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venerdì, Aprile 26, 2024

Enzo “Leone codardo”. Per Ischia una giunta vuota

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Gaetano Di Meglio | Leone codardo è uno dei personaggi del celebre romanzo per ragazzi “Il meraviglioso mago di Oz”, scritto da L. Frank Baum.
Con la dovuta fantasia che il celebre romanzo richiede, iniziamo subito la nostra cronaca del primo consiglio comunale di Ischia dopo il voto dello scorso 11 giugno e la nomina della prima giunta di Enzo Ferrandino, il nostro “Leone Codardo”.

Il personaggio del racconto è caratterizzato dalla sua proverbiale “codardia” (o, per calarla meglio al nostro, per la sua proverbiale “cazzimmeria” e paura di fare di leader).
“Leone” si spaventa da ogni minimo pericolo (o dissapore) e cerca di avere con se sempre tutti felici e contenti (nel racconto si spaventa). A un certo punto della storia incontra una strana compagnia.
Con lui c’è Dorothy, una giovane bimba dalle trecce rosse (Annamaria Chiariello), uno Spaventapasseri (Agostino Mazzella), un Uomo di Latta (Ottorino Mattera) e Totò (Salvatore Ronga), un piccolo cagnolino.
Una combriccola che unisce le forze e inizia il suo viaggio verso la Città di Smeraldo che si trova a “Mezzocammino” per incontrare il Mago di Oz (Giosi Ferrandino) a cui chiedere un “cervello”, un “cuore” e “un lieto rientro a casa”.
E’ vero, alla nostra storia ci mancano due personaggi, ma con un po’ di fantasia e ritoccando un po’ il copione, sulla scena c’è spazio anche per Marianna Sasso e Gigiotto Rispoli.
E così, lasciando la fantasia, torniamo a raccontare cosa è accaduto ieri al Comune di Ischia.

Enzo Ferrandino, non riuscendo a trovare la quadra politica con la sua coalizione è stato costretto a fregare tutti i suoi compagni di campagna elettorale e, tramando alle spalle di tutti, ha presentato una giunta tecnica.
Proprio come un “leone” che affronta i suoi nemici ma lo fa come un “codardo” perché lo annuncia tra le 15.00 e le 16.30 quando non c’è più nessuna possibilità o alternativa di discussione.
Una mossa che, volendo, gli è riuscita soprattutto perché in maggioranza non ci sono politici con il coraggio e, mancando di figure politicamente attente e pronte alla reazione, per il sindaco eletto è stato fin troppo facile prenderli in giro fino a due ore prima del consiglio comunale.
Sì, perché la giunta che ha presentato Giosi, ops, Enzo non è altro che la presa in giro per tutti i consiglieri comunali. Messi in riga e presi in giro proprio come ho raccontato domenica mattina, alla Marchese del Grillo: “Io so io e voi non siete un cazzo”.
E non sto esagerando. I fatti raccontano di un incontro, domenica sera, con i consiglieri di Ischia Democratica che, fino a lunedì mattina erano all’oscuro di tutto. E come Di Vaia, De Maio e Zanghi, all’oscuro di tutto c’era anche Luca Spignese (ha saputo alle 15 di ieri di non essere più vicesindaco), Paolo Ferrandino e, fino alla tarda mattinata anche gli Sciupatielli. Gli altri, vabbè, servono come supponta (Montagna, De Siano, Criscuolo ecc ecc).

Un piano B, sicuramente costruito nei giorni scorsi che rafforza, però, la convinzione che la giunta presentata sia solo un momentaneo tappabuchi e che esporrà Enzo Ferrandino, Leone Codardo, ad una vera e propria “aggressione” da parte dei consiglieri comunali già da questa mattina.

La giunta nominata ha due motivazioni.
La prima è quella di nascondere dietro a nomi di media o scarsa riconoscibilità e credibilità, la crisi profonda che attanaglia la maggioranza di Ischia. Ora, in paese, c’è chi si agita a sbandierare il vessillo di Ronga o di Rispoli o della Chiariello. Vessilli che non riescono, però, a far tacere le voci di un concorso per vigili dove si narrano di cose assurde. Vessilli che possono sbandierare quanto vogliono ma le partecipate sono sempre nelle mani della Sciarappa, le deleghe importanti sono sempre nelle mani di Ottorino Mattera e del suo gruppo. Vessilli vuoti di sostanza che sono serviti ad Enzo solo per arrivare in consiglio comunale con una giunta al completo. Una giunta-fregatura per l’intero consiglio comunale che si trova messo nell’angolo senza poter aprire bocca. Devono incassare e tacere. Subire e iniziare a salire le scale verso al stanza del Sindaco con la sporta in mano e fare la spesa. Se c’è spazio per loro.
Una giunta, dicevamo, che arriva come un cappello intesta ai consiglieri comunali che si prendono gli scuzzetti del sindaco e stanno allineati e coperti.
Nessuno degli eletti, infatti, ha avuto la sua parte nella scelta dell’esecutivo tecnico. Tutti esclusi se non il Mago di Oz di Mezzocammino che ha tirato le fila e ha messo in fila un altro strike. Questa volta contro la Sciarappa e Paolo Ferrandino.
I primi devono pagare l’affronto di aver fatto eleggere Valeria De Siano e di non averla fatta dimettere e ora sono destinati a scomparire dalla scena politica (così dice Giosi); il secondo aveva scampato il “fosso” con la candidatura, ma ora la guerra con Giosi è ripresa.

Un giunta vuota.
Nonostante i nomi, la prima di Giunta di Enzo Ferrandino è totalmente vuota.
Le deleghe, annunciate durante il consiglio comunale, non rappresentano nulla di serio. Bilancio, Partecipate, Edilizia privata, Lavori pubblici, Traffico, Polizia Municipale sono tutte rimaste nelle beghe dei consiglieri comunali e dei gruppi politici. Gli assessori, come comparse di un racconto per ragazzi, cosa dovranno fare? O firmeranno gli atti in giunta o si dimetteranno. Non c’è alternativa. Non c’è nessun assessore, infatti, che ha rappresentanza in consiglio comunale. C’è un’amministrazione completamente spaccata. Da una parte il sindaco e da una parte i litigiosi “alzamanina”. Un paese diviso a metà. Una giunta che potrebbe operare da sola, senza il supporto del consiglio comunale. Un giunta che non deve dar conto agli eletti. Decontestualizzata dalla scelte del popolo di Ischia. Una giunta che serve, se non è chiaro, a prendere tempo. E continuare a fare la guerra politica interna.
Il paese è ancora senza governo. Siamo ancora alla deriva.

1 COMMENT

  1. Solidarietà per il vicesindaco. Integerrimo lavoratore, uomo di cultura. Che ha raggiunto la propria posizione solo grazie ai suoi studi ed a concorsi superati con grande sacrificio come ogni docente sa bene. Persona stimata e rispettata da tutti i suoi colleghi, alunni e genitori. Che ha formato numerosi professionisti che tutti i giorni gli riconoscono il suo lavoro e lo ringraziano. Con una morale limpida. Ingiustamente attaccato da persone che senza titolo, senza conoscerlo, senza nessuna professionalità si permettono di giudicare e paragonare ad uno spaventapasseri in uno stentato Italiano.

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