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venerdì, Aprile 26, 2024

Il caso del “sangue caldo”. Nuovo scandalo al Rizzoli

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Ida Trofa | Un normale trasporto di campioni e secche di sangue a scopo terapeutico, in previsione di trasfusione ed interventi chirurgici si è trasformata in una maxi inchiesta che getta, di nuovo, l’ASL Na2 Nord e l’Ospedale Anna Rizzoli nella bufera. Si tratta di una procedura semplice, normale, di quelle routinarie che nell’ultimo periodo, in quel del Presidio Ospedaliero di Lacco Ameno si è trasformato in un calvario irto di insidie e di gravi rischi socio-sanitari.
La fornitura di campioni ematici a scopo ospedaliero è la prassi, ma a seguire l’ultimo affidamento, l’addio alla collaudata Galano di Ischia, in attesa del bando e dell’appalto Soresa, si è trasformato in un enigma sfociato, ieri, in un caso gravissimo finito sul tavolo dell’Autorità Giudiziaria. I campioni di sangue, le sacche ematiche non vengono custodie né trasportate come si deve dalla nuova società destinataria dell’affidamento del servizio trasporto per conto dell’Azienda Sanitaria diretta da Antonio D’Amore.
L’ultimo paradosso della sanità campana è quello denunciato dalla direzione del Rizzoli, l’altro ieri, martedì 2 aprile.

Carabinieri in corsia dopo l’esposto della direzione
Due giorni fa è stato, infatti, segnalato dall’Ospedale Anna Rizzoli il trasporto ematico non conforme alle norme ed ai principi basilari della medicina affinché i prodotti siano impiegabili. A effettuare il servizio di trasporto degli esami sono alcuni autisti che fanno riferimento a mezzi di associazioni private convenzionate in appalto con l’Azienda sanitaria regionale che ha finalizzato l’ultimo contratto appena poche settimane fa. Una spola tra la terra ferma e Ischia che avviene con orari cadenzati, salvo consegne extra.
I Carabinieri sono dunque giunti in corsia dopo l’esposto della direzione. Quello che doveva essere una normale consegna di secche di sangue per trasfusioni ed interventi chirurgici, si è trasformato in un giallo con l’inchiesta aperta dai militari dell’arma tesa a chiarire le cause del grave e pericolosissimo disservizio. Una vicenda che, se non fosse stata monitorata è tenuta sotto controllo dai sanitari lacchesi sarebbe potuta costare la vita a malcapitati pazienti e destinatari del prodotto.
Così la nuova ditta affidataria del servizio temporaneo del trasporto speciale ospedaliero, meno di un mese fa è finita sotto inchiesta. Sequestrati i prodotti destinati al Rizzoli, resta a disposizione degli inquirenti il van adibito al trasporto. Ascoltato in stazione, come persona informata dei fatti il conducente del veicolo incaricato dalla società di servizi di Mondragone. Ieri e ieri l’altro, inoltre, la visita e la presenza costante presso il PO di Lacco Ameno degli uomini del Capitano Angelo Pio Mitrione.
Nel mirino, appunto, il servizio di trasporto dei campioni dal centro prelievo fino al presidio ospedalieri di Via Fundera. Temperature errate del servizio di refrigerazione del veicolo adibito al trasporto ematico e non solo che avrebbero fatto giungere in sede prodotti a scopo sanitario e terapeutico non più reimpiegabili.
Nell’attesa di capire a chi sia imputabile il disguido, sul fronte dell’inchiesta partita in queste ore, la situazione non sembra però delle migliori, con i medici e i vertici del Rizzoli che puntano il dito contro la scarsa professionalità della ditta destinata al trasporto ematico e prodotti speciali e all’impiego di mezzi non idonei perché non dotati di sistemi di refrigerazione e conservazione adeguati.
Freezer e cellette del veicolo sarebbero fuori uso e rimaste spente in particolare nel viaggio verso Lacco Ameno.

