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venerdì, Aprile 26, 2024

Nervi tesi a Palazzo Bellavista, scontro tra Castagna e Mennella!

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Vengo trattato come un delinquente e questo non è più tollerabile” tuona il sindaco rincorrendo per gli uffici l’ex sindaco che tenta di tagliare corto senza troppo successo. Mennella aveva ribattuto ad una domanda di un dipendente commentando in dialetto: “Qua sopra sono un manipolo di stolti”, ovvero: “Song na vrangata e’ sciem!”. La frase, udita dal primo cittadino, che si muoveva per il municipio in compagnia del segretario Nunzio Anastasio ha innescato la miccia. Una esplosione fragorosa ha lasciato tutti ammutoliti. Uno scontro cruento a tratti esilarante tra i due che la dice lunga sulla reciproca stima. Attimi di tensione ed un vero e proprio giovedì di passione si sono vissuto al primo piano del Napoleon. Nel faccia a faccia si è inserito anche il segretario Anastasio lamentando la brutta accoglienza riservatagli e gli attacchi frontali, senza esclusione di colpi, indirizzatigli nonostante il neo inserimento nei ranghi comunali. Presunto colpevole ancora Luigi Mennella. Mennella ovviamente non ha lesinato repliche e la netta stroncatura. In ciò dichiarando, senza mezzi termini, che personalmente del segretario a lui interessa solo il ruolo e la correttezza nell’operato, per il resto ha ritenuto di confermare quanto detto sia sugli occupanti del municipio che sul segretario stesso. Per Mennella resta il marchio stolti, nessuno escluso. A Castagna, nel “sanguinoso” scambio di invettive, invece, suggerisce la querela e di rivolgersi alle autorità qualora ritenesse offensivo l’atteggiamento. Castagna ha replicato di non essere avvezzo alle denunce, non sarebbe nel suo stile, per il suo antagonista si tratterebbe di null’altro che debolezza e mancanza di coraggio nell’agire o, tutt’al più, di assenza di motivazioni. Vani i tentativi di Mennella di spiegare che il commento sugli stolti non era rivolto alla persona nello specifico, ma al manipolo di soggetti che alberga nel palazzo municipale. La spiegazione però non ha convinto Castagna che ha continuato a tampinare Mennella con il segretario al seguito contestando cose fatti ed atteggiamenti della opposizione tesi a sminuire la figura istituzionale e l’uomo. A nulla sono valsi i tentativi di mediazione di Anastasio. La polemica continua a riservare strascichi. Castagna ormai sembra avvinto dalla sindrome da “delinquente”, uno status vittimistico, senza dubbio poco confacente, ma molto efficace in sede elettorale. Luigi Mennella aveva solo chiesto alla segretaria particolare del sindaco copia degli atti sulla cessione del camposanto alla AD Progetti. “Un’altra trastola!” rincara la dose l’architetto. Nel registrare la richiesta d’atti del Mennella anche il capo dell’UTC D’Andrea ne aveva richiesto copia. Evidentemente la rapida firma apposta per dare il là alla privatizzazione del cimitero, non aveva consentito al genero di Gaetano Grasso una lettura accurata della procedura. La cosa, la strana richiesta di copie, ha suscitato fin anche i dubbi e le perplessità di molti suoi colleghi che, appunto, si sono rivolti al Mennella per capire il perché della richiesta. Da qui il serafico e tagliente commento sulla “Manciata” e sugli “scemi“. Mai parole furono cosi penetranti e capaci di colpire al cuore il capo del governo locale che quasi certamente ancora sta ragionando e protestando solo al pensiero del barbuto consigliere. Castagna nella sua sfuriata non ha risparmiati nessuno e persino i dipendenti comunali sono finiti nella bufera di un giorno di ordinaria follia comunale.

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