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martedì, Aprile 30, 2024

Sandra Malatesta: “Il prof. Cenatiempo mi ha cambiato la vita”

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E io sto scrivendo ma vorrei gridare e correre in giro per la casa per la notizia che mi ha appena dato Gaetano. Stamattina il sindaco Enzo Ferrandino a nome dell’amministrazione comunale di Ischia, ha consegnato al professore Giovanni Cenatiempo la Civica Benemerenza, per le sue doti di umanità, di conoscenza della matematica che ha saputo trasmettere a tanti giovani che si sono affidati a lui e all’incredibile senso dell’ironia che lo caratterizza.
Io adoro quest’uomo e credo che tanti gli vogliano bene. Il mio ispiratore al modo di insegnare, colui che mi ha, nel vero senso della parola, cambiato la vita.

Dovete sapere che alle scuole medie avevo un prof. di matematica così severo, ma così severo, che io avevo solo paura di lui, ci dava del lei, ci girava intorno mentre eravamo alla lavagna, e fumava tanto. Non dirò il nome perché è morto e perché era un prof preparato e a modo suo molto infelice, e crescendo ho capito quel suo modo di essere, e anche che mi ha trasmesso ordine nel procedere e a imparare a riflettete un attimo prima di parlare.
Così ero ciuccia (come si diceva allora) in matematica. Ogni mattina trovavo scuse per non andare a scuola quando c’era lui, non capivo niente, avevo solo paura per tutta l’ora. Allora mio padre, che era amico di Giovanni Cenatiempo, gli chiese di aiutarmi. E quei giorni sono in me. A Via Quercia su quella salita, intorno a un grande tavolo tanti ragazzi e ragazze e lui, sorridente sempre e mai nervoso, si barcamenava tra esercizi di classi diverse a partire dalle medie e fino all’università.

E quei suoi proverbi, uno tra tutti : “San Pasquale Baylonne protettore delle donne, fammi trovare un bel marito dolce caro e…..come a te tale e quale, o glorioso San Pasquale”.
E ancora, mentre facevo un esercizio di geometria, mi diceva: “Disegna un corbiococco a forma di triangolo”. Fin dalla prima lezione un senso di leggerezza mi prese. Ridere con lui mentre facevo finalmente qualcosa che pensavo impossibile. Lui mi tranquillizzava, diceva che no non era vero che non capivo niente, ma che dici, iammnen fai così come ti dico. E io ho fatto come mi ha detto.

Caro prof.Giovanni io che in passato non sono mai riuscita a darti del tu, anche se me lo chiedevi spesso, ora lo trovo del tutto naturale e voglio dirti che per me sei qualcosa di immenso che ha aperto la mia mente, quasi come se tu avessi avuto una chiave magica. Ma come hai fatto? E tu mai a vantarti.
Sempre umile e sempre dolce. Quanta pazienza avevi e hai. Quanti ragazzi ti devono tanto.

La tua strana matematica l’hai passata a chi ti ha ascoltato. E di colpo, in terza media cominciai a controllare la paura e il prof severo mi girava intorno dicendo: “Vediamo quanto resiste la signorina Malatesta questa volta alla lavagna” e la signorina Malatesta resisteva sempre di più, sempre di più fino a scegliere di voler insegnare una strana matematica proprio alle scuole medie, per dare ai miei alunni la voglia di capire senza paura. Venni solo per un anno da te e mi servì per sempre. Di colpo ogni cosa scivolava nel mio cervello e tanti amici che sono stati in classe con me ancora oggi mi chiedono come abbia fatto a insegnare proprio matematica quando invece ero bravissima in Italiano. E io rispondo che è stata una specie di sfida grazie al prof Giovanni Cenatiempo. Si tu, mio amato prof, credimi vivo questo momento come al solito, in modo esagerato, e tu mi dicevi sempre che non fa niente, che non dovevo cambiare, perché ognuno deve seguire la sua natura. Come devo dirti che sei una persona unica? Dove hai trovato la saggezza, l’ironia, la bontà che ti caratterizzano? E vogliamo dire di quanti ragazzi hai aiutato senza farti pagare?

Si diciamolo anche se tu non vorresti, diciamolo che sei stato ore ed ore lì intorno a quel tavolo senza mai apparire stanco. Sai che quando a scuola un mio alunno si avviliva gli dicevo di me? Si dicevo se ho capito io la matematica dove non prendevo mai più di quattro fino in seconda media, la capirai anche tu, seguimi quando spiego, io sono pronta a spiegarti quante volte in seconda media, la capirai anche tu, seguimi quando spiego, io sono pronta a spiegarti quante volte vuoi, io voglio che tu sia felice e rilassato, il resto verrà di conseguenza.
Caro prof Giovanni hai capito quante cose hai fatto per me? E capisci che tanti che leggeranno penseranno le stesse mie cose? Eppure lo so, mi sembra di vederti lì a casa tua quasi sorpreso di questa onorificenza, a dirti ma come mai ma perché che ho fatto.

Meritavi tutto questo e ci tengo a ringraziare Enzo Ferrandino, e tutta l’amministrazione comunale, per aver fatto quello che da tanto si doveva fare. Grazie di cuore sono felice io per lui, sono allegra io per lui, si perché il prof Giovanni Cenatiempo pensa di non meritare niente. Lui è uno che ha scelto di dare, di moltiplicare l’amore, e non si aspetta niente perché, chi come lui regala a mani piene, è già talmente ricco e talmente sereno che tutto gli basta un poco di più. Ma questa volta prof Giovanni, sii fiero e non pensare a niente, meritavi si meritavi, sei unico, sei caro, sei simpatici, sei preparato, sei sei sei… ti voglio tanto bene e ti stimo…

1 COMMENT

  1. Grande Prof. Cenatiempo. Quanti ricordi bellissimi attorno a quel tavolo. Tu mi hai insegnato quanto sia semplice e bella la matematica ed anche la geometria… ed adesso insegno ai miei figli nello stesso modo in cui tu hai insegnato a me… sempre col sorriso sulle labbra… Sei un grande. Firmato: Generale di corpo sciarmato… come dicevi tu

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