Trasporto a prova di contaminazione e a temperature rigide
Il problema del trasporto sicuro di campioni biologici sia che avvenga all’interno della stessa struttura o tra luoghi diversi, per esempio dall’ospedale ai laboratori specialistici, è oggetto di particolare attenzione perché se non eseguito correttamente può comportare notevoli rischi per gli operatori socio-sanitari e per tutti gli addetti al trasporto. A partire dagli anni 80, in concomitanza con la diffusione dell’AIDS, il problema viene recepito ed affrontato a livello legislativo. Seri i rischio e le conseguenze poter un caso gravissimo di carenza e mala gestione di un settore fondamentale per la salute pubblica e la tutela del paziente. Tutti i campioni devono essere accompagnati dai relativi documenti che vanno riposti negli appositi scomparti impermeabili con l’obbligo fi usare diverso livelli di contenimento. Contenitori, primari, secondari ed in alcuni casi terziari.
Se il trasporto deve essere di tipo refrigerato devono essere usati contenitori a tenuta stagna impermeabili contenenti ghiaccio o ghiaccio secco. Il ghiaccio va messo all’interno del contenitore secondario mentre se si usa ghiaccio secco, per evitare il rischio di esplosione che potrebbe verificarsi a causa della presenza di CO2, si deve usare un contenitore che permetta il rilascio del gas. Per questo motivo in caso di presenza di ghiaccio secco bisogna considerare i campioni come merce pericolosa e di conseguenza bisogna adeguarsi alla normativa vigente per tale tipologia di prodotti. Queste precauzioni devono essere adottate anche in caso di trasporto all’interno della stessa struttura. Ci devono essere a portata di mano dei kit di emergenza per la decontaminazione in caso di rottura accidentale dei contenitori e versamento dei liquidi contenuti.
In caso di trasporto all’esterno della struttura quindi di trasferimento su strada dei campioni come nel caso del Rizzoli non si può prescindere dall’utilizzo dei tre contenitori primario secondario ed esterno cosi ore dall’etichettatura. Insomma una realtà abbastanza perniciosa e difficile.
Tutti passaggi sui quali tenteranno di fare chiarezza gli inquirenti in una indagine che muove a 360 gradi senza escludere alcuna ipotesi.

Anche trasporto farmaci nel mirino
A nuova ditta incarica dall’ASL, entrata a sostituire la Galano, per orli ritenuta più affidabile, è finita sin da subito nel mirino. Lamentati e segnalati anche problemi nelal consegna dei farmaci. Anche in questo caso il trasporto deve garantire il loro processo di conservazione e la sicurezza di utilizzo finale. La normativa impone un corretto confezionamento ed un’adeguata etichettatura. La temperatura di conservazione deve essere compresa tra +8° e +30°. Durante il trasporto deve essere garantita l’impossibilità di contaminazione da sostanze esterne. Salvo casi specifici indicati dai produttori. E’ vietato il trasporto promiscuo di farmaci con prodotti che potrebbero costituire un pericolo per la loro integrità. Durante il trasporto bisogna fare in modo che i farmaci non vengono a contatto diretto con fonte dirette di calore o di freddo, con luce eccessiva, umidità, microorganismi, piccoli insetti e qualsiasi altro fattore ambientali che potrebbe costituire elemento di contaminazione dei farmaci.

L’appalto ischitano
La gara d’appalto mediante procedura negoziata aggiudicata alla ditta mondragonese con il criterio del minor prezzo del lotto unico per l’affidamento del servizio di trasporto prodotti ematici, campioni biologici e presidi vari per il Presidio Ospedaliero Anna Rizzoli di Ischia e servizio di corriere per il Distretto 36 di Ischia per un anno con possibilità di rinnovo di un ulteriore anno con condizioni migliorative per l’ Azienda sanitaria è avvenuto per un costo presunto annuale massimo di 90.000,00 IVA oltre 1.135,00 quali oneri per la sicurezza. Il costo dell’appalto in caso di rinnovo per un anno del Servizio in 180.000,00+ 4.

