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lunedì, Aprile 29, 2024

La magistratura non cambia mai… Come la sinistra!

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ATTORE E SPETTATORI DI ANNA FERMO. Caso Crosetto: Le parole del ministero della Difesa riaprono lo scontro tra politica e magistratura? Forse si, forse no! Dopo il polverone, Crosetto frena, ma il plotone di esecuzione ha ancora il fucile carico e ben puntato contro di lui ed il Governo Meloni

Io penso che non ci sia uno scontro tra politica e magistratura, credo che si debba sempre ricordare che, per chi viene da destra, chi serve lo Stato è sempre un punto di riferimento. Quindi questa idea che ci debbano essere scontri tra i poteri dello Stato, tra persone che, in ogni caso, servono lo Stato secondo me è sbagliato. Questo non vuol dire non segnalare che poi, come in ogni ambito, ci sono dei problemi e il problema in una piccola parte della magistratura è ritenere che i provvedimenti di alcuni governi che non sono in linea con una certa visione del mondo debbano essere contrastati, come accaduto per esempio sull’immigrazione”.

Giorgia Meloni non le manda a dire da Dubai e risponde così alla domanda che le viene rivolta sulle parole del ministro Guido Crosetto . “Io ho trovato francamente un po’ fuori misura, ad esempio dire che la riforma costituzionale aveva una deriva antidemocratica, cioè a me sembra che queste dichiarazioni, che vanno bene per la politica”, siano sopra le righe se fatte dall’Anm, “per cui questo non si può non notare, perché è una realtà. Non vuol dire aprire uno scontro tra un mondo e un altro mondo, no, significa segnalare dove ci sono delle cose che obiettivamente sono un po’ fuori dalle righe. Ma penso che poi vada guardato come, dall’inizio del nostro governo, noi abbiamo lavorato per rafforzare il lavoro della magistratura nel fare il proprio lavoro, nella lotta alla mafia. Su questo io sono sempre schierata dalla stessa parte, con quella stragrande maggioranza di magistrati che pensano che il loro lavoro sia questo e non contestare le scelte di una politica che non condivide”.

Ci risiamo, ogni occasione è giusta per attizzare il fuoco contro Meloni e Company, sicché, francamente, non se ne può davvero più!
Il ministro Guido Crosetto, dal canto suo, prima di rispondere in Aula, in missione a New York dove ha partecipato a incontri all’Onu, aveva già lanciato un segnale per “calmare le acque” proprio dopo le polemiche legate alle sue dichiarazioni in un’intervista al Corriere della Sera. Ebbene, dice Crosetto: “Mi sto chiedendo da un giorno e mezzo che cosa ci fosse da calmare in un’intervista in cui ho detto quasi un’ovvietà. Non so cosa sia stato stralciato, non mi occupo di giustizia ma di difesa”. “Probabilmente ho sbagliato a parlare di domenica, non avevano altri argomenti, hanno utilizzato un passaggio di un’intervista che è stata molto più dura in altri settori”. “In Italia ogni tanto si formano bolle per riempire il vuoto politico, stavolta sono stato oggetto io, ma va bene così, non ha cambiato i miei programmi, infatti sono qui a parlare di cose più serie”.

Ma in dettaglio, cosa viene imputato a Crosetto, cosa ha detto davvero di così grave?
Ecco le parole della discordia, stralciate da un discorso molto più ampio: “L’unico grande pericolo per il governo è l’opposizione giudiziaria” e poi, “sono a conoscenza di riunioni di una corrente della magistratura in cui si parla di come fare a ‘fermare la deriva antidemocratica a cui ci porta la Meloni’”, paventando la possibilità che prima delle Europee la magistratura agisse con inchieste mirate per colpire il centrodestra.
Effettivamente, non ci vedo nulla di nuovo, anzi, solo una conferma, tra l’altro blanda, di un modus operandi della magistratura, o meglio, di una certa corrente della magistratura, che fa questo da sempre e continuerà a farlo, per il solo gusto di conclamare a più riprese uno strapotere che dura da secoli nel nostro paese. Possono cambiare i regimi quanto i governi, ma la magistratura resta sempre lì a dare sfoggio di se e della casta che sa ben rappresentare. Or dunque, dov’è la novità? Cosa ha mai detto Crosetto di così strano e grave? Ci dovremmo essere abituati, ahimè, a questo stato di cose.

Non fa una piega, che poi, nel rettificare le dichiarazioni lanciate dal Corriere, il ministro della Difesa ha chiarito che non teme affatto per la stabilità del governo. “No, assolutamente no – ha risposto alle domande dei giornalisti – per nulla. I governi si poggiano in un sistema democratico e si basano sulla maggioranza parlamentare e mi pare che questo governo abbia una solidissima maggioranza parlamentare, e poi si basano sulla reale forza di un’alternativa, che in questo momento non mi pare di intravedere dal punto di vista politico”.
“Stupefatti”, “denunci e riferisca all’Antimafia”, “irresponsabile”. Questi i toni non solo dell’Anm, ma anche delle opposizioni, a commento delle parole di Guido Crosetto quasi avesse lanciato un inquietante allarme sulla “opposizione giudiziaria” che sarebbe, come abbiamo già detto, l’unico grande pericolo per Meloni e il governo. Bha!

