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venerdì, Aprile 26, 2024

Inquinamento elettromagnetico. Vito Iacono: “Si attivi subito l’anagrafe dei ripetitori”

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Vito Iacono non ha dubbi sul caso ripetitore TIM al Casale e, senza mezzi termini attacca Del Deo: «E’ chiaro che: o non hanno il controllo del territorio o, ancora peggio sapevano, erano di accordo e ci hanno provato! La “chiazzata” del Sindaco e del suo neo assessore di sabato mattina mina alle basi la credibilità di una  istituzione. Il Sindaco ordina ed opera con atti nel rispetto delle leggi e dei regolamenti vigenti, dei suoi poteri e delle sue specifiche prerogative e responsabilità. Prima fa e poi annuncia! Ma il sospetto è che ai foriani piace così, anche a chi magari dice di pensarla diversamente. E poi, il problema dell’inquinamento elettromagnetico è ben più complesso ed articolato, ed a Forio, come nel resto d’Italia, esiste un regolamentazione in materia di “Insediamento urbanistico e territoriale degli impianti per telefonia mobile e telecomunicazioni radiotelevisive e per la minimizzazione dell’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici” approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 26 del 21.09.2009. L’approssimazione ed i ritardi, solo dopo la protesta dei Cittadini, nell’affrontare la questione specifica la dice lunga sulla qualità dell’attuale amministrazione!»

«Sapeva o non sapeva? Ma intanto esiste un regolamento – continua il suo affondo Iacono – che li richiama a specifiche responsabilità a prescindere: Art. 5 del regolamento: Commissione Consultiva Comunale, al fine di: attivare un procedimento finalizzato a verificare la compatibilità degli impianti fissi e mobili sia di telefonia mobile sia di telecomunicazioni radiotelevisive con le norme del presente Regolamento; individuare dei siti più idonei per la localizzazione dei sopraddetti impianti sul territorio comunale; è istituita la Commissione Consultiva Comunale sulle emissioni elettromagnetiche. La stessa sarà composta dall’Assessore all’Urbanistica o suo delegato, dal Dirigente dell’Ufficio Urbanistica, da un rappresentante, esperto tecnico, dei gestori degli impianti, da un rappresentante delle associazioni ambientaliste e da un eventuale rappresentante designato dai comitati cittadini interessati che ne faccia richiesta. Il Presidente è l’Assessore e nel convocarla, avrà facoltà di fare intervenire esperti nella specifica materia trattata. Potranno essere sentite le Associazioni che ne faranno espressamente richiesta. La Commissione avrà funzione consultiva e propositiva in relazione alla programmazione di settore e provvederà nel contempo a dare la massima informazione ai cittadini sullo stato di un eventuale inquinamento elettromagnetico del territorio e sulle nuove installazioni di impianti.  Esiste questa commissione? Sono state adottate tutte le misure previste in termini di programmazione dallo stesso regolamento??? Perché se non è così insistono evidenti gravissime omissioni!»

Al netto delle posizioni politiche in campo e delle azioni dei singoli, crediamo sia necessario evidenziare un aspetto che sembra essere sottaciuto. Il problema è nato dall’installazione senza titolo e senza autorizzazione dell’antenna da parte di un privato. Di un reato che è limitato all’azione amministrativa? O ha anche risvolti penali? Questo sarebbe l’aspetto più interessante da capire perché, domani mattina, a chiunque può venire in mente di fittare il proprio suolo e accendere un ripetitore.

Sull’argomento è intervenuto anche Domenico Savio: “Richiesta di sollecita rimozione dell’antenna TIM sistemata a pochi metri dal Palazzetto dello Sport e dall’abitato del Casale a Forio (NA) e, in ogni caso,di inibirne il funzionamento. Richiesta al Sindaco di riferire sugli sviluppi della vicenda all’apertura della seduta del prossimo Consiglio comunale.

