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Enzo e le sue vittime | #4WD

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Daily 4ward di Davide Conte del 11 novembre 2023

Mi è stato segnalato un post Facebook di Daniela Scotti, figlia di Enrico e candidata con Enzo Ferrandino nella lista “Vivere Ischia” (quella, per intenderci, guidata dai due eletti Pasquale Balestrieri e Giustina Mattera), persona che stimo e che, a modo suo, avrebbe potuto rappresentare -se eletta- quanto meno un messaggio di impegno costante all’interno della pubblica amministrazione, così come fatto nel mondo della scuola. 

Per una questione di spazio non ritengo opportuno incollarne il testo completo, ma dal suo successivo post di ringraziamento e dall’espressione “…Ognuno a modo suo ha dovuto scontrarsi con l’amarezza e la delusione di aver dato sostegno e fiducia alle persone sbagliate…” ho motivo di credere, al pari del mio segnalatore, che Daniela si riferisse ad una contrarietà riguardante il suo rapporto con l’amministrazione comunale che ha contribuito -inutilmente- a far eleggere.

Sembra che qualcuno, in maggioranza, l’abbia redarguita per il suo eccessivo presenzialismo pubblico al fianco dell’amministrazione significandole che, in quanto “non eletta”, sarebbe stato più opportuno restare nelle seconde linee. Un pettegolezzo, questo, che riscontra sempre maggiori conferme.

Daniela, però, sembra essere soltanto l’ultima delle “vittime” che Enzo Ferrandino e compagni stanno lasciando sul campo dopo la vittoria senza avversari di poco più di due anni fa: dopo Paolo Ferrandino, estromesso dalla Giunta per le note vicende, Giustina Mattera e suo padre Luigi pare siano fortemente sul piede di guerra; così come Massimo Trofa, al quale il sindaco avrebbe da un po’ di tempo ampiamente ridimensionato l’agibilità politica e professionale, mentre Gigi Mollo (marito, lo ricordiamo, del vicesindaco Ida De Maio) ne continua a cantare peste e corna in ogni dove e -aggiungo io- a giusta ragione, augurandogli una “presta” (per dirla alle radio libere napoletane d’un tempo) dipartita dal palazzo di Via Iasolino. Senza dimenticare, ovviamente, che gli stessi Pasquale Balestrieri e Antonio Mazzella continuano a mantenere “’u carro p’a scesa”, ma solo fin quando non ci saranno le condizioni (e quindi tempi e numeri) per mandare tutti a casa e andare a nuove elezioni con un fronte alternativo silente ma sempre più ampio.

Continua così, Enzo, Ti raccomando! Sei sulla buona strada per togliere il disturbo.

1 COMMENT

  1. Al netto dei pettegolezzi la sensazione diffusa è che questo “titolato” sindaco appare sempre più angosciato perché è cosciente di non essere stimato nè dai suoi compagni di avventura nè dai cittadini.
    La sua condizione in psicologia si definisce ATELOFOBIA.
    Dobbiamo fare qualcosa per aiutarlo perché l’atelofobia rende gli uomini infelici e grigi.

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