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lunedì, Aprile 29, 2024

Ex Eavbus, è caos per il Tfr

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Luigi Balestrieri | E’ caos per il trattamento di fine rapporto dei dipendenti dell’ex Eavbus, l’Azienda di trasporto regionale dichiarata fallita nel novembre del 2012. La denuncia del sindacato autonomo di categoria della Faisa Cisal della Sezione isolana parla di grave danno economico per i dipendenti e di forte disorientamento (nessun pensionato post fallimento ha infatti ricevuto le somme della liquidazione maturate sino a novembre 2012). A gettare nella totale confusione ci sono due sentenze contraddittorie che alimentano incertezze. Nel 2014 si espresse la VII Sezione Civile del Tribunale di Napoli che, a seguito di un ricorso di un dipendente, sostenendo che era dovere dell’Eav Holding l’erogazione delle somme del trattamento di fine rapporto, in quanto si trattava della società che era subentrata e per i dipendenti non si era mai materializzata una cessazione del rapporto di lavoro, avendo continuato a lavorare sotto l’Eav Holding, per l’appunto. A rendere più torbida la questione, invece, è arrivata proprio l’altro giorno una sentenza del Giudice del Lavoro del Tribunale di Napoli che ribalta la precedente decisione, sollevando l’Eav Holding dall’onere del pagamento delle somme e obbligando la Curatela Fallimentare ad elargirle.

DE GREGORIO
Questo il pensiero dell’Amministratore dell’Holding regionale dei Trasporti. «Come promesso – scrive su facebook Umberto De Gregorio – abbiamo ora la strada chiara: spetta al fallimento pagare il TFR! La nostra linea era quella giusta. Ora ci auguriamo che i curatori si convincano ed attivino il fondo di garanzia! Una sentenza del tribunale di Napoli del giudice del lavoro dr. Pellecchia (del 9.12.2015) ci conferma che la nostra linea era corretta. Il TFR sino alla data del fallimento è a carico del fallimento. Cosi la sentenza: “E’ di tutta evidenza che l’attività di trasporto dell’azienda fallita EAVBUS era cessata al 30.6.2013 e a seguito di tale cessazione la Regione, da ultimo, aveva stipulato un contratto di affidamento del servizio del tutto autonomo rispetto al rapporto con la curatela fallimentare”.»

Intanto, la sorpresa più bella arriva dall’Inps a cui si era rivolto un dipendente per accedere al fondo di garanzia. La risposta dell’Ente è stata disarmante: «Non risulta presentato il mod. FTES.0I dal Suo datore di lavoro (o dal curatore fallimentare se l’azienda è fallita)». Insomma, l’Eavbus, per Istituto di Previdenza Sociale, non è mai falli

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