.  Il sottoscritto Consigliere comunale di Forio Domenico Savio, del gruppo consiliare del Partito Comunista Italiano Marxista-Leninista (P.C.I.M-L.,

CONDIVISO le preoccupazioni per la propria salute della popolazione residente nell’abitato del Casale a Forio in seguito alla collocazione, su un supporto carrellato mobile, di una grossa antenna TIM di circa 20 metri di altezza e per l’emissione e diffusione, dal momento dell’attivazione dell’impianto, di onde elettromagnetiche, che danno luogo a campi elettrici che generano radiazioni, che potrebbero danneggiare la salute degli abitanti della contrada. Tra l’altro si tenga conto che il grosso traliccio è stato piazzato a pochi metri dal Palazzetto dello sport del Comune, dove svolgono attività sportiva ragazzi e atleti di ogni età, senza il rispetto della fascia di 200 metri prevista dal Regolamento comunale per l’insediamento urbanistico e territoriale degli impianti di telefonia mobile e telecomunicazioni radiotelevisive, approvato con delibera di Consiglio comunale n. 26 del 21 settembre 2009.

RITENUTO che è necessario contrastare adeguatamente la possibilità che chicchessia possa installare impianti del genere sul territorio comunale senza essere fermato in tempo e che la responsabilità di quanto accaduto ricade pienamente sul Sindaco Francesco Del Deo, sulla sua Amministrazione e sugli Uffici amministrativi che sin dal 18 maggio 2017, data di ricevimento della documentazione da parte di Telecom Italia S.p.A., non hanno trovato il tempo di rispondere alla comunicazione e di difendere gli interessi del Comune, degli abitanti del Casale e dei ragazzi e atleti che utilizzano il Palazzetto dello sport per le loro attività ginniche;

CONSIDERATO che il pilone è stato collocato improvvisamente senza il rilascio di apposita autorizzazione comunale di cui alla normativa vigente e al suddetto Regolamento e che non potrebbe ritenersi formato il silenzio-assenso in mancanza di conformità dell’opera realizzata alle prescrizioni contenute nel piano comunale di localizzazione degli impianti di telefonia mobile e di telecomunicazioni radiotelevisive, piano che, purtroppo, non è stato ancora redatto e approvato dal Comune (Art. 87 del decreto legislativo n. 259/2003 e Cass. Sez. III n. 39415 del 24 settembre 2013) e di cui il sottoscritto ne chiede nuovamente l’immediata redazione e approvazione; che la comunicazione-diffida del Comune, protocollo comunale n. 18904 del 30 giugno 2017, sottoscritta dai Responsabili dei Settori V e VII – che tra le altre cose non esplicita dettagliatamente i richiami al Piano Territoriale Paesistico e al D.P.R. 31/2017 e non fa riferimento al Regolamento comunale che disciplina la possibilità di installazione di tali impianti – potrebbe non essere sufficiente per ottenere la rimozione immediata dell’impianto,

CHIEDE, con procedura d’urgenza, al Sindaco e alla Giunta, nello svolgimento della loro funzione di indirizzo politico-amministrativo, e ai Responsabili degli Uffici comunali, ai quali la presente è indirizzata, di notificare ai responsabili della collocazione dell’impianto TIM nella zona del Casale senza la necessaria autorizzazione comunale un’Ordinanza di rimozione ad horas dell’impianto assegnando loro un termine di 48 ore preavvisando che in mancanza il Comune procederà di propria iniziativa in danno. Contemporaneamente il Comune deve contrattualizzare una ditta per l’esecuzione della rimozione. Chiede, in ogni caso, di inibirne il funzionamento. L’Ordinanza di rimozione deve contenere tutti gli elementi legislativi e regolamentari per resistere all’eventuale opposizione delle controparti. Il sottoscritto chiede, inoltre, che il Sindaco riferisca sulla vicenda all’apertura dei lavori della seduta del prossimo Consiglio comunale.

* Segretario generale e Consigliere comunale di Forio del P.C.I.M-L.»

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