fbpx
mercoledì, Maggio 15, 2024

Ischia, ecco il bonus inflazione figlio del covid

Gli ultimi articoli

Quattrocentomila euro figli di quel milione e sei promesso in piazza alla fine del primo lockdown

Gaetano Di Meglio | Sembra che il covid sia passato. Sembra, ovviamente. E, nel frattempo, al Comune di Ischia provvedono a riconoscere l’ultima parte di quel famoso milione e seicento mila euro che Enzo Ferrandino aveva “promesso” alle imprese che avrebbero assunto negli anni e avrebbero consentito la ripartenza dopo il primo, duro, lock down.

Nelle imminenze del primo liberi tutti, infatti, il comune di Ischia decise di “Procedere nel biennio 2020/2021 a forme di agevolazione a favore delle utenze non domestiche, in particolare del comparto turistico, che hanno operato in condizioni di restrizione del loro mercato di appartenenza, per un importo di euro 1.600.000,00 di cui per l’anno 2020 euro 508.698,19 finanziato con il fondo funzioni fondamentali anno 2020 ed euro 491.301,81 con risorse comunali; per l’anno 2021 euro 237.513,39 finanziato con il fondo di cui all’art. 6, comma 1, del decreto legge 25 maggio 2021, n. 73 ed euro 362.486,61 con risorse comunali”

Per lo scopo si attivò un bando a sportello e dopo le prime menate di confetti, ora si arriva all’ultima tranche. Un aiuto, un simbolo, un modo per dire “non siete soli”.
Però, però il tempo cambiano e il comune di Ischia, complice anche l’ultimo turno elettorale, si rende conto che allo sportello, si erano registrate poche aziende. E? E niente, ecco dal cilindro di Via Iasolino che il fondo anti covid ora è diventato fondo antinflazione.
Leggiamolo bene: “preso atto delle istanze regolarmente presentate, alla data del 15.5.2022, fino alle ore 12:00, all’indirizzo pec del Comune di Ischia, dalle utenze non domestiche del comparto turistico, che hanno operato in condizioni di restrizione del loro mercato di appartenenza;
considerato che dalla istruttoria eseguita dal servizio 12 riguardo la valutazione delle istanze presentate dalle utenze non domestiche del comparto turistico che hanno operato in condizioni di restrizione del loro mercato di appartenenza emerge che per l’anno 2020 le istanze ammissibili, tenuto conto delle risorse disponibili sono tutte finanziate; per l’anno 2021 invece non tutte le istanze ammissibili trovano copertura nelle risorse disponibili;
ritenuto, in ragione del successo riscosso dall’iniziativa e dalla effettiva capacità di essere un valido supporto al comparto produttivo turistico, di integrare le risorse disponibili per l’agevolazione anno 2021 al fine di finanziare nella misura del 50% anche le istanze ammissibili ma non coperte dalla disponibilità già prevista”.

Per capirlo meglio, il comune di Ischia riconosciuto il 100% alle aziende in regola e il 50%, invece a quelle ammissibili. Inutile fare continuare a fare il racconto del dettaglio, ci sono 400 mila euro che il comune di Ischia ha riconosciuto come bonus ad un sacco di aziende. Ed è difficile lamentarsi.
La delibera della giunta integra, in virtù della premessa narrativa costituente parte integrante e sostanziale della presente deliberazione, le risorse disponibili per l’agevolazione alle utenze non domestiche anno 2021 per complessive euro 389.716,61.
Di dare atto del maggior onere per euro 39.890,18 necessario a coprire l’ammissione a finanziamento per posizione ex equo graduatoria anno 2021.
Di ammettere all’agevolazione prevista per le utenze non domestiche per l’anno 2021 nella misura del 50% le istanze ammissibili anno 2021 che non rientrano tra quelle utilmente posizionate nella graduatoria.

Di disporre in ragione della rilevante adesione all’iniziativa di non sanzionare ritardi nei versamenti relativi alla tari 2020 e 2021 utenze non domestiche purché effettuati entro 60 giorni dalla scadenza prevista del 30 giugno 2022 di cui deliberazione di Giunta Comunale n.107 del 30/12/2021. Di dare atto che gli oneri aggiuntivi rispetto a quanto determinato originariamente sono finanziati con risorse del bilancio comunale anno 2022 per euro 383.670,99”.
E’ utile raccontare, nel frattempo che il “salva imprese” di Enzo prevede anche “non sanzionare ritardi nei versamenti relativi alla tari 2020 e 2021 utenze non domestiche purché effettuati entro 60 giorni dalla scadenza prevista del 30 giugno 2022”

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Gli ultimi articoli

Stock images by Depositphotos