fbpx
venerdì, Maggio 3, 2024

Taxi corre in ZTL, il bimbo rischia in Via Marina

Gli ultimi articoli

Ida Trofa | Sabato, domenica, festivi e prefestivi arriva la rivoluzionaria chiusura del traffico su Via Marina a Forio. Il lungo mare diventa zona di rispetto dalle 20,00 alle 2,00 della notte. Eppure i nostri “ligi“ cittadini e, soprattutto, alcuni operatori del servizio pubblico dei Taxi non ci stanno a rispettare divieti e ZTL e cosi, anche a costo di infrangere i divieti e la segnaletica, si gettano sulle aree a traffico limitato per correre a manetta tra la folla che passeggia credendo di trovarsi in una zona di rispetto, rischiando, così, di mettere sotto qualcuno.
E’ accaduto ad un bimbo di appena una decina di anni, domenica sera intorno alle 22,00.
Il piccolo passeggiava in strada con i genitori quando, all’altezza del ristorante la Romantica, un taxi lanciatosi a tutta velocità nella area a traffico limitato, dopo aver superato le transenne, ha percorso l’intero tratto incurante dei pedoni fino a quando ha rischiato di investire il bimbo che, sganciatosi dai genitori, non si era avveduto della vettura in arrivo.
Forte lo spavento di quanti erano presenti alla scena, dei genitori che, impotenti, hanno assistito ad una delle scene forse più terrificanti, l’attimo che non si sarebbe mai voluto vivere. Tutto sperando che la vita del proprio bambino fosse fatta salva. Solo una manovra repentina ha evitato il peggio, mentre il tassista, come nulla fosse ha proseguito la sua corsa.
Va bene i segnali, va bene la necessità di un maggiore controllo, ma la mancanza di disciplina, il disprezzo delle regole e dell’altrui persona non sono virtù che ci può insegnare un vigile urbano o un uomo in divisa. E’ una questione di cultura… questa sconosciuta. L’appello va al tassista. Cosa ha guadagnato nell’infrangere la ZTL? Come si sarebbe sentito se avesse investito quel bambino? Mentre ora, comodo nel suo taxi, si sente un eroe rivoluzionario che se ne fotte dei divieti, se oggi avesse ucciso quel bimbo, davvero avrebbe di che rammaricarsi per aver voluto tagliare un misero chilometro di strada per correre chissà dove, verso quale infimo guadagno.
Un misero centesimo del suo “viaggio“ non può e non deve valere una vita e neppure l’assenza del benché minimo rispetto. Non diamo la colpa a questo o all’altro, Ischia non potrà mai essere un paese turistico ne tanto meno fatto di regole univocamente valide per tutti.

 

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

Gli ultimi articoli

Stock images by Depositphotos