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giovedì, Maggio 16, 2024

Kiss or slap? | #4WD

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Daily 4ward di Davide Conte del 2 dicembre 2023

“Ma quale patriarcato e patriarcato. Le polemiche di certe attiviste e intellettuali in merito alla serissima questione dei femminicidi sembrano risentire troppo di quel manicheismo radicale da cultura woke, che non ci porterà da nessuna parte. Qui, semplicemente, non ci sono più i padri di una volta, che dicono no e insegnano ai ragazzi a essere uomini, a trattare le donne come si dovrebbe, con rispetto, e a gestire la frustrazione di un no, di un fallimento. Abbiamo bamboccioni viziati e mammoni a cui tutto è dovuto, senza spina dorsale, che piagnucolano al primo fallimento, abbracciano orsacchiotti, e poi diventano delle belve all’improvviso, proprio perché diseducati alle difficoltà della vita e dei rapporti. Se avessi mai malmenato una ragazza, mio padre mi avrebbe insegnato l’educazione a forza di ceffoni. Questi sono i risultati anche del “padre amico”. Certe femministe non stanno capendo. Se distruggi la famiglia, distruggi la morale e l’educazione, e cresci generazioni di figli inetti, buoni a nulla e capaci di tutto.“

Angelo Bruscino, su HuffingtonPost.it, con queste parole ha risposto a mio avviso nel migliore dei modi alla stucchevole polemica sul patriarcato che certi intellettualoidi vicini alla solita sinistra, senza per questo escludere molti giornalisti di grido, hanno voluto montare a fini squisitamente politici pur speculando impunemente sulla morte della povera Giulia Cecchettin e sul dolore della sorella Elena. Un dolore, il suo, espresso attraverso quell’appello poco condivisibile ad un esame di coscienza degli uomini (anche quelli innocenti) per le loro mancanze di rispetto “che almeno una volta nella vita hanno avuto verso una donna e per l’evidente privilegio di cui godono nella nostra società”.

Se oggi, come dice Elena, anche un catcalling o un commento “da spogliatoio” rappresentano la patogenesi della violenza sulle donne, mi chiedo come dover interpretare fenomeni cosiddetti di costume a parti invertite, come l’ostentazione del corpo quale vero e proprio strumento di lavoro e di profitto. Conoscete, ad esempio, l’ultima moda americana? Si chiama “kiss or slap”! Ci sono decine di ragazze giovanissime, anche molto belle e poco vestite, che affollano ad esempio le strade di Miami Beach, ti avvicinano (con un/una basista che filma di nascosto) e ti chiedono: “Scusa, posso farti una domanda? Mi dai un bacio o una pacca sul culo (kiss or slap, appunto)?”, per poi allontanarsi e riproporre a centinaia di migliaia di follower un video di cui ci si trova inconsapevolmente protagonisti e lucrare sull’indicizzazione da favola dei loro profili. E quale sia l’attuale “privilegio maschile” qualcuno un giorno me lo spiegherà. Forse.

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