Ha strapazzato lo Stasia mettendo una seria ipoteca sul discorso salvezza. Domenica felice per Il Real Forio che ,dopo le fatiche della gara, può concedersi, come afferma il proprio allenatore, il pranzo domenicale tanto di moda sulle isole: bucatini e coniglio. Al termine della gara, l’allenatore del Real Forio, Giovanni Iovine, parla della partita, delle tensioni che vi sono state con lo Stasia (e che sono proseguite poi anche dopo la gara), nonché dei progetti futuri.
È una Domenica felice per il Real Forio. I suoi ragazzi rifilano ben sei gol allo Stasia, dominando nei novanta minuti di gioco, ed archiviano la pratica salvezza.
“È stata una partita da bucatini e coniglio, nel senso che finalmente possiamo tornare a casa per goderci il pranzo domenicale tipico delle isole. Il top per noi: bucatini, coniglio, patate cotte nella sugna ed un bel dolcetto. Oggi ce lo godiamo fino in fondo”.
Senza nulla togliere ai suoi ragazzi, si aspettava uno Stasia diverso? Nucci e compagni non mi hanno dato la sensazione di essere una squadra con l’acqua alla gola e con la necessità di fare assolutamente punti.
“Dobbiamo essere onesti: a loro mancavano quattro calciatori importanti. Lo Stasia non aveva a disposizione il centravanti Borrelli, calciatore temibile, nonché Perna, un atleta molto veloce e già autore di quattro reti. A questi due, aggiungiamo il difensore centrale assente per squalifica. E poi voglio dire una cosa che in genere non si dice: ad una certa età, indipendentemente dal ruolo ricoperto, è il caso di sedersi sulla panca, perché continuando a restare in mezzo al campo si concede solo un vantaggio all’avversario. Domenica la presenza nell’undici titolare ospite di alcuni calciatori un po’ avanti con gli anni ci ha dato una mano. Noi abbiamo tanti giovani che hanno grande voglia di correre, abbiamo schierato quattro 96’, due 98’, ed abbiamo fatto debuttare un 99’ (Maltese ndr). I nostri ragazzi possono avere qualche carenza sul piano tecnico, ma hanno tanta birra nelle gambe e a loro bisogna contrapporre anche tanto dinamismo”.
Tra i giovanotti, si è rivisto oggi in campo Franco Verde, schierato titolare tra i pali.
“Senza girare attorno all’argomento: ho visto Franco Verde compiere ancora delle belle parate. Claudio Mazzella rientrerà sicuramente, ma adesso Verde ci sta dando qualcosa in più, anche nella grinta e nella gestione della linea difensiva, che Verde richiama costantemente ed ad alta voce. E’ un aspetto importante quando in campo si hanno diversi giovani. In questo momento avevamo bisogno dell’esperienza di Franco Verde”.
Cosa è accaduto nella ripresa, quando, in seguito all’espulsione di un uomo dalla panchina ospite (il dg Borzacchiello, in panchina al posto dell’allenatore Ciccone squalificato) si è venuto a creare un siparietto davanti alla sua panchina?
“Spiego subito. Il signore espulso, sin dal primo momento, si è lamentato di aver ricevuto una brutta accoglienza, perché noi, come facciamo abitualmente, abbiamo riservato alla società ospite una scrivania in una zona scoperta per scrivere la distinta. Ma vi erano anche altre soluzioni da utilizzare, tipo il bar. A gara in corso, il signore sulla panchina ospite ha accusato qualche tifoso in tribuna e l’arbitro in tali casi non può fare altro che espellere chi si comporta così. Invece, il capitano dello Stasia Di Costanzo, nonché presidente, nonché allenatore o non saprei bene cosa, ci ha detto, pochi istanti dopo, che il calcio è una ruota che gira. E ha ragione: l’anno scorso noi non abbiamo avuto nessun tipo di aiuto. Anzi, vi è stato un leggero accanimento nei confronti del Real Forio, tanto è vero che la squadra che giocò in casa dello Stasia dopo di noi vinse 3 a 2 al 92 minuto. Non aggiunto altro e confermo: il calcio è una ruota che gira”.
Con l’affermazione di domenica, la salvezza è ormai archiviata?
“Penso di si. Sono convinto che, con la distanza che si è creata oggi, il grosso è fatto. Anche se per assurdo dovessimo finire in quintultima posizione, vi sarebbe un certo divario tra penultima e quintultima classificata. Aggiungo anche che, per via degli scontri diretti, la quota salvezza si abbasserà e non sarà 35 punti. Domenica abbiamo fatto un passo in avanti importante verso la salvezza diretta”.
A questo Real Forio, invece, cosa manca per sognare i play off?
“Noi non dobbiamo ambire ai play off adesso. La società ci aveva chiesto un tipo di programma e noi lo stiamo seguendo. Ci è stato chiesto di costruire una squadra giovane e che non costasse molto. Anche domenica abbiamo schierato una squadra molta giovane con una età media bassa, come avvenuto anche nel week end precedente ed in tutto il campionato. Per il secondo anno consecutivo, stiamo raggiungendo l’obiettivo della società. Adesso, se resteremo noi a Forio, la società potrà chiederci qualcosa in più. Come agire è piuttosto semplice: andranno riconfermati i giovani che hanno dimostrato di poter ambire a disputare ad alto livello il campionato di Eccellenza; qualche over un po’ in avanti con gli anni verrà sostituito con qualche calciatore più giovane; e si dovrà valutare eventuali carenze dell’organico nei ruoli cardine per costruire una rosa più competitiva. Ma ciò dipende sempre da cosa vorrà fare la società, che, invece, potrebbe voler proseguire con un progetto ancora più giovane. Attendiamo i programmi della società e poi decideremo”.
Mi risponderà che il Real Forio deve pensare al Volla, prossimo avversario in campionato. Tra due settimane, però, vi è il derby con il Procida che all’andata vi sottrasse due punti importanti, fermandovi sul pari.
“Sì, sto pensando al derby. Ai ragazzi dirò sempre di pensare alla sfida successiva, ma non nascondo che io al derby ci sto pensando. All’andata abbiamo giocato un’ottima partita, meritavamo una vittoria, ma qualcuno nel montare le immagini ha evitato che venisse fuori tutto quanto di buono fatto dal Forio in campo. E ciò mi ha lasciato l’amaro in bocca”.
