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domenica, Aprile 28, 2024

L’emergenza abitativa ad Ischia | #4WD

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Daily 4ward di Davide Conte del 18 gennaio 2024

Il problema della pressoché totale assenza di case in affitto sull’isola d’Ischia dovrebbe diventare quanto prima oggetto di discussione collegiale delle nostre sei amministrazioni comunali.

Al momento posso garantirVi, operando anche nel settore immobiliare, che per una coppia che intende mettere su casa, così come per una famiglia che non ha avuto nel tempo la possibilità di acquistarne una e, da un momento all’altro, si trova a dover liberare quella locata finora, il problema di reperire una sistemazione può diventare decisamente esistenziale, specialmente quando non si riesce in alcun modo ad avere accesso ad un mutuo per acquisto e ristrutturazione.
Sì, acquisto e ristrutturazione. Perché anche nel momento in cui si riesce a trovare una casa da potersi permettere, nella maggior parte dei casi è indispensabile eseguirvi lavori di manutenzione, ammodernamento impianti, arredo e quant’altro necessario prima di poterla abitare. E allora il problema si trasferisce nel sempre più difficile accesso al credito presso le banche, laddove viene richiesto un reddito sufficiente a garantire la capacità restitutiva, una garanzia ipotecaria e, dulcis in fundo, un intervento personale del 20% dell’importo richiesto.

Quest’ultima condizione, in particolare, è diventata l’autentico cappio alla gola, insieme ai tassi d’interesse alle stelle, per tutti quelli che non hanno diritto a mutui agevolati. Perché se è vero, com’è vero, che se sto venendo a chiederti dei soldi in prestito è perché non ne ho, come faccio a darti un acconto del 20% di tasca mia? E se non ci sono papà o mamma o nonni pronti ad aiutarmi, cosa faccio? Non mi sposo o trasferisco me e i miei cari sotto il primo ponte utile a dormire tra i cartoni o in auto?

Eppure le case sfitte qui sull’Isola sono tantissime e si occupano solo nei mesi estivi, anche oggi che la richiesta dei cosiddetti “signori” (o presunti tali) che sborsano soldi a iosa e in nero per trascorrervi luglio e agosto (o solo uno dei due) è quasi totalmente venuta meno, mentre prolifera invece la domanda di fittacamere e bed & breakfast. Ma se, come amo ripetere, memore degli insegnamenti del prof. Viganò, il benessere del turista non può prescindere da quello dell’ospitante, come farà mai la nostra comunità a predisporsi positivamente verso la sua rituale accoglienza se, per quel che la riguarda, dovesse un giorno trovarsi in piena emergenza abitativa?

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