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domenica, Aprile 28, 2024

Marco Aurelio non votava Enzo. Il porto e il “tondo” dimenticato

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Zero comunicazione per annunciare e promovuovere l’evento. I 30mila euro per i beni culturali dirottati al Castello e a Aenaria?

Gaetano Di Meglio | Oggi, con la solita sciatteria tipica dell’amministrazione comunale di Ischia, non so che in forma, andrà in scena la Festa del porto di Ischia. Una rievocazione storica dell’apertura del famoso “Lago” in porto ad opera di Re Ferdinando di Borbone il 17 settembre del 1984.

Si, oggi è il 19 settembre e in spregio di ogni nozione storica, il comune di Ischia celebra l’evento con due giorni di ritardo.

Un po’ come se la Francia celebrasse la presa della Bastiglia il 16 luglio o si festeggiasse il Natale il 27 dicembre o la festa dei lavoratori il 3 maggio.

Ma teniamo da parte tutta la questione storica e l’importanza di rispettare il calendario anche perché, la motivazione più credibile dello slittamento è la concomitanza con la partita del Napoli contro il Liverpool. Un rumors che proviamo a rigettare con tutte le nostre forze ma che, siamo sinceri, non resteremo meravigliati se fosse la verità.

Ma veniamo alla festa di oggi anche perché siamo curiosi di capire come il comune di Ischia ha investito il finanziamento di 30mila euro ricevuto dalla Scabec, la società inhouse della Regione Campania per la valorizzazione e promozione dei beni culturali regionali.
E allora, in quest’ottica di Festa e di beni culturali regionali ci siamo chiesti questi quale fosse il legame tra i 30mila euro della Scabec che promuove, però, il Castello Aragonese e la città sommersa si Aenaria e il porto di Ischia.
Diciamo che non abbiamo trovato nessun collegamento reale e cultuale se non i rapporti che intercorrono tra il vicesindaco, quelli del Castello e quelli di Aenaria. Non vorremmo che fosse la solita di “distrazione” di fondi pubblici. Fino ad oggi abbiamo solo letto che Castello e Aenaria offrono uno sconto di due euro sui prezzi del biglietto, ma non abbiamo capito il collegamento, culturale, tra il porto e il ponte.

Anche perché, è chiaro, che nel porto c’è un bene culturale che meriterebbe ben altra gloria. Eggià, proprio nel mezzo del nostro lago, c’è il famoso “tondo di Marco Aurelio, un isolotto nel cuore del porto di Ischia al centro di un bellissimo scambio epistolare tra il principe e il maestro Frontone” che, però, è completamente abbandonato. Completamente!

Le foto, scattate ieri, mostrano, in tutta evidenza, come e quanto il comune di Ischia non si sia preoccupato di intervenire su uno di suoi “beni” culturali per eccellenza. Un “cesso” in mezzo alla casa nel giorno della sua festa. E, oltre al danno anche la beffa.

Secondo i bene informati, favoriti dal silenzio del main stream dell’informazione, il finanziamento che Carmen Criscuolo aveva annunciato anni fa per riqualificare il “tondo” ha preso altre strade e sia stato completamente rimodulato dal comune di Vico Equense, capofila della proposta progettuale “Il Paesaggio sublime: tra Angeli e Dei”.
Ma è anche vero che il “Tondo” è un affare di Carmen Criscuolo e la festa del Porto di Gigi Di Vaia. Due amministratori del comune di Ischia che vivono in compartimenti stagni. Quello che fa lei, lui non lo deve sapere e viceversa. Tipica gestione del sindaco di Ischia.
Era l’9 febbraio del 2017 quando Carmen Criscuolo aveva commentato che il finanziamento per la progettazione del nuovo “Tondo di Marco Aurelio” era “un’opportunità di sviluppo e valorizzazione di alcune delle nostre eccellenze culturali che abbiamo inteso cogliere con determinazione, facendo rete con il contesto territoriale nel quale siamo immersi: turismo e cultura si intrecciano, Ischia e la Costiera possono contribuire a una crescita reciproca, come suggerito dal bando del Mibact”.

Passano gli anni, passano le feste del porto e il “Tondo” resta un bene culturale senza valorizzazione. Lasciato a dividere gli aliscafi che attraccano al Pontile 2. Che dire, buona festa a tutti!

p.s. avremmo dato ampio risalto all’evento “Festa del Porto di Ischia”, ma dal Comune o dall’organizzazione, nonostante 30mila euro di finanziamento, non è stato inviato nessun comunicato stampa. Nei giorni scorsi una dichiarazione del vicesindaco Di Vaia, ma nulla di più. Non vorremmo che i rapporti interpersonali che si vivano a Via Iasolino abbiano, boicottato, dall’interno, la comunicazione sulla festa del Porto. A noi de Il Dispari non è stato inviato né un comunicato stampa né un programma. Ci spiace non avervi potuto informare.

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