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lunedì, Aprile 29, 2024

Stani mette la Super Eco a dieta. La denuncia e la rivalutazione economica della polemica

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Il comune contesta le richieste dell’azienda di Ciummo e risparmia 41 mila euro l’anno. Ciummo avrebbe potuti chiederne 260 mila. Nel 2022, con effetto retroattivo, fu concesso un aumento del 12,90% quando l’indice FOI era al 7%. Oggi è stato riconosciuto, nonostante gli errori, un aumento del 10,03% con l’indice foi al 15,80%. E in ballo restano i 240 mila euro “incassati” senza contradditorio...

Gaetano Di Meglio | Che la vicenda Super Eco e Comune di Forio non fosse chiara si sapeva da oltre un anno e mentre la Corte dei Conti, debitamente informata dalla Ragioneria dello Stato, sta verificando tutti gli atti, al comune di Forio è iniziata l’azione di revisione di tutti gli atti firmati negli anni dall’ente nei confronti dell’azienda di Cassino.
Una seria di atti che, è evidente, rappresentano una velata accusa (anche se non tanto) ai precedenti amministratori e dirigenti dell’ente.
In tutto questo, indaga la Procura di Napoli, con delega di indagine alla Polizia di Ischia e, i rapporti tra ex dirigenti ed attuali amministratori diventano sempre più difficili. Si racconta nei corridoi di Via Genovino che oltre a risposte del tipo “vatteli a trovare” a richieste specifiche, spesso si utilizza anche la malattia per evitare la risposta.

Una battaglia che non finirà bene e che, è evidente, sarà nei mesi avvenire oggetto di altra tipo di cronaca. Sarà più cronaca giudiziaria che mero racconto delle procedure amministrative.
Lasciando stare gli spifferi che in questi giorni si sovrappongono e che, nonostante il segreto a cui sono tenuti anche i soggetti interrogati a SIT come persone informate sui fatti, ci limitiamo a prendere atto di quelli che sono gli atti pubblici e dei fatti realizzati.
Il primo fatto realizzato e sul quale si vocifera da parecchio è la revisione degli aumenti di prezzi concessi alla Super Eco da parte del comune di Forio della precedente gestione amministrativa e politica senza contraddittorio e con indici FOI (vedremo tra poco si cosa si tratta) ben oltre la media segnalata dall’ISTAT e che, ma siamo nel campo delle ipotesi, potrebbe diventare oggetto di una futura accusa di danno erariale.

Il succo, se vogliamo venire al sodo, è che il Comune di Forio ha messo ai raggi x l’appalto di Servizio di gestione integrata di igiene urbana e servizi accessori per il Comune di Forio per il settennio 2020-2027 CIG 8200396CD e che, da questo lavoro, oltre ad iniziare a risparmiare e portare soldini in cassa, ha anche iniziato a correggere gli errori che erano stati commessi in passato.

L’INDICE FOI.
Per capire quello che leggeremo a breve, è necessario fare una piccola premessa ed illustrare cosa sia l’indice FOI: L’inflazione si misura attraverso la realizzazione di un indice dei prezzi al consumo (IPC), strumento statistico in grado di misurare le variazioni nel tempo dei prezzi di un insieme di beni e servizi, cioè il paniere, indicativo degli effettivi dei consumi delle famiglie in uno specifico anno. L’Istat crea tre diversi indici dei prezzi al consumo: per l’intera collettività nazionale (NIC), per le famiglie di operai e impiegati (FOI) e l’indice armonizzato europeo (IPCA). Soffermiamoci su FOI (Indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie), indice che si riferisce ai consumi dell’insieme delle famiglie che fanno capo a un lavoratore dipendente, usato per adeguare periodicamente i valori monetari, ad esempio gli affitti o gli assegni dovuti al coniuge separato. Questo indice rileva il tasso di variazione dei prezzi di un paniere di beni e servizi rappresentativo della spesa delle famiglie.

Chiarito cosa sia questo indice, possiamo proseguire con la lettura della delibera di giunta comunale Contratto di appalto “Servizio di gestione integrata di igiene urbana e servizi accessori per il Comune di Forio per il settennio 2020-2027 CIG 8200396CD” contratto nr. 1245 di repertorio del 16.11.2020- Richiesta revisione prezzo da parte della ditta Supereco Sri. Indirizzi al RUP.
La delibera è un vero e proprio atto di accusa. E si legge a chiare lettere.