Il focus. L’appalto ischitano nel dettaglio

MODALITA’ DI TRASPORTO E CONSERVAZIONE DEL SANGUE
Il sangue ed i suoi componenti devono essere trasportati in modo da prevenire danni o deterioramento.
La consegna del sangue emocomponenti viene effettuata da personale sanitario del SIT infermieristico o tecnico, che, dopo aver ispezionato il prodotto affinché non presenti alcuna anomalia, provvede a riportare sulla richiesta il tipo di emocomponente, i numeri di identificazione, la data di prelievo, la data e l’ora di consegna. E’ compito sempre del personale del SIT il confezionamento del prodotto, in modo tale da rispettare le condizioni ottimali di trasporto.
La persona che ritira il componente per conto del reparto apporrà la propria firma in modo leggibile sulla richiesta per avvenuta consegna.
Gli addetti al trasporto devono essere muniti di contenitori termoisolanti dotati di appositi sistemi di controllo della temperatura interna, che per il trasporto di unità di sangue intero o globuli rossi concentrati devono essere pre-raffreddati a +4°, mentre per il trasporto di piastrine, devono essere mantenuti a temperatura ambiente per almeno 30 minuti prima del loro impiego.
Per i preparati congelati il trasporto deve avvenire alla temperatura più vicina possibile a quella richiesta per la loro conservazione.
Dopo la consegna delle sacche di sangue e/o emocomponenti al reparto che ha emesso la richiesta, la trasfusione deve essere effettuata nel più breve tempo possibile: in particolare, l’intervallo di tempo tra la consegna delle unità e la loro trasfusione non deve mai superare le due ore.
Il personale del reparto che riceve gli emocomponenti, dovrà verificare che il contenitore sia intatto e che la temperatura all’interno sia adeguata al prodotto trasportato. Nel caso di concentrati eritrocitari, che debbono essere mantenuti tra 2° e 4°, al ricevimento si dovrà verificare che la temperatura non sia inferiore ad 1° o superiore a 10°.
(La semplice esposizione a temperature al di fuori del range accettato non rende necessariamente il sangue non trasfondibile, ma dipenderà: dal tempo di esposizione, di quanto si superavano i 10°, se era presente ghiaccio nel contenitore, l’aspetto della sacca e la sua età. Qualsiasi anomalia alla consegna, o nella temperatura o nell’aspetto dell’unità va segnalata al SIT che deciderà sulla sua trasfondibilità o sulla modifica dei tempi di conservazione dell’unità).
Nel caso dell’Ospedale , o di altri presidi provvisti di frigo-emoteca conforme alla legge, il sangue o gli emocomponenti debbono essere consegnati al personale responsabile della frigoemoteca che provvederà a registrare nel registro di carico e scarico le unità pervenute e a consegnarle al personale del reparto richiedente. I flaconi assegnati ai pazienti e non utilizzati vanno restituiti al SIT il prima possibile e non vanno comunque trasfusi se sono passate più di 72 ore dal prelievo delle prove di compatibilità.
Il sangue non deve stazionare nei reparti, se non per un immediato consumo e non deve essere conservato nei frigoriferi di reparto che non corrispondono ai requisiti di legge per la conservazione del sangue.
Il sangue intero prelevato nelle Unità di Raccolta deve essere trasportato al SIT di riferimento nel più breve tempo possibile. Il sangue deve essere raffreddato a 1-6° tranne nel caso in cui debbano essere preparati i concentrati piastrinici. In questo caso le unità non devono essere raffreddate al di sotto dei 20° per il tempo strettamente necessario al trasporto. Il tempo tra la raccolta e la separazione in componenti non deve superare le otto ore.