” Affermazioni gravi, che peraltro avvengono a pochi giorni dall’udienza preliminare che si terrà a Roma a seguito dell’imputazione coatta del sottosegretario Delmastro Delle Vedove. Se il ministro sa qualcosa che mette in pericolo la sicurezza nazionale, lo dica. Diversamente, la smetta questo governo di lanciare velate minacce e di lamentare infondati complotti, cercando di nascondere le difficoltà della manovra di bilancio”. Debora Serracchiani, responsabile Giustizia nella segreteria del Pd è così che commenta, chiaramente sorprendendoci per la fantasia. Walter Verini, capogruppo dem in commissione Antimafia le ha fatto da coro: “I parlamentari Pd della commissione Antimafia chiedono di fissare al più presto l’audizione del ministro della Difesa, Crosetto” perché “è necessario che riferisca prima possibile al Parlamento”.

“Dopo la Brigata Wagner, i benzinai e la Corte dei Conti, ora i nuovi nemici dell’azione del governo Meloni sono diventati i magistrati”, ha scritto invece Giuseppe Conte. “L’accusa mossa ai magistrati è gravissima e un ministro della Repubblica ‘responsabile’ non può non rendersene conto: sostenere che correnti della magistratura si riuniscono per deliberare ‘opposizione’ a un governo giudicato ‘antidemocratico’ significa accusare una parte della magistratura di finalita’ ‘eversive’. Se il ministro Crosetto ha informazioni così gravi e rilevanti deve andare immediatamente in Procura”.
Chiaramente, queste sono solo alcune delle dichiarazioni di una opposizione senza argomentazioni contro questo Governo e che dunque si appiglia costantemente al nulla pur di dire qualcosa.
Non si può non immaginarli, questi Leader, tutti intenti a trascorrere le loro giornate davanti alla Tv o alla ricerca di parole da attaccare, piuttosto che lavorare a soluzioni per il nostro paese Italia. Va da se che perdano le elezioni! Sono più pettegoli che politici!

«Sono profondamente colpito dal tentativo di mistificazione delle mie parole. In questi giorni è stato messo su un plotone di esecuzione ad personam…Non ho detto che a me raccontano di incontri segreti, di cospirazioni. Do lettura di alcuni interventi pubblici che io reputo gravissimi sulla questione giustizia. Io ho totale fiducia nella magistratura ma so discernere, mi riferisco ad alcune cose pubbliche che ho sentito in cui qualcuno ha parlato di una magistratura che deve avere “una fisiologica funzione antimaggioritaria a tutela dei diritti». «Apro un tema di cui dobbiamo discutere prima o poi: questo scontro tra politica e magistratura dovrà finire. Io ho trovato alcuni magistrati – ho sentito esponenti di Area – che vedono nel governo un attacco alla magistratura, quasi che non voglia farla lavorare. C’è chi ha detto che il ruolo della magistratura deve essere quello di riequilibrare la volontà popolare. Ma chi ha responsabilità deve essere terzo: pensate se questa frase l’ avesse pronunciata un generale o un prefetto» ha aggiunto il ministro della Difesa. E ancora: «Non penso che esista un organo dello Stato che sia contraltare di un altro e che la magistratura debba ’limitare l’esercizio della volontà popolare perché ci sono tempi in cui c’è bisogno di riequilibrio’, come ha detto qualcuno» ha chiosato Crosetto riportando frasi di Stefano Musolino, segretario di Magistratura democratica. Poi ha aggiunto: «Parliamo anche di numeri: ad esempio dei 30.778 innocenti in manette negli ultimi 20 anni, disconosciuti, non importanti. Possiamo parlare di tutto se volete». In aula «c’era poca gente. Ringrazio Schlein e Conte per la loro presenza. Hanno dimostrato che era vera la loro attenzione, mi è dispiaciuto che tanti di quelli che in questi giorni avevano detto che era grave non ci fossero questa mattina» ha rimarcato Crosetto uscendo dall’Aula della Camera dopo l’interpellanza sulla giustizia.
Ecco, alla fine non c’erano i grandi accusatori dell’ultima settimana, lì , in Parlamento, in Aula, dove avrebbero dovuto rimarcare le loro argomentazioni. No, non c’erano, a comprova che questi attacchi,come al solito, non sono altro che fumo da lanciare all’opinione pubblica, tanto, chi se ne accorge che oltre a fare chiacchiere altro non facciamo? Vergogna!

Poi, sarà una coincidenza, ma, neanche il tempo di chiudere la polemica sull’«opposizione giudiziaria» evocata da Guido Crosetto, che il caso di Andrea Delmastro è tornato a scuotere Palazzo Chigi.
“Dopo l’imputazione coatta disposta dal gip, il sottosegretario alla Giustizia è stato rinviato a giudizio dal gup di Roma con l’accusa di rivelazione del segreto d’ufficio per la vicenda di Alfredo Cospito. Il riferimento è ai contenuti “passati” dall’esponente di maggioranza al suo compagno di partito in Fdi (e coinquilino all’epoca dei fatti), Giovanni Donzelli, riguardanti i colloqui tra il leader anarchico e alcuni boss mafiosi nel penitenziario di Sassari. Confidenze che lo stesso Donzelli utilizzò poi per attaccare in Parlamento alcuni membri del Pd, “colpevoli” a suo dire di aver fatto visita a Cospito in carcere. Scontata la precisazione del ministro degli Esteri, costretto a chiarire che le sue parole si riferivano a questioni di principio e non a casi particolari di cui qualcuno ha sospettato fosse a conoscenza”.
Certa Magistratura non si smentisce mai e mai cambierà … proprio come certa Sinistra!

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