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domenica, Aprile 28, 2024

Adotta una famiglia a Natale: la nuova iniziativa della Catena Alimentare Nunzia Mattera

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Elena Mazzella | In quest’anno così difficile per grandi e piccini ci piace pensare ad un Babbo Natale che abbia il volto dei tanti angeli che costituiscono la robustissima catena della solidarietà ischitana. Sotto l’albero delle famiglie bisognose, oltre alle derrate alimentari, questo Natale vi saranno anche tanti doni per i loro bambini.

Attraverso una lunga catena di sostegno, divenuta più solida che mai in questo tragico periodo di crisi che vede centinaia di famiglie ischitane messe in ginocchio dalle conseguenze delle restrizioni dovute al Covid, sono tante le iniziative che prendono forma per riscaldare questo “gelido” Natale 2020. Accendiamo le luci della speranza parlandovi della nuova, sensibilissima iniziativa volta a tutte le famiglie in difficoltà e in particolare ai loro piccini. Perché se il senso del Natale è racchiuso nella magia che si vive guardano lo stupore negli occhi dei bambini, è da loro che bisogna partire.

Da una crisi si esce o migliori o peggiori, dobbiamo scegliere. E la solidarietà è una strada per uscire dalla crisi migliori -. Questo il motto adottato dai 24 “angeli” della Catena Alimentare, fondata nel 2014 dalla compianta Nunzia Mattera e a lei dedicata, con sede a Casamicciola. L’attuale presidente, Francesco di Noto Morgera, ne ha raccolto l’eredità solidale e continua, insieme ad una squadra di fidi collaboratori, a prendersi cura delle famiglie bisognose che di anno in anno aumentano sempre più, riuscendo a far inserire la Catena Alimentare tra le associazioni Onlus. Un lavoro inarrestabile che però vede crescere di pari passo anche il numero dei volontari ischitani pronti a dare una mano “attiva e fattiva”.

A partire dal carrello sospeso presente costantemente in diversi supermercati dell’isola (Dok, Chiocca, MD, Conad Ischia) dove si  possono lasciare derrate alimentari che saranno distribuite agli assistiti (che dall’inizio dell’emergenza epidemiologica ha registrato un aumento di circa 150 famiglie bisognose), passando per la particolare modalità di raccolta, determinata dalla situazione sanitaria, che vede l’istituzione di una “card” che prende il posto dello scatolone e diventa il contenitore della spesa (si può acquistare in cassa con 2, 5 o 10 euro, oppure online, nel periodo di tempo compreso tra il 21 novembre e l’8 dicembre in tutti i supermercati che aderiscono all’iniziativa e alla quale hanno aderito anche la catena Sebon e Decò presenti su tutto il territorio isolano), si arriva ai doni da mettere sotto l’albero per tutti i bambini delle circa 140 famiglie assistite.

A credere per prima nell’iniziativa solidale e quindi sostenerla divulgando l’idea tra tutti i componenti dell’Associazione, è stata Catrin Sirabella, tra gli angeli attivi della Catena Alimentare.

“L’idea è partita da una mia amica canadese che quest’anno, per via del Covid, non ha potuto far rientro a casa per Natale. Volendo rendersi utile ha pensato bene di aiutare le famiglie bisognose con doni da mettere sotto l’albero per i bambini. Si è rivolta a me per avere indicazioni precise circa le famiglie da noi assistite al fine di poter fare dei regali mirati e specifici in base al sesso e all’età dei bambini. Da qui è partita l’idea di proporre la bellissima iniziativa a tutte le mie amiche che da sempre sostengono tutte le iniziative della Catena Alimentare”.

Catrin quanti sono più o meno i bambini delle famiglie da voi assistite?

“Ad oggi abbiamo circa 130 bambini sotto i 15 anni e sono fiduciosa nell’iniziativa perché appena è partito l’appello, in un solo giorno si è subito innescata una vera e propria maratona della solidarietà. E se la cosa va avanti così, cercheremo di estendere gli aiuti anche a tutte le associazioni di solidarietà presenti sull’intero territorio isolano.

Se l’unione fa la forza, voi lo avete dimostrato ampiamente creando una rete di comunicabilità e scambio tra tutte le altre associazioni.

“Si, dai tempi della prima ondata della pandemia ci rendemmo conto che le persone bisognose aumentavano a dismisura e pensammo di unirci creando un’associazione che racchiudesse tutte quelle esistenti sull’isola al fine di sostenerci a vicenda. Ci teniamo costantemente in contatto aiutandoci vicendevolmente. Abbiamo così evitato di dover chiudere la porta alle richieste di tanti bisognosi: distribuiamo derrate alimentari racchiuse in due bustone a famiglia per due volte al mese. Questo non solo grazie al carrello solidale presente nei vari supermercati dell’isola, ma anche grazie ai tanti alberghi, ristoranti, fruttivendoli, pescherie che a fine giornata ci contattano donando cibo fresco di giornata che riusciamo a distribuire alle varie mense”.

Quindi questo Natale non solo cibo, ma anche tanti doni. Come pensate di organizzare gli scambi con le famiglie?

“La mia idea sarebbe, privacy permettendo, quella di mettere in contatto diretto la famiglia che dona alla famiglia che riceve, al fine di creare un contatto duraturo nel tempo. Se ciò non dovesse accadere in determinati casi specifici, per garantire l’anonimato espresso dalle famiglie, noi dell’Associazione faremo da tramite.

Per chi volesse aderire fattivamente all’iniziativa, come può fare?

“Cerchiamo persone che, in base all’età e al sesso dei bambini assistiti, riesca a preparare un pacco dono per famiglia. Non cibo, di quello ci occupiamo già noi) ma regali che accendano il sorriso sul viso dei bambini. Non necessariamente oggetti elaborati o costosi ma qualcosa di semplice che, incartato con cura ed amore, susciti la gioia di aprire un pacco sotto l’albero di Natale ai bambini meno fortunati. Qualora qualcuno volesse sostenere questa iniziativa, chiedo di contattare tramite whatsapp (3393493742), la nostra volontaria Irene Gallo che ricontatterà a sua volta con notizie specifiche circa l’età e il sesso dei bambini”.

Se tutti ci diamo una mano, creiamo il miracolo più bello che possa esistere: essere utile al prossimo. In fede a quanto detto da papa Francesco, dobbiamo recuperare tutti il senso del dono e della solidarietà affinchè possiamo camminare insieme verso un futuro migliore.

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