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lunedì, Maggio 6, 2024

Serie D. Ischia, tante gioie ma la gestione va migliorata

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Dal gol ritrovato ad un nuovo errore dal dischetto. E quel colpo di testa che grida ancora vendetta. È l’immagine della stagione particolare di Nicola Talamo, acquistato in estate dall’Ischia che gli ha affidato le chiavi del reparto avanzato.

L’ottimo inizio stagionale, i rigori sbagliati e il lungo digiuno. Il centravanti era riuscito a sbloccarsi con il penalty contro l’Atletico Uri, consegnando la vittoria ai gialloblù al 94’. Poi qualche occasione sprecata nel derby con il Gladiator e l’opportunità dagli undici metri sul campo del Trastevere: il duello dal dischetto lo vince Semprini che gli nega l’esultanza.

Eppure resta quell’incornata forte, precisa e diretta all’incrocio, stoppata dalla mano di Crescenzo sulla linea di porta. Dopo il duello perso con l’estremo difensore, si riscatta parzialmente con una prestazione fatta di sponde e di suggerimento per i compagni. Indietreggia, si porta sulla trequarti e viene a legare il gioco, per dare poi il via agli inserimenti delle mezzali.

Mister Corino, al termine della gara vinta dai gialloblù, commenta: “Sì, è vero, i rigori sono stregati. Cinque secondi prima però ha fatto uno stacco di testa che è clamoroso, aveva messo il pallone all’incrocio dei pali. C’è stata quella mano che gli ha negato la rete ed è arrivato questo calcio di rigore. Anche contro il Trastevere ha fatto una prestazione importante, non era semplice perché gli avversari si sono schiacciati quando sono rimasti in dieci.

Trovare spazi non era facile. Il ragazzo ha dato l’anima, il penalty purtroppo l’ha fallito, ma ci teniamo il colpo di testa: quello stacco e quella forza si vedono in altre categorie”.

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