fbpx
mercoledì, Maggio 1, 2024

Serie D. Il personaggio. Nicola Talamo tra quella maledizione spezzata e il lungo abbraccio gialloblù

Gli ultimi articoli

L’accelerazione di Bisogno, il contatto con un difensore e il fischio dell’arbitro. Il cronometro dice 92.27. Proteste e polemiche in campo e tra le panchine, c’è chi prova a convincere il direttore di gara e chi tenta di “rovinare” il dischetto. Lo specialista Baldassi è stato appena sostituito, Giacomarro è out per infortunio e la responsabilità può ricadere su un solo calciatore.

In campo tutti si voltano per catturare l’espressione del suo volto, sugli spalti dello stadio Mazzella si rincorre la voce: “L’ha presa lui”. La sfera sotto il braccio, la folla di calciatori a disturbarlo ma l’attenzione è alta. Perché la posta in palio è importante e gli occhi dei tifosi sono puntati su quella mattonella. Il numero 7 si distanzia dal caos e posiziona il pallone dagli undici metri, con Florio a “difenderlo”. È il momento più atteso, quello cercato e voluto. È Nicola Talamo.

L’attaccante ingaggiato in estate per aiutare l’Ischia Calcio con i suoi gol e trovatosi invece a dover affrontare un lunghissimo digiuno. Il suo contributo non è mai mancato in termini di impegno, di applicazione e di lavoro per la squadra. Tuttavia, la voce reti è rimasta bloccata per tanto, troppo tempo. Fino all’ultimo sabato. È il 94.44 quando il centravanti prende la rincorsa, tredici secondi dopo impatta e una frazione più tardi rompe la maledizione. Poi la maglietta tolta, la corsa sotto il settore dei tifosi con le braccia spalancate, l’abbraccio corale con il gruppo e l’emozione sul viso. È il match winner del “Mazzella”, in una delle partite probabilmente più complicate per i colori gialloblù.

Giocata in dieci per circa 70’, affrontata con alcune defezioni importanti a centrocampo e contro un avversario chiuso. Il sigillo che vale tre punti pesanti e che consente al club di continuare a sognare, lì in alto con le corazzate del girone. E il classe ’96 di Pozzuoli torna ad esultare a distanza di sei mesi. Ventidue gare consecutive senza gol, contro l’Atletico Uri però l’occasione è troppo ghiotta. E Talamo non ci pensa due volte, è glaciale e riscatta gli errori del passato.

Dopo il filotto personale tra fine settembre e inizio ottobre, con quattro marcature di fila in tre uscite, c’è stata la brusca frenata per l’ex Nocerina. I rigori sbagliati contro San Marzano e Boreale hanno inciso sulla vena realizzativa dell’attaccante che, dal canto suo, ha sempre mostrato serietà e abnegazione. Non solo duelli con gli avversari e intenzioni prettamente offensive, il bomber isolano ha spesso abbassato il suo raggio d’azione per partecipare alla manovra e per legare il gioco, dando la possibilità ai compagni di inserirsi negli spazi. Nel corso del campionato, oltre alla mancata precisione in area di rigore, il ventottenne – con le candeline spente lunedì – è stato pure sfortunato. Il timbro al fotofinish, che ha steso l’Atletico Uri, può dare il via alla rinascita di Talamo in zona-gol, deciso a rincorrere la continuità nel prossimo appuntamento in programma al Mazzella, contro il Gladiator.

L’Ischia, terza in classifica e con un gap notevole sulla sesta posizione, ha il mirino puntato sulla seconda piazza, occupata dalla Nocerina e con un vantaggio di appena due punti. Mister Enrico Buonocore e il suo staff si aggrappano altresì ai sussulti di Nicola, valida pedina soprattutto sul piano tattico. “È stato encomiabile e la rete è il giusto premio”, ha detto Simone Corino al termine dell’ultimo match. E poi c’è l’immagine più bella, quel lungo abbraccio con i compagni. Pastore ha spiegato: “L’emozione è stata forte, soprattutto per lui. Non vi nascondo che ci siamo emozionati perché lo viviamo tutti i giorni e sappiamo quanto ha sofferto”. Talamo si è ritrovato e ora non vuole più fermarsi.

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Gli ultimi articoli

Stock images by Depositphotos