nel 1978 aprirono Il Valentino a via Ferrante D’Avalos, poi nel 1980 il Charlie. Nel 1991 il Valentino fu spostato al corso Vittoria Colonna e nel 1996 unito al Charlie. Hanno poi gestito l’Ecstasy, il Ciao Mare, l’Area e il Mystere. Intorno alla fine degli anni Ottanta e per tutti i novanta, tanti ragazzi cominciavano a scoprire quelle serate famose al Valentino. Molti facevano i PR, vendendo biglietti in prevendita, le case si riempivano di piatti per dischi in vinile i famosi 33 giri detti long plain, poi gli equalizzatori, le casse acustiche, i Mixer. Si sentiva musica ovunque, soprattutto di sera e fino a tardi durante il sabato.
Poi nel 2002, Luciano crea un legame vero, stabile e dopo poco tempo diventa padre. Elena dice che lei tornando indietro farebbe tutto uguale perché è stata una storia bella, felice, hanno avuto due figli e anche se Luciano è morto da cinque anni, I ricordi ci sono e i figli sono due ragazzi in gamba, simpatici e che hanno un dolce ricordo del loro papà. Le foto di Elena, Luciano e i figli mi hanno trasmesso tanta gioia solo guardandole. Caro Luciano, noi ragazzine più piccole di te, guardavamo voi che eravate più grandi e tutta la vostra comitiva come dei ragazzi irraggiungibili.

Ho voluto scrivere di te Luciano, perché voglio che tanti sappiano di questa tua vita così particolare, fatta di momenti diversi, come se ci fosse un muro in mezzo in modo che quello di prima, non può andare a verificare quello di dopo. Elena e Marcello hanno voluto fortemente tutto questo, e mi hanno aiutata tantissimo nel dirmi le notizie, nel darmi le foto e le date. Riposa in pace Luciano. Spero che tu sia in un posto sereno e che guardi sempre quaggiù dando un occhio a chi hai amato.
Ringrazio Elena Leonessa e Marcello Bondavalli per aver collaborato con me

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