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mercoledì, Maggio 15, 2024

I nostri valori fondamentali | #4WD

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Daily 4ward di Davide Conte del 10 novembre 

«Questa guerra è stata preceduta da una lunga serie di arretramenti sui nostri valori fondamentali, iniziati accettando il presidente Putin nel G8 nonostante sapessimo che non voleva l’indipendenza e la sovranità dell’Ucraina. Quindi abbiamo avuto la Siria dove abbiamo ritrattato la promessa di intervenire nel caso Assad avesse usato il gas come arma. Quindi abbiamo avuto la Crimea. Poi il ritiro dall’Afghanistan. La lezione che si può trarre è che non dobbiamo mai scendere a compromessi sui nostri valori fondamentali»

Questa dichiarazione, riportata dal Corriere.it, è parte integrante di un’intervista rilasciata da Mario Draghi al Financial Times. Letta a prima vista, in particolare nella conclusione, sembra una di quelle citazioni ad effetto di chissà quale personaggio, o semplicemente tra quelle facilmente reperibili in via telematica da siti come frasicelebri.it. Invece, si tratta di uno spaccato di cronaca recentissima, che tiene conto dell’estrema credibilità dell’autore, ma non certo della sete di approfondimento di chi, come me, non può certo fermarsi alla mera citazione prima di comprenderne e analizzarne con esattezza il significato.

Mi piacerebbe capire, secondo Draghi, quali sarebbero i “nostri valori fondamentali” cui fa riferimento. Mi piacerebbe capire, secondo Draghi, perché il negazionismo di Putin contro l’Ucraina rappresenti il male assoluto da sconfiggere, mentre quello di Zelensky verso il Donbass, a suo tempo e con tutte le migliaia di morti che ha provocato, vada tollerato e finanche lasciato cadere nell’oblio. Mi piacerebbe capire, inoltre, quali siano i motivi che stanno portando ad una sempre meno assolutistica posizione comunitaria pro-Israele rispetto alla condanna acritica nei confronti di Hamas che la faceva da padrona fino a poche settimane fa. Ma soprattutto, cosa decisamente più grave, mi piacerebbe capire come mai gli altri tantissimi conflitti mai domi in giro per il mondo (penso al Sud-Sudan, tra tutti) continua a non filarseli nessuno neppure di striscio. O forse il rispetto delle vite umane non figura tra “i nostri valori fondamentali”, o dipende dall’area di influenza geopolitica o dagli interessi economici di questo o quel potentato?

Se la politica si allontana sempre più universalmente dal rispetto e dalla considerazione dell’opinione pubblica, forse lo dobbiamo anche a questo genere di conclusioni.

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