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venerdì, Maggio 3, 2024

“In me Omnis Gratia” un mistero che ha strappato consensi unanimi. Piu che una tavola allegorica, un’opera d’arte

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Dopo tutto il parlare dei giorni scorsi sulla processione, sulle polemiche e tutto ciò che ne consegue a margine di quello che sull’isola di Graziella è l’evento più importante dell’anno, ci piace soffermare l’attenzione sui misteri che hanno sfilato.

E su uno in particolare che ha strappato consensi unanimi da parte di chi ha assistito al corte. Ovevrio il numero 33 denominato “In me Omnis Gratia”. Il mistero ideato dal rinomato Antonio Guida e collaboratori ( tra i più attivi possiamo ricordare sicuramente Gennaro Scotto, Giuseppe Schiano di Zenise , Alessandro Pisano, Mattino Mimmo) si è ispirato al passo di San Paolo che affermava ” Laddove ha abbondato il peccato ha sovrabbondato la Grazia”.

La grazia però, come dicono le sacre scritture – per compiere la sua opera, deve svelare il peccato per convertire il nostro cuore e accordarci «la giustizia per la vita eterna, per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore».

E allora quale elemento migliore per rappresentare la grazia, se non la Madonna delle Grazie con una ricostruzione fedele dell’altare in cui è collocata nell’ omonima chiesa di Procida! Il mistero opera maestosa e particolareggiata è stato dedicato appunto al centenario dell’incoronazione di Madonna delle Grazie che appunto ricorre quest’anno.

Mercoledì prossimo 10 aprile – infatti – con una processione penitenziale dalla chiesa di San Leonardo a Semmarezio su aprirà ufficialmente l’anno giubilare parrocchiale concesso dalla Penitenziaria Apostolica lo scorso Febbraio.

Al passaggio del mistero a Piazza dei Martiri i ragazzi hanno riprodotto anche la cerimonia del panno che viene di solito eseguita ogni anno a luglio in occasione dell’inizio e della fine delle cerimonie del mese della Madonna.

Noi che eravamo lì non abbiamo non potuto percepire come il tutto sia stato ben gradito dai fedeli presenti in piazza che – ricordando quanto avviene a luglio – commossi hanno applaudito vistosamente l ‘opera!

Qualcuno del pubblico si è anche chiesto come mai gli stessi parrocchiani o gli stessi ragazzi del mistero, non abbiano anche intonato il rosario dialettale dedicato a Madonna delle Grazie, peraltro poi eseguito la sera durante la Via Crucis serale dal Parroco della Parrocchia.

In un’ottica di discernimento delle opere che hanno sfilato durante la processione questa che abbiamo rappresentato crediamo sia stata un’opera che sicuramente vivrà nei ricordi della Processione del Venerdì Santo per tanti anni, per dirla in breve  uno di quei misteri che non si dimenticherà facilmente.

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