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mercoledì, Maggio 15, 2024

Altro che “di Cesare”! | #4WD

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Daily 4ward di Davide Conte del 10 settembre 2023

Sul booking engine del nostro bed and breakfast “Marcantonio Ischia Ponte” o tramite Booking.com, già da adesso stanno arrivando svariate prenotazioni per l’estate 2024 sia dall’Italia sia dall’estero, qualcuna anche per ottobre. Con l’amico Isidoro Di Meglio ci divertiamo ormai da circa quindici anni ad attendere quello che, sempre puntualmente, è l’arrivo di una prenotazione per ferragosto a Natale e viceversa, di cui è solito notiziarmi nel rispetto della nostra tradizione. Chiaramente per un colosso come la Dimhotels, che gode di una visibilità paurosa con i suoi nove alberghi, è una condizione tutt’altro che difficile da attuarsi; ma per una piccola struttura di tre camere come la nostra, la cosa deve far riflettere: semplice abitudine dell’Ospite di turno di prenotare con largo anticipo, magari per spuntare un prezzo migliore da early booking, oppure una preferenza figlia di un proficuo passaparola e di recensioni al top?
A me, onestamente, piacerebbe pensare che dopo la stagione a dir poco incerta di quest’anno, l’appeal di Ischia nel panorama del cosiddetto “Mare Italia” fosse pronto a tornare ai fasti di tempi non necessariamente lontani e che lo spauracchio delle località concorrenti, specie quelle incombenti con un low cost da promozione del posto come l’Albania (che sta perfettamente incarnando quella che fu la politica della Croazia all’epoca in cui era ancora sconosciuta) rimanesse tale a tutti gli effetti, lasciando a Cesare quel che è di Cesare.
Il problema è proprio questo: ma fino a che punto il tanto agognato “tutto esaurito” possa e debba rappresentare un diritto acquisito della nostra Isola e dei suoi operatori, quando si continua ad accettare tutto quel che accade con la solita inerzia ed incapacità di creare strategie, diversivi, incentivi, promozioni e comunicazione degni di quella che è stata definita “l’isola più bella del mondo”? Fin quando ancora riterremo di poterci crogiolare nel “mamma mi ha fatto e Dio ci pensa” che col passar del tempo sta mettendo a nudo nel modo peggiore tutti i nostri limiti imprenditoriali, politici ed amministrativi, fino a compromettere gravemente l’integrità economico-finanziaria di tante aziende?

Io di questa inerzia atavica che -lei sì- ci appartiene di diritto, non ne posso più!

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