TRASPORTO PRODOTTI EMATICI E CAMPIONI BIOLOGICI E PRESIDI VARI PER IL PRESIDIO OPEDALIERO ANNA ROZZOLI DI ISCHIA E SERVIZIO DI CORRIERE PER IL DISTRETTO 36 DI ISCHIA.PRESTAZIONI PER IL PRESIDIO OSPEDALIERO ANNA RIZZOLI DI ISCHIA
A) Prelievo di materiale (provette, esami istologici, materiale di piccolo ingombro) dal P.O. Anna Rizzoli di via Fundera – Lacco Ameno, alle ore 9.00 del mattino nei giorni dal lunedì al sabato,
con consegna in mattinata, presso:
1) Banca del sangue Ospedale Cardarelli di Napoli;
2) Anatomia Patologica del Cardarelli;
3) Centro Screening Neonatale del P.O. SS. Annunziata di Napoli.
Contestualmente ritiro presso i centri sopra menzionati, di sacche di sangue e di eventuali referti eseguiti, con consegna presso l’Ospedale Rizzoli entro le ore 17,00.
4) Trasporto ossigeno dal P. O. Rizzoli alla R. S. A. di Serrara Fontana tre volte al mese con mezzo idoneo.
B) Servizio extra inerente:
1) Prelievo di provette dal P.O. Rizzoli, nei giorni festivi o in caso di urgenza, fuori orario, nei giorni feriali, da analizzare presso la banca del sangue dell’Ospedale Cardarelli e contestuale
ritiro di sacche di sangue da consegnare al P.O. Rizzoli , entro le ore 17,00 dello stesso giorno.
2) Eventuale chiamata nei giorni feriali , per ritiro pacchi di piccolo ingombro, 1-1,5 mq., dal P.O. S. Maria delle Grazie di Pozzuoli, dal P.O. S.Giuliano di Giugliano, dal Magazzino Centrale di Monteruscello e da qualsiasi altra struttura dell’ASL Napoli 2 Nord, con consegna in giornata presso l’Ospedale Rizzoli.
3) Eventuale prelievo di materiale (provette, esami istologici, campioni biologici, presidi medici e sanitari, materiale piccolo ingombro) dal P.O. Rizzoli con consegna presso altra struttura sanitaria della provincia di Napoli e viceversa.
C) Trasporto sacche di sangue dal Centro di Raccolta del Presidio S.G. Giuseppe – Trav. Mirabella Ischia – all’Azienda Ospedaliera Cardarelli di Napoli, due volte al mese individuate nelle giornate di “Domenica”.
D) Ritiro bisettimanale di campioni biologici dal P.O. A. Rizzoli e consegna presso la U. O. C. Patologia Clinica del P.O. “S. Maria delle Grazie” di Pozzuoli.
E) Trasporto farmaci e presidi dalla Farmacia Territoriale di Ischia alla Farmacia dell’Ospedale A. Rizzoli di Lacco Ameno, una – due volte a settimana.
F) Trasporto farmaci e presidi dalla Farmacia del P.O. Rizzoli alla U. O. C. Nefrologia e Dialisi, ubicata alla Via A. De Luca n.° 20 Ischia, due volte a settimana.
G) Trasporto farmaci e presidi dalla Farmacia del P.O. Rizzoli alla U.O. di Oncologia, ubicata alla Trav. Mirabella – Ischia, una volta al mese.
H) Trasporto dei prelievi di sangue dalla U. O. C. Nefrologia e Dialisi, ubicata alla Via A. De Luca nr.° 20 Ischia, alla U. O. C. Patologia Clinica del P.O. Rizzoli, due volte al mese, presumibilmente nei giorni di mercoledì e giovedì dell’ultima settimana.
I) Ritiro posta interna dall’Ufficio Protocollo del P.O. A. Rizzoli con consegna presso l’Ufficio Protocollo della Sede Centrale dell’ASL Napoli 2 Nord di Monteruscello e viceversa, tre volte a
settimana.
L) Ritiro statini del personale dal Distretto 36 di Ischia e consegna presso l’Ufficio Trattamento Economico del P.O. A. Rizzoli, una volta al mese.
M) Ritiro e/o consegna di P. C. ed altri supporti informatici nuovi o da configurare o riparare dalla sede Centrale o da Frattamaggiore ad Ischia e viceversa.

PRESTAZIONI PER IL DISTRETTO SANITARIO 36 DI ISCHIA
N) Con cadenza settimanale ritiro pratiche invalidità civile presso il Presidio Sanitario di Forio U. O. Medicina Legale e Invalidi Civili e consegna alla sede I.N.P.S. di Pozzuoli e viceversa
con ritiro di pratiche con consegna alla U. O. Medicina Legale e I. C.;
O) Ritiro e consegna tre volte a settimana, posta interna presso l’Ufficio Protocollo della sede Centrale del Distretto 36 di Ischia, con consegna e ritiro al Protocollo Generale dell’ASL NA 2
NORD di Monteruscello, e viceversa, nonché consegna e ritiro di atti e documenti presso i singoli Uffici dell’ASL, ritiro di cancelleria presso Magazzino Centrale;
P) Con cadenza settimanale ritiro presso l’ U. O. M. I. presidio Sanitario di Casamicciola Terme il venerdì entro le ore 14,00 dei Pap Test e consegna al Presidio Sanitario di Quarto. Il lunedì con contestuale ritiro delle risposte da consegnare all’U. O. M. I. di Casamicciola il martedì entro le
ore 9,00;
Q) Ritiro e/o consegna di Computer nuovi o da configurare o riparare dalla sede Centrale del Distretto 36 inviati alla U. O. C. Tecnologie Informatiche dell’ASL e viceversa;
R) Consegna e prelievo posta interna e documenti una volta a settimana isola di Procida U. O. C. Utap (Ischia – Procida e viceversa);
S) Consegna e ritiro posta e documenti una volta a settimana dal Distretto alla sede di Frattamaggiore e viceversa.

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