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mercoledì, Maggio 15, 2024

Da Bergamo a Madrid. Con Mazzarri | 4WD

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Daily 4ward di Davide Conte del 29 novembre 2023

Avrei, come di consueto, dedicato il martedì (cioè ieri) alla valutazione della prima uscita del Napoli di Walter Mazzarri, dopo aver voltato pagina nel momento buio che mai avrei pensato Rudi Garcia sarebbe stato in grado di provocare. Ma oggi c’è la sfida col Real Madrid al Bernabeu e, di conseguenza, ecco i classici due piccioni con una fava!

Non servono troppe parole per commentare la vittoria contro l’Atalanta a Bergamo: prima della sconfitta in casa con l’Empoli, nel vedere la formazione messa in campo, dissi a mio fratello Tony: “Stai tranquillo, Garcia sa già di essere pronto per l’esonero e vuol farcela pagare, i calciatori non vedono l’ora di toglierselo dalle scatole e noi, come sempre, ne subiremo le conseguenze. Prenderemo gol a dieci dalla fine e perderemo la partita!”. Ho solo sbagliato di pochi minuti.
Il Napoli ha semplicemente ripreso a giocare a calcio in modo sereno, con tutti i pregi, i difetti, le eccellenze e i limiti che ne hanno caratterizzato la galoppata-scudetto del campionato scorso. Del nuovo mister si è visto solo qualcosina: la difesa di gran lunga più alta di prima, cambi tutto sommato ben gestiti sia nell’emergenza Olivera sia nella successiva gestione tattica e alcuni movimenti decisamente innovativi, come sull’assist di Di Lorenzo che, in condizioni normali, avrebbe appoggiato per Politano anziché cercare Kvara in versione centravanti in occasione del gol. Non mi aspettavo nulla di più, in tutta onestà, di un semplice “giocate come sapete fare”, che in altre parole ha posto facilmente rimedio alla dicotomia insanabile tra il gruppo e l’allenatore francese di cui aveva palesemente rifiutato l’impronta e il metodo.

Oggi, intanto, si torna a giocare in Champions League e, soprattutto, a parlare di qualificazione agli ottavi! A noi serve un punto per la matematica certezza del secondo posto nel nostro girone e di certo il pronostico non ci vede favoriti in terra madrilena. Ma sapete com’è… sognare è gratis, anche quando a risollevare le sorti della tua squadra del cuore viene ingaggiato un allenatore ormai decotto, che accetta di allenare per poco più di metà campionato dopo l’esonero del suo predecessore, già sapendo che a fine stagione dovrà far fagotto e andare nuovamente in cerca di squadra. 

Quello per il Napoli non è tifo, è una fede! E sebbene questo modo balordo del presidente-padrone di porre rimedio a un errore marchiano nella scelta del post-Spalletti non sia piaciuto pressoché a nessuno, andiamo avanti a testa bassa. E che Dio ce la mandi buona! #FNS

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