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lunedì, Aprile 29, 2024

Turismo, Ischia si sente alla frutta. Di Costanzo: “Indietro di 50 anni”

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IL FORUM. Dibattito tra operatori, Nicola Savio: “Serve un organismo per progettare il futuro”

UNA TAVOLA ROTONDA: Nicola Savio chiede “che venga convocata una riunione in data e sede da stabilirsi con chi rappresenta le cariche Nazionali Regionali e Provinciali della nostra Isola, i Sindaci e gli Assessori ai lavori pubblici e al Turismo per fare un punto della situazione sullo stato dei lavori per opere pubbliche in essere e per organizzare una volta e per sempre un organismo che progetti il futuro turistico della nostra isola”

Dalla redazione | L’inverno presta il fianco alle analisi e ai dibattiti. E mentre sembra avvicinarsi a passi da gigante l’avvio della stagione turistica, che coincide con una Pasqua particolarmente bassa, ansie e patemi degli operatori turistici emergono puntuali. Puntualissimi. A pochi giorni dall’insediamento di un nuovo referente regionale, l’assessore Corrado Matera, l’isola d’Ischia confessa le sue paure, suffragate dai numeri di una stagione – quella precedente – con più ombre che luci. Tra queste, il decremento degli stranieri e, in particolare, dei big spender: volatilizzati i russi, in flessione – dopo qualche anno di tenuta – i tedeschi.
Se il commissario dell’Azienda di Cura, Soggiorno e Turismo Mimmo Barra sembra voler scrollare dalle amministrazioni e dall’imprenditoria una certa inerzia, con il suo protocollo per il rilancio dell’isola, sui social network il bicchiere pare essere proverbialmente mezzo vuoto.
Lo è senz’altro per Franco Di Costanzo, che sentenzia: «Turisticamente e culturalmente siamo indietro di 50 anni. Da adesso dobbiamo correre». Correre, già. Come? Lo storico Peppino Mazzella scalda i motori per un nuovo “modello di sviluppo”, di cui parlerà al Re Ferdinando il prossimo 5 marzo. E aggiunge: «Ischia e l’Italia risentono del degrado trentennale del “pubblico”, prodotto da liberismo e berlusconismo. Bisogna individuare la giusta via di mezzo tra privato e pubblico. E’ la strada più difficile, e lo dico con le spalle curve e la dentiera».
All’allarme di Di Costanzo, sembra fare eco Luigi Cacciapuoti. «Ci siamo mangiati il progresso conquistato negli anni Cinquanta, Ischia ha dalla sua bellezze e risorse che non ho trovato in nessun luogo e isola italiana, ma in quei luoghi non avendo le stesse risorse e bellezze hanno creato turismo sul nulla. Qui a Ischia abbiamo distrutto una economia che dava da vivere per nove mesi all’anno fino a ridurla a tre/quattro mesi facendo i salti mortali e azzannandoci uno con gli altri. Non dimentichiamo che l’ischitano non è un popolo unito, anzi è invidioso e senza idee». La divisione, la frammentarietà, la capacità di fare sistema. E mettersi a correre. «Ma per correre – spiega Gianni Cuomo – ci vogliono buone gambe e un cervello che funziona. Avevo 20 anni quando mi sono detto vedrai che le cose in futuro cambieranno e miglioreranno. Bene dopo oltre 25 anni vedo solo degrado menefreghismo e incapacità..E ci siamo impoveriti sotto tutti i punti di vista. Ad un giovane di Ischia posso solo consigliare di scappare all’estero».
«E’ che si devono cambiare gli uomini al potere. Dalle amministrazioni devono partire i progetti condivisi per fare ripartire Ischia», rilancia Di Costanzo. Che aggiunge: «I giovani devono rimanere a Ischia. Dobbiamo avere nuove idee per rivoltare il paese. Cosi siamo destinati al fallimento».
Eppure, spiega Cuomo, «in 25 anni di uomini al potere ne abbiamo cambiati tanti, ma il risultato è sempre lo stesso. Solo degrado!! A Ischia non si vota in base alle capacità ma in base a quello che prometti. E’ un sistema che non funziona più.. La gente ancora non ha capito che se l’isola si presenta pulita ordinata funzionale sicura organizzataè un bene per tutti e tutti ci guadagnano. Ischia – prosegue Cuomo – ha un enorme potenziale, ma non serve se poi non si è capaci di saperlo sfruttare. Potrebbe essere uno dei posti più belli d’Europa, e avere un economia locale importante, dove tutti possono vivere dignitosamente in un contesto sano e funzionale. Invece è solo un dialogo tra sordi. E la svolta doveva essere il comune unico. Invece è stato la conferma di tutti i fallimenti: questo ha confermato i limiti mentali e culturali della gran parte degli isolani».
Politica sul banco degli indiziati, dunque. Da sola? «Il problema – spiega Giovanni Monti – non è solo la classe politica e trovo giusto che i giovani debbano rimanere ad Ischia ma io vi faccio un semplice esempio. Io sono direttore d’ albergo da quando avevo 29 anni (ora ne ho quasi 38), ma pratico questa professione fuori dall’isola quasi da sempre se non per il primo anno al Miramare & Castello e come me tanti altri miei colleghi giovani. Gli albergatori isolani non hanno creduto in questi giovani ma altrove ci hanno dato la possibilità di crescere in realtà anche più difficili di Ischia turisticamente parlando. Ormai le figure del direttore, del capo ricevimento, della governante, etc in quale albergo ischitano le troviamo? È normale che mancando queste figure che dovrebbero nascere e crescere anche con la formazione l’isola non migliora mancando di idee. Bisognerebbe creare un pool di giocano professionisti a servizio dell’ospitalità. Ma non a chiacchiere: con i fatti. Ognuno non dovrebbe pensare a portare l’acqua al proprio mulino».
C’è anche chi, come Nicola Savio, si rimbocca le maniche. E prova a innescare un meccanismo virtuoso. «Come Sunlux Viaggi Tour Operator dell’isola d’Ischia chiedo che venga convocata una riunione in data e sede da stabilirsi con chi rappresenta le cariche Nazionali Regionali e Provinciali della nostra Isola, i Sindaci e gli Assessori ai lavori pubblici e al Turismo per fare un punto della situazione sullo stato dei lavori per opere pubbliche in essere e per organizzare una volta e per sempre un organismo che progetti il futuro turistico della nostra isola. A questa riunione dovranno partecipare oltre ai già citati, tutti gli operatori del settore e cittadini che intendono collaborare a tale progetto!». Hai visto mai che dal mouse al tavolo istituzionale la distanza possa essere insospettabilmente breve?