L’APPALTO
“Il Comune di Forio, nella persona del dott. Vincenzo Rando – è scritto proprio così -, con determina dirigenziale nr. 1007 del 16.09.2020 ha aggiudicato in via definitiva l’appalto pubblico per la gestione dei servizi di igiene urbana per il settennio 2021-2027 alla ditta Supereco srl; con determina dirigenziale n. 1174 del 26.10.2020 è stato approvato lo schema di contratto, poi sottoscritto con la ditta in data 16.11.2020 con il numero di repertorio 1245 di pari data; che in data 31.12.2020 è stato sottoscritto il Verbale di Consegna del Cantiere di Forio”.

IL CAMBIO DI RUP
“Lo scrivente Sindaco (Stani Verde, ndr) p.t. – continua la delibera -, in ossequio alla raccomandazione Anac prot. 4489 del 07.06.2022 che prevede la rotazione dei dirigenti ai fini della prevenzione della corruzione, ha posto in essere con il Decreto Sindacale nr. 43 del 12.09.2023 una rideterminazione e rimodulazione dei settori con avvicendamento dei funzionari titolari di P.O. r che a seguito del precitato decreto sindacale del 12.09.2023. è divenuto responsabile del Servizio di N.U. il dott. Francesco Schiano di Coscia e che lo stesso veniva nominato RUP del summenzionato appalto con D.G.M. nr. 237 del 29.11.2023”.

“Il dott. Francesco Schiano di Coscia – si legge ancora – nell’ambito delle proprie competenze, in ragione dell’ingente impatto che il contratto di appalto per l’igiene pubblica ha sulle uscite comunali, immediatamente si è attivato per verificare la gestione del servizio di nettezza urbana. Dalla disamina degli atti e della documentazione relativi all’appalto summenzionato ha evidenziato che la ditta SuperEco srl con nota Prot. 17597 del 25.05.2022 effettuava una richiesta di revisione dei prezzi che prevedeva una rivalutazione monetaria del 12.90% basandosi sui seguenti parametri: Costo del Personale (incidente nella misura del 50% del canone); Costo del Carburante (incidente nella misura del 30% del canone); Indice FOI – fonte lstat – (incidente nella misura del 20% del canone)”

Poi l’accusa viene, ancora una volta, evidenziata dalle parole della giunta “che la richiesta è stata accolta dal dott. Vincenzo Rando, precedente Responsabile del Servizio N.U. e precedente Rup dell’appalto in questione, e che per tale motivo è stata accordata alla Super Eco la revisione dei prezzi con decorrenza 01.01.2022, ed è stato determinato un nuovo canone periodico mensile pari ad € 420.930,03”.
Ora bisogna fare una piccola pausa e ricostruire gli anni. Il comune di Forio riconosce alla Super Eco una rivalutazione economica con effetto retroattivo del valore del 12,90% ,nonostante alla data della richiesta inviata al sindaco e al dirigente, l’indice veniva stimato al 7%. Il comune di Forio, tuttavia, però, riconosceva alla Super Eco una rivalutazione monetaria del 12,90%.

LA CORREZIONE.
Con l’arrivo del nuovo RUP, si attiva il contradditorio tra le parti proprio in relazione alla concessione della rivalutazione di maggio 2022. E il comune chiarisce che “l’art. 13 del CSA dell’appalto de quo disciplina la “variazione del corrispettivo contrattuale” e precisa che l’applicazione di tale istituto è comunque governata dal contraddittorio fra le parti ricorrendone presupposti e necessità.” Tradotto: il comune di Forio ha contestato alla Super Eco la richiesta approvata dal Comune a maggio 2022 sia nel metodo che nell’importo. Una variazione che, lo ricordiamo, era stata concessa al 12,90%, invece del 7% e senza contraddittorio.

Leggendo la delibera di oggi, la giunta fa emergere un altro particolare. “La ditta Supereco srl con nota acquisita al protocollo generale dell’Ente al nr. 3801/2024, ha chiesto il riconoscimento alla revisione periodica del prezzo ai sensi dell’art. 13 del CSA quantificata nel 10,03% del costo originario del servizio, secondo una determinazione tecnico/economica che si basava nuovamente su parametri relativi al costo del personale, costo del carburante, e indice FOI rispettivamente nella misura del 50%, 30%, e 20%” e che tale determinazione tecnico/economica comporterebbe una modifica del corrispettivo contrattuale determinando un nuovo prezzo del canone periodico mensile pari a euro 417.513,24.”

