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venerdì, Aprile 26, 2024

Rizzoli, dichiarato lo stato di agitazione dei lavoratori

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I sindacati contro turni  e nuove disposizioni

Ida Trofa | Sindacati ancora sul piede di guerra. In una nota pepatissima ed irata al Direttore Sanitario P.O. Rizzoli Ischia, Dott. Luigi Capuano, per conoscenza inviata anche al direttore Sanitario dell’ASL NA2 N, la dottoressa V. Scafarto, lamentano la sospensione dei turni del personale O.S.S.
Ma non solo. Sono molte e ataviche le questioni poste sul tavolo dai sindacati nel merito dello stato in cui versa l’Ospedale Anna Rizzoli. Tra queste le criticità del Pronto Soccorso, i problemi del reparto di Medicina e i LEA.
Nel merito dei turni e del personale, le OO.SS di Cgil, Cisl, Uil in relazione alla turnistica ne chiedono la sospensione. Per i sindacati la stessa determinerà una serie di disservizi operativi ed il “demansionamento”.
«E’ opportuno ribadire che in precedenza vi era una turnistica diversa, con assegnazione del personale O.S.S. in U.O.C. e personale dedicato al P.S. (reparti). Questa tipologia organizzativa “concertata” con le O.S.S. ha consentito negli anni un mantenimento di assistenza efficace, continuativa e di equilibrio senza che si ingenerasse un demensionamento infermieristico delle U.O.C. di degenza” spiegano gli esponenti di CGIL Bruno Di Giacomo e Luigi Villani unitamente a G.A. Esposito e Gaetano Di Martino di CISL e alla UIL di Ciro Chietti e Filomena Mattera.
“L’attuale modello organizzativo di tale turnistica non concertato con le OO.SS. dimostra tutta la sua lacuna, volto ad un atteggiamento autoritario dell’attuale Piano Organizzativo Infermieristico che va a discapito delle professioni infermieristiche e svuota i reparti dagli O.S.S. demensionando gli stessi, non dando responsabilità nella definizione di appartenenza alle U.O.C. di degenza”. Per i sindacati questa scelta da parte di vertici sanitari genererà confusione e una de responsabilità degli stessi operatori incardinati nelle U.O.C.
“Ancora una volta, nonostante un incontro voluto dalle OO.SS. con i direttori dei Presidi Ospedalieri e con il Direttore Sanitario ASL NA 2 Nord dove è stata ribadita la necessita di percorsi comuni e di confronti, di concertazione, esce fuori un turno non condiviso” tuonano i sindacalisti ospedalieri.
“Le OO.SS. chiedono con fermezza la sospensione del turno del mese di marzo per dare continuità alla turnazione in essere nei mesi precedenti, in attesa di un incontro con il Direttore Sanitario del P.O. Rizzoli. Nel contempo dichiarano lo stato di agitazione del personale Oss. FP CGIL FP CISL FPL UIL”.
Insomma non si placano le polemiche e proseguono le rivendicazioni dei lavoratori del nosocomio lacchese. Per i sindacati senza dialogo non ci sono margini per fermare l’inesorabile avanzata verso la dichiarazione di un nuovo sciopero dei lavoratori.
“Dopo che la CGIL- CISL -UIL dell’ospedale Rizzoli hanno ottenuto l’assemblea con le segreterie aziendali, un assemblea ricca di tematiche in cui il personale dell’ospedale lacchese e territorio ischitano è stato protagonista, arriva la nuova tegola” dichiara Gaetano Di Martino a Il Dispari.
“Stiamo parlando di un’isola che viene visitata dal mondo intero ma con difficoltà ospedaliere e organizzative notevoli. Parliamo delle criticità presenti in previsione dell’avvio del triage al pronto soccorso. Un pronto soccorso per il quale non si sa ancora con quali criteri e numero di personale ed infermieri o OSS si intende imboccare i percorsi da percorrere. Ancora c’è un reparto di medicina con 17 posti letto che fa più di 1.200 ricoveri annui con solo 2 unità infermieristiche in previsione dell’estate da affrontare ed infine si e voluto fortemente questa assemblea con i vari responsabili aziendali affinché si possa definire un percorso legato al disagio e soprattutto ad una diversa organizzazione di lavoro che tenga ad assicurare i LEA per garantire la salute ai cittadini di Ischia”.
Insomma, per i lavoratori e i sindacati i nodi da sciogliere, oltre alle riunioni ed alle dichiarazioni di intenti, sono tanti e meritano una risoluzione se non si ci vuole insabbiare nel circolo vizioso degli incontri fini a s stessi.
Incontri in cui si discute sempre dei soliti ed annosi problemi che tutti, vertici ASL in primis, ben conoscono. Bisognerà per questo recuperare con direttive costruite giorno per giorno in maniera condivisa e cosciente. Direttive che non vadano a discapito dei dipendenti violandone i diritti.

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