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martedì, Maggio 14, 2024

Angelo Iervolino: “Spero che gli altri dicano “Questo è il Forio!”»

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Francesco Fiorillo | Il pareggio ottenuto tredici mesi fa e un avversario completamente rivoluzionato. Per il Real Forio c’è una nuova trasferta sulla terraferma: la squadra biancoverde sarà di scena sul suolo flegreo, attesa dal Montecalcio di Gennaro Illiano. Altro appuntamento probante sulla carta per Guatieri e compagni, ospiti nel fortino di una compagine ad oggi imbattuta in campionato. Mister Angelo Iervolino, nella consueta conferenza all’antivigilia, ha presentato il prossimo match.

Dall’importanza degli allenamenti alle qualità dei biancazzurri, il tecnico si è soffermato sui punti più importanti in avvicinamento all’uscita del Vezzuto Marasco: “Veniamo da una settimana che ci ha permesso di lavorare su alcuni aspetti in maniera un po’ più serena dopo la vittoria di domenica. La fiducia degli ultimi giorni, abbinato al lavoro giornaliero, ci ha consentito di toccare qualche punto che nelle settimane precedenti abbiamo fatto fatica a migliorare, considerato l’impegno di Coppa nell’infrasettimanale. Dal punto di vista della programmazione tecnica su ciò che pensavamo di fare, sono stati giorni importanti perché ci hanno permesso di andare a lavorare su punti su cui eravamo ancora scoperti.

La nostra speranza è che domenica siano visibili già da subito. Montecalcio? Incontriamo una squadra complessa, difficile, che non ha mai perso. Questo la dice tutta: quando non perdi, vuol dire che hai solidità che può essere vista in tante sfaccettature. Si tratta di una solidità che ti consente di portare punti a casa e, soprattutto, ha un ruolo fondamentale per quanto concerne il morale durante la settimana di lavoro. Il Montecalcio è una squadra costruita bene, che ha dei giocatori importanti in ogni ruolo, ha un’identità ben precisa. Si tratta di una compagine che, a mio modo di vedere, è stata brava a riscattarsi dalla retrocessione dello scorso anno, si è rinforzata ed è ripartita in maniera molto molto forte ed incisiva verso i propri obiettivi di questa stagione”.

Dall’esterno c’è la sensazione di un Forio sempre più equilibrato e con una struttura ormai consolidata. Iervolino ha chiarito: “Non siamo arrivati ancora alla stabilità finale, sarebbe stupido affermare il contrario. In ogni squadra, fino alla fine dell’anno, c’è necessità di acquisire. Sicuramente abbiamo raggiunto dei punti fermi dove aggiustare poi il contorno. La nostra idea è che quando un qualsiasi spettatore venga a vedere per la prima volta una partita, possa dire: “Questo è il Forio”. In questo momento su questa strada, credo si sia notato. La settimana piena ti porta a lavorare in un certo modo, ieri sera sui nostri social ho visto una foto riferita al lavoro fisico di mercoledì, anche abbastanza duro. C’è uno scatto dove Filosa e Pistola sorridono. Questo è quello che voglio da parte loro, anche nello sforzo devono essere felici di essere protagonisti in campo e quindi di dare una mano al compagno, di aiutarlo nel momento del bisogno. Questo è l’aspetto più grande che dobbiamo dar seguito, guardando soprattutto all’inizio del secondo tempo della partita scorsa. Quella fase iniziale della ripresa non deve essere più ripetuta, ciò si migliora attraverso l’acquisizione di certezze, nel coraggio nel giocare e nella voglia di vincere senza avere la paura. Il processo deve andare avanti e deve portare a una crescita rispetto al passato”.

Sul momento di Filosa, il mister non ha dubbi: “È un po’ quello che ho ripetuto anche nei mesi scorsi. Siamo una squadra giovane, ma allo stesso tempo over. Filosa è un classe 2000, parliamo di un ragazzo di ventitré anni, è giovane ma ha alle spalle delle esperienze che possono aiutare il club nel processo di miglioramento. Lo stesso discorso è legato a Di Costanzo e Pelliccia. Questo è quello che volevamo portare sulla piazza di Forio, giovani che abbiano la fame di mettersi in luce e che possano essere d’aiuto alla causa. Sono due fattori che non devono mancare, l’uno non può andare senza l’altro. Filosa lo conosciamo, è un giocatore con doti importanti, è arrivato alla maturità giusta, capisce il suo momento e quando è giusto che giochi, sapendo come dare l’apporto. Questo tipo di mentalità è contagiosa. Se uno fa questo step, l’altro viene contagiato. È la chiave di una squadra”.

Poi una battuta sulla coperta lunga: “In ogni squadra è così, ci sono cinque o sei elementi che non si toccano perché rappresentano l’ossatura. Eppure, abbiamo visto qualche titolarissimo riposare come Arrulo che è uno dei calciatori con più minutaggio ma con l’Aversa è partito dalla panchina. Crediamo veramente nelle capacità di ogni componente e nelle qualità che possono essere utili rispetto alla partita che si affronta. È giusto che tutti abbiano la possibilità di scendere in campo attraverso le rotazioni. Ad oggi abbiamo impiegato 22 giocatori, è sinonimo di fiducia nei loro confronti. Tutto il gruppo si impegna durante la settimana e mi mette in difficoltà nelle scelte di formazione della domenica”.

Il Forio scenderà su un terreno di gioco differente dal Calise: “È un campo dalla difficoltà diversa per quanto riguarda la dimensione, dobbiamo essere bravi velocemente a capire le distanze da coprire e come muovere il pallone, già durante il riscaldamento. Dobbiamo essere rapidi nel ragionamento, avendo forza e senza snaturare il proprio credo di gioco. Mi aspetto una prestazione gagliarda da parte dei ragazzi, voglio che riscattino quei quindici minuti del secondo tempo di domenica scorsa che mi sono rimasti sullo stomaco, a prescindere dal risultato. L’ho detto tante volte alla squadra: io e lo staff non stiamo qui ad esigere il risultato, ma vogliamo l’impegno massimo e questo non deve mai mancare”.

Infine, il punto sull’infermeria: “Abbiamo ancora fuori Boussada, ci aspettavamo qualcosa di più leggero e invece si sta portando nel tempo questo problema. Cerase è fermo da mercoledì scorso dopo la Coppa. Ritorna in gruppo Musso, dobbiamo valutare il suo minutaggio. Di Costanzo credo stia meglio, sta recuperando da un problemino al flessore. Guatieri è guarito totalmente, per il resto ci siamo tutti”.

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