4 COMMENTS

  1. Non c’è niente da fare purtroppo avete una marcia in meno in quanto chiusi mentalment ,aieme !non lo potrtre mai fare il turismo!,voi c’è l’avevate e l’avete perso anno dopo anno,che significa?!che il problema siete voi!partendo dai tassisti finendo ai mezzi pubblici,non ne parliamo proprio!.speculatori contadini che fittano case abusive in nero,speculatori ristotari che ai turisti stranieri si prendono più del dovuto!speculatore noleggiatori di moto e auto che fanno la stessa cosa!insomma potrei non fermarmi più con questo velo pietoso,se non cambia la mentalità andrete sempre peggio.e se non fosse per quei cretini dei napoletani, io li chiamò cretini perché stanno in una delle città più belle del mondo che ha tutto e vengono a portare soldi ai contadini,ai voglia di raccogliere i pomodori a vita!.

  2. Siamo alla frutta? Siete Voi albergatori che state facendo scappare tutti i giovani all’estero con una politica di prezzi assurda. Ma la cosa più vergognosa e che si lavora per solo 4 mesi poi bisogna aspettarne altrettanti per percepire lo stipendio oh meglio 7 mesi per una conciliazione di fine rapporto. Vi è piaciuta la bicicletta ed ora pedalate una cosa non dimenticate che se Vi siete arricchiti e grazie al sudore di chi la mattina si sveglia e Vi porta l’albero avanti e ne aprite altri. Sarà un’altra estate di prezzi stracciati e di clientela bassissima. Ischia Isola del Discount scappate……..

  3. che articolo,le lamentele non arrivano mai in ritardo ovviamente è in arrivo Pasqua e i nostri cari carissimi albergatori e non,sono già in ansia per la stagione estiva,bhè che grande dispiacere apprendere la vostra ansia,sono una giovane ragazza emigrata all’estero per mia fortuna Ischia ormai lavorativa mente non mi offriva più nulla sopratutto a livello lavorativo,e dire che la mia professione è epprettamemte a livello turistico,Ischia per un anno non mi ha offerto un lavoro,anzi tanti colloqui fatti ma con non una ma ben cinque mansioni da fare come massaggiatrice,estetista,fanghina,segretaria,per quattro spiccioli al mese,ovviammete pagati anche in ritardo come ormai è di routine ad Ischia,ma cosa avete creato in associazione a chi paga più tardi i dipendenti? Imparate l’albero lo fa il dipendente in tutti i campi,ma i nostri cari albergatori credo che questa spiegazione non sappiamo nemmeno cosa significhi,come si sul dire non sono nemmeno contadini perché il contadino va rispettato dalla sua terra dal suo sudore RICAVA BUONI FRUTTI,qui si parla di gente che non è in grado di fare nemmeno O con il bicchiere,mi auguro che il bicchiere che ormai vedete quasi tutti mezzo vuoto si possa prosciugare fino a farvi morire di fame,come succede ai poveri dipendenti giovani e padri di famiglia,come diceva mio nonno nei tempi belli di una volta ad Ischia STA ARREVANN BAFFON,O MOLTO PROBABILMENTE È GIÀ ARREVAT..
    GIOVANI ANDATE VIA NON PERCHÉ NON SARETE PIÙ IN TEMPO,perché il lavoro è un diritto dell’essere umano,non regalate il vostro tempo a chi ogni anno non vi tratta che peggio scappate,fuori dall’isola oltre ad esserci lavoro c’è futuro,andatevi a fare i bagni d’estate “nemmeno” perché poi il mare è inquinato,bhe andateci per la famiglia e basta!! SCAPPATE VIVRETE MEGLIO!

  4. La colpa cari amici é di tutti.
    Noi sappiamo solo lamentarci.Ricordatevi che ogni popolo ha il governo che si merita e poi il fatto che abbiamo la mentalitá che il lavoro sia un diritto di tutti e proprio di noi meridionali.
    Il lavoro non é un diritto che altri devono darti ma un dovere personale da realizzare che ti crea piú forte e indipendente.

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