I CALCOLI SBAGLIATI DELLA SUPER ECO.
Questo è aspetto tecnico che il comune ha contestato alla Super Eco e che, invece, nel passato era approvato e riconosciuto.
“Il RUP dell’appalto in questione – si legge nella delibera -, dott. Francesco Schiano di Coscia, ha effettuato attività istruttoria in merito, ritenendo errato il riferimento ai suddetti parametri di cui alla nota prot. 3801/2024, precisando che il criterio di determinazione del quantum vede come unico riferimento l’indice medio del paniere di variazione dei prezzi per le famiglie di operai e impiegati (c.d. indice FOI) pubblicato ogni mese dall’ISTAT, chiarendo, altresì, che tale indice costituisce, il limite massimo oltre il quale l’operatore economico che ha eseguito il contratto non può spingersi nella determinazione del compenso revisionale (cfr. Cons. Stato Sez. V, Sent., (ud. 16-02-2023) 28-02- 2023, n. 2096; T.A.R. Lazio Roma Sez. lii quater, Sent., (ud. 12-04-2023) 17-04-2023, n. 6576). La domanda di revisione dei prezzi formulate dalla ditta SuperEco con nota prot. 3801/2024 prevede un incremento del canone pari al 10,03 % del costo del servizio. Che l’incremento dell’indice FOI nel periodo di riferimento intercorrente tra gennaio 2021 e dicembre 2023 è pari a 15,8 %”.
Ma veniamo al dunque. Cosa accade ora? Accade che con la nuova revisione dei prezzi autorizzata dal contraddittorio, produce una cura dimagrante per il costo della nettezza urbana.

La giunta prende atto che “La domanda inoltrata dalla ditta SuperEco Srl prevede un incremento del prezzo rientrante nel limite massimo dettato dal richiamato quadro normativo così come interpretato dal costante orientamento giurisprudenziale, garantendo al contempo un risparmio di spesa a Codesto Ente rispetto a quanto versato mensilmente fino a dicembre 2023”.

I VANTAGGI PER IL COMUNE
La delibera continua con la quantificazione di questi calcoli. Schiano Di Coscia e la giunta di Forio hanno riconosciuto la rivalutazione economica richiesta, ancorché compiuta con errori di calcoli, ma hanno preso atto dei vantaggi che ne derivano dalla stessa.
“L’applicazione dell’indice di 10,03% – scrivono Verde e gli assessori – quale revisione del prezzo al contratto de quo garantirebbe un risparmio netto all’Ente quantificabile in 41.001,48 euro annui, con riferimento al canone versato alla Supereco srl fino al dicembre 2023 ed in 262.733,88 euro annui se rapportato al canone massimo consentito sulla base dell’incremento dell’indice FOI nel periodo di riferimento (gennaio 2021 – dicembre 2023)”. Detto semplicemente, il comune di Forio ha accettato la rivalutazione degli importi richiesti dalla Super Eco e, rispetto a questo aumento, dovrà pagare 41.001,48 euro in meno ogni anno. E, tenendo presente i calcoli della Super Eco, ha evitato che la rivalutazione aumentasse di altri 262.733,88 euro.

A questo punto, c’è da fare la considerazione politica perché, è chiaro, che è la giunta che sta facendo sue le determinazioni del RUP. Di fatti, per farla breve, il comune di Forio riconosce un aumento del costo mensile dell’appalto della NU rivalutato all’indice FOI del 10,03%. Ma attenzione, quando era al 7%, lo stesso comune lo aveva rivalutato al 12,90% e oggi, 2024, il massimo possibile è il 15,8%. Ora si capisce meglio.

E GLI ALTRI SOLDI?
Ai lettori attenti, tuttavia, sarà balzato agli occhi un altro particolare. Alla luce di quanto abbiamo letto nella delibera di giunta che, è evidente, la Segretaria dovrà inviare alla Corte dei Conti, è chiaro che la Super Eco ha percepito dal 01.01.2022 fino al dicembre 2023 un aumento che potremmo definire ingiusto anche se, da parte sua, la società di Ciummo potrebbe rivolgere la medaglia e dire “il comune me lo ha riconosciuto, non sono problemi miei”. A questo punto, ragionando semplicemente, chi risarcirà l’ente? Ecco perché in apertura abbiamo parlato di danno erariale. Ma questa è una storia ipotetica e futura e quindi ci stoppiamo qua non prima di aver rimarcato che, ad occhio e croce, stando agli spifferi, sembra che la somma percepita in più si aggiri attorno ai 240 mila euro. Ma questo è ancora tutto da accertare, rispetto, invece, a tutto il resto.

Questo è il primo atto pubblico, vero e proprio, che accende i toni del dibattito e inizia a mettere nero su bianco quelli che sono stati i rapporti tra la Super Eco e il Comune di Forio. Ma siamo sicuri che non è neanche l’ultimo. Tutt’